Invece di pensare sempre ai lavoratori sindacalizzati, il governo (e i veri sindacalisti) potrebbero pensare anche agli sfigati che lavorano fuori dalle redazioni o più in generale le cosiddette partite IVA o ritenute etc. Non solo i guadagni sono vergognosamente bassi (un articolo di una pagina su un quotidiano nazionale di Grauso mi è stato pagato 20 euro), si viene poi presi in giro, ad esempio quando i finanziatori dicono che Grauso è in difficoltà con gli stampatori. Si, ma ai pirla che scrivono non ci pensa nessuno?
Da aprileonline.info
Si fermano i quotidiani di "Epolis"
Gianluca Scroccu, 23 luglio 2007
Editoria I problemi finanziari e di liquidità, che hanno portato all'arresto della stampa e delle pubblicazioni del gruppo, sono stati più forti di ogni tentativo di salvataggio in extremis. Tutto fermo sino ad agosto, con un grosso punto interrogativo sulla ripresa. Più di 130 giornalisti, oltre ai poligrafici e agli altri dipendenti, sparsi nelle quindici redazioni di tutta Italia, hanno dovuto anticipare forzatamente le ferie
Si fermano i giornali del gruppo "E-Polis" fondato dall'imprenditore cagliaritano Nicola Grauso. I problemi finanziari e di liquidità, che hanno portato all'arresto della stampa e delle pubblicazioni del gruppo, sono stati più forti di ogni tentativo di salvataggio in extremis. Tutto fermo sino ad agosto, con un grosso punto interrogativo sulla ripresa. Più di 130 giornalisti, oltre ai poligrafici e agli altri dipendenti, sparsi nelle quindici redazioni di tutta Italia, hanno dovuto anticipare forzatamente le ferie. Un brutto colpo, per l'informazione in generale ma soprattutto per i giornalisti, molti dei quali giovani, tra cui molte donne, che avevano dimostrato qualità e passione. L'idea di Grauso (imprenditore con un fiuto di notevole levatura, se si pensa che fu tra i pionieri, con l'avventura di Video on-line, dell'impresa da cui nacque Tiscali e che come editore de "L‘Unione Sarda" fu il primo a lanciare un quotidiano sul web) si è dovuta fermare di fronte a difficoltà economiche e finanziarie, nonostante il progetto, nato con nel settembre 2004 con "Il Giornale di Sardegna" affidato alla direzione di Antonio Cipriani, si stesse articolando su tutto il territorio nazionale.
Oltre alla vicinanza della Federazione Nazionale della Stampa, è scattata subito la solidarietà delle forze politiche e sindacali delle città in cui i giornali del gruppo venivano stampati: da Venezia a Brescia, da Napoli a Milano, da Mestre a Firenze. Una mediazione urgente da parte del governo sulle difficoltà di "E-Polis" è stata chiesta dal presidente del gruppo parlamentare di Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo al Senato, Cesare Salvi, e dal presidente della Commissione Cultura della Camera, Pietro Folena. Tutto questo perché i quotidiani di Grauso avevano segnato una novità dal punto di vista della produzione delle free press, solitamente catalogabili come prodotti giornalistici "mordi e fuggi": le edizioni di E-Polis avevano infatti tutte delle redazioni (quella centrale si trova a Cagliari) capaci di fare dell'ottima cronaca affiancata ad inchieste e scoop importanti. Notevole apertura era fornita anche dalla sezione dei commenti, affidata ad opinionisti locali ma anche di levatura nazionale. Non quindi il tipico prodotto che si è affacciato sulla scena giornalistica nazionale ma anche nelle grandi città americane ed europee (con grosse percentuali di vendita in paesi come l'Olanda o la Danimarca, dove i giornali "free" superano oramai la diffusione dei quotidiani "normali"), ma un esperimento di "popolarizzazione" dell'informazione sicuramente innovativo, anche se, inevitabilmente, con i suoi difetti. Spiace, ma non stupisce, che la solidarietà si sia arrestata proprio nella regione che aveva visto nascere questa quantomeno coraggiosa iniziativa editoriale.
Si è registrato, infatti, il silenzio assoluto delle forze politiche sarde: passi per il giudizio sul Grauso imprenditore, ma come stare zitti di fronte alla drammatica prospettiva occupazionale dei redattori e dei lavoratori del gruppo? Purtroppo sembra che la classe politica sarda si ricordi dell'informazione solo per la propria visibilità o le dichiarazioni nelle pagine politiche, e non per il suo essere un pilastro della democrazia. Anche questo è un segno del degrado che attraversa la scena politica isolana.
Un blog dedicato ai fatti di Lorenzo Tiezzi, un blog quindi senz'altro interessantissimo Se invece stai cercando i comunicati stampa di Lorenzo Tiezzi, li trovi su www.lorenzotiezzicomunicazione.blogspot.com Il sito dell'agenzia è invece www.lorenzotiezzi.it Qui, insomma, trovi solo pensieri... Poca roba.
23.7.07
La 'fantastica' assistenza Apple
Il mio sito di pr www.lorenzotiezzi.it non è funzionato per qualche ora
Contattare Apple via mail è lungo, difficile e prima trovi un sacco di info inutili che ti fanno perdere tempo
parlo di Apple
osannata da tutti, quando un iPod su due parte da solo (sul mio, nuovo, c'è l'on off manuale... su quelli di due anni fa no), e le batterie si scaricano che è un piacere
Boh
viviamo uno stile di vita digitale?
Certo che si.
ma quando si blocca tutto, che palle
Contattare Apple via mail è lungo, difficile e prima trovi un sacco di info inutili che ti fanno perdere tempo
parlo di Apple
osannata da tutti, quando un iPod su due parte da solo (sul mio, nuovo, c'è l'on off manuale... su quelli di due anni fa no), e le batterie si scaricano che è un piacere
Boh
viviamo uno stile di vita digitale?
Certo che si.
ma quando si blocca tutto, che palle
Il sito sondaggio sul caro cd (questa volta di Delrock.it)
Il sondaggio di delRock.it
Peer-to-peer sotto accusa
Scaricare musica dalla Rete è:
Un atto di legittima difesa contro il caro-cd
43 %
Un furto ai danni degli artisti
20 %
Un modo per ampliare i propri gusti
37 %
il comunicato stampa dell'editore del sito
SCARICARE MUSICA DALLA RETE? PER IL 43 PER CENTO DEGLI APPASSIONATI E’ UN ATTO DI LEGITTIMA DIFESA
Il 43 per cento degli appassionati di musica che utilizzano Internet ritiene che scaricare musica dalla Rete sia un atto di legittima difesa contro il caro-cd, mentre solo un appassionato su cinque ritiene che il download non autorizzato sia un furto ai danni degli artisti. Questi i risultati di un sondaggio on line svolto fra le migliaia di lettori di www.delrock.it il sito web dedicato alla musica inserito nel network delle iniziative editoriali in Rete della casa editrice Baldini Castoldi Dalai. Il restante 37 per cento degli intervistati ritiene invece che il download gratuito sia un modo per ampliare i propri gusti musicali. I risultati del sondaggio mostrano chiaramente che gli utenti di Internet giudicano troppo alto il prezzo dei cd, preferendo scaricare in Rete i brani degli artisti e rinunciando all’acquisto del supporto fonografico.
www.delrock.it fa parte del network di siti tematici della casa editrice Baldini Castoldi Dalai assieme a www.delteatro.it, www.dellamoda.it, www.delcinema.it, www.sullarte.it, al sito web della casa editrice (www.bcdeditore.it) e al sito del mensile Linus (www.linus.net)
Quello che invece penso io
L'ufficio stampa di Baldini Castoldi Dalai e chi cura il loro sito Delrock.it vivono nel millennio scorso. Da qualche anno gli album degli artisti costano al massimo 9.99 euro su iTunes, di meno su altri siti. Meno di una pizza e birra. E qualcuno difende ancora il furto del peer to peer. I soliti dementi. Ad esempio io su emusic.com pago 10 euro al mese per 40 brani (oggi con 10 euro se ne scaricano 30, non male comunque). Se io chiedo in un sondaggio: è Berlusconi troppo ricco in confronto ai suoi dipendenti? La risposta sarà sempre e ovviamente si. Ma nei fatti tale risposta non è che vuol dire molto. Quello che poi pensano i surfer di qualcosa che non è loro (la musica) sinceramente mi lascia indifferente. Anche per me la Mercedes dovrebbe costare meno, così me la compro. Ma alla Mercedes dei miei desideri non frega proprio niente. E nessuno fa sondaggi in merito. Come sul prezzo dei biglietti dei concerti, quasi sempre vergognosamente troppo alto.
Peer-to-peer sotto accusa
Scaricare musica dalla Rete è:
Un atto di legittima difesa contro il caro-cd
43 %
Un furto ai danni degli artisti
20 %
Un modo per ampliare i propri gusti
37 %
il comunicato stampa dell'editore del sito
SCARICARE MUSICA DALLA RETE? PER IL 43 PER CENTO DEGLI APPASSIONATI E’ UN ATTO DI LEGITTIMA DIFESA
Il 43 per cento degli appassionati di musica che utilizzano Internet ritiene che scaricare musica dalla Rete sia un atto di legittima difesa contro il caro-cd, mentre solo un appassionato su cinque ritiene che il download non autorizzato sia un furto ai danni degli artisti. Questi i risultati di un sondaggio on line svolto fra le migliaia di lettori di www.delrock.it il sito web dedicato alla musica inserito nel network delle iniziative editoriali in Rete della casa editrice Baldini Castoldi Dalai. Il restante 37 per cento degli intervistati ritiene invece che il download gratuito sia un modo per ampliare i propri gusti musicali. I risultati del sondaggio mostrano chiaramente che gli utenti di Internet giudicano troppo alto il prezzo dei cd, preferendo scaricare in Rete i brani degli artisti e rinunciando all’acquisto del supporto fonografico.
www.delrock.it fa parte del network di siti tematici della casa editrice Baldini Castoldi Dalai assieme a www.delteatro.it, www.dellamoda.it, www.delcinema.it, www.sullarte.it, al sito web della casa editrice (www.bcdeditore.it) e al sito del mensile Linus (www.linus.net)
Quello che invece penso io
L'ufficio stampa di Baldini Castoldi Dalai e chi cura il loro sito Delrock.it vivono nel millennio scorso. Da qualche anno gli album degli artisti costano al massimo 9.99 euro su iTunes, di meno su altri siti. Meno di una pizza e birra. E qualcuno difende ancora il furto del peer to peer. I soliti dementi. Ad esempio io su emusic.com pago 10 euro al mese per 40 brani (oggi con 10 euro se ne scaricano 30, non male comunque). Se io chiedo in un sondaggio: è Berlusconi troppo ricco in confronto ai suoi dipendenti? La risposta sarà sempre e ovviamente si. Ma nei fatti tale risposta non è che vuol dire molto. Quello che poi pensano i surfer di qualcosa che non è loro (la musica) sinceramente mi lascia indifferente. Anche per me la Mercedes dovrebbe costare meno, così me la compro. Ma alla Mercedes dei miei desideri non frega proprio niente. E nessuno fa sondaggi in merito. Come sul prezzo dei biglietti dei concerti, quasi sempre vergognosamente troppo alto.
20.7.07
BAR AZULI @ IBIZA PUERTO!
BAR AZULI @ IBIZA PUERTO!
Al posto del Tenax Bar, a Ibiza Puerto, nella città vecchia, c'è Azuli Bar, il posto giusto per rimorchiare ragazze/i inglesi con la voglia di ballare house... e tutto già aperto, da giorni! Non contenti di ciò che sono riusciti a creare e del trasferimento allo Space, i ragazzi di Azuli consolidano la loro presenza a Ibiza con Bar Azuli, in Calle De Es Passadis, nella città vecchia, vicino allo storico Dome Bar. Il bar avrà un vero e proprio 'trattamento' Azuli, con dj guest che si esibiranno anche allo Space e cocktail a tema. Ecco che dice David Piccioni, creatore della label e del suo universo: "Il trasferimento allo Space e il nostro bar sono stati un nostro piccolo segreto per un po', e ora il nostro obiettivo è creare un punto d'incontro per la nostra grande famiglia, e pure suonare un po' di buona musica". Insomma, un sacco di ragazze/i inglesi con la voglia di ballare house... il posto giusto, a Ibiza, anche per rimorchiare!
19.7.07
Il blog di Informatore!
E' un di politica, attualità e informazione.
Riguarda tutto ciò che in Italia non va, ossia tanto, tanto tanto!
18.7.07
Sven Vath, Verdena: interviste mancate
Lo segnalo lo stesso anche se è passato un anno: Sven Vath l'ho inseguito per 10 giorni nel luglio del 2006, quando c'era il mondiale.
I Verdena invece sono storia recente. Avevo bisogno di 5-10 minuti al telefono per una rivista da 80.000 copie e purtroppo erano molto impegnati col tour e non sono riusciti a rendersi disponibili per 5-10 minuti al telefono. Quant'è dura la vita del rock.
I Verdena invece sono storia recente. Avevo bisogno di 5-10 minuti al telefono per una rivista da 80.000 copie e purtroppo erano molto impegnati col tour e non sono riusciti a rendersi disponibili per 5-10 minuti al telefono. Quant'è dura la vita del rock.
Martin Buttrich (volevo intervistarlo ma era impegnato)
Diamo inizio a una nuova rubrica. Si chiama
Volevo intervistarlo ma era impegnato
Nel mio piccolo sono come David Letterman, che non sopporta risposte del tipo: "Brad Pitt purtroppo non riesce a venire alla sua trasmissione per precedenti impegni... " Sono 12 anni che lo invitano!
Ditemi o diteci piuttosto che dell'intervista non ve ne può fregare di meno.
Io se fossi un musicista affermato col cavolo che farei tutte le interviste. Ad esempio, una volta dovevo intervistare Dalla per una rivista di moda e il suo addetto stampa mi ha detto: "non credo che Lucio sia interessato". E morta lì.
Del contatto umano con gli artisti, accidenti, faccio volentieri a meno. Già è dura sentirli artisticamente.
Ma un po' di virgolettato vorrano darcelo in pasto?
Quello che dà fastidio sono le stupidate che ti raccontano.
E che io racconterò qui.
Così mi sfogo.
Ecco chi è il 'famosissimo in Italia' Martin.
Martin Buttrich è l’uomo che si cela dietro le produzioni e i remix di Timo Maas e Loco Dice, ovvero l’ingegnere del suono di quest’ultimi. Inoltre ha lavorato in coppia con Andy Bolleshon, sotto vari pseudonimi per più di 10 anni, dedicandosi a produzioni e remix per artisti del calibro di Kelis, Brian Molko, Neneh Cherry, Dave Gahan. Negli anni però matura in Martin la volontà di produrre tracce elettroniche firmate con il proprio nome: tutto il suo bagaglio di esperienza e la sua abilità tecnica gli valgono subito, nel 2006, un contratto con due delle più importanti label del panorama internazionale: la Poker Flat di Steve Bug per il singolo “Clody Bay” e la Planet E del mostro sacro Carl Craig per l’ep “Full Clip”, che lo consacrerà definitivamente nell’olimpio dei migliori produttori degli ultimi tempi. All’inizio del 2007 è uscito il suo ultimo lavoro su Four:Twenty, intitolato “Well Done”, disco attualmente nelle borse dei migliori dj del mondo.
Volevo intervistarlo ma era impegnato
Nel mio piccolo sono come David Letterman, che non sopporta risposte del tipo: "Brad Pitt purtroppo non riesce a venire alla sua trasmissione per precedenti impegni... " Sono 12 anni che lo invitano!
Ditemi o diteci piuttosto che dell'intervista non ve ne può fregare di meno.
Io se fossi un musicista affermato col cavolo che farei tutte le interviste. Ad esempio, una volta dovevo intervistare Dalla per una rivista di moda e il suo addetto stampa mi ha detto: "non credo che Lucio sia interessato". E morta lì.
Del contatto umano con gli artisti, accidenti, faccio volentieri a meno. Già è dura sentirli artisticamente.
Ma un po' di virgolettato vorrano darcelo in pasto?
Quello che dà fastidio sono le stupidate che ti raccontano.
E che io racconterò qui.
Così mi sfogo.
Ecco chi è il 'famosissimo in Italia' Martin.
Martin Buttrich è l’uomo che si cela dietro le produzioni e i remix di Timo Maas e Loco Dice, ovvero l’ingegnere del suono di quest’ultimi. Inoltre ha lavorato in coppia con Andy Bolleshon, sotto vari pseudonimi per più di 10 anni, dedicandosi a produzioni e remix per artisti del calibro di Kelis, Brian Molko, Neneh Cherry, Dave Gahan. Negli anni però matura in Martin la volontà di produrre tracce elettroniche firmate con il proprio nome: tutto il suo bagaglio di esperienza e la sua abilità tecnica gli valgono subito, nel 2006, un contratto con due delle più importanti label del panorama internazionale: la Poker Flat di Steve Bug per il singolo “Clody Bay” e la Planet E del mostro sacro Carl Craig per l’ep “Full Clip”, che lo consacrerà definitivamente nell’olimpio dei migliori produttori degli ultimi tempi. All’inizio del 2007 è uscito il suo ultimo lavoro su Four:Twenty, intitolato “Well Done”, disco attualmente nelle borse dei migliori dj del mondo.
12.7.07
Red Bull, i trend dei club e l'essere effimeri
UN COMUNICATO STAMPA DI RED BULL HOMEGROOVE
“All good things come to a trend”, dicevano i Coldcut parafrasando un noto proverbio inglese. La loro intenzione era quello di demistificare la corsa affannosa all’ultima moda, all’effimero. Lo intendevano però anche in modo positivo: ovvero che le cose fatte bene e con entusiasmo un segno lo lasciano per davvero, inevitabilmente, ed entrano nelle abitudini e nell’immaginario collettivo.
Noi questo lo possiamo testimoniare: in cinque anni abbiamo visto crescere una scena, che da piccola e ancora quasi carbonara, fatta di pochi, selezionati e ultrameritori artefici, è diventata vasta, diffusa, senza perdere in qualità e anzi collegandosi sempre più direttamente – e questo è il giusto spirito – a quello che succedeva nel resto d’Europa e del mondo.
Per Red Bull HomeGroove è stato un onore poter testimoniare tutto questo, un’esperienza coronata da We Rec You Play, ancora online su myspace.com/werecyouplay , che ha dato una mappatura visibile, per quantità e qualità, di quanto la club culture sia cresciuta in Italia.
Non siamo stati effimeri. Abbiamo evitato la trappola immaginata dai Coldcut. Red Bull HomeGroove è durato cinque anni, pieni di soddisfazioni grazie agli artisti e agli appassionati lettori con cui ci siamo trovati a comunicare ed interagire. Ora però è il momento di tornare al proverbio originale:
“All good things come to an end”.
Grazie a tutti! E fatevi valere nei club, nei festival, nei migliori dj set, nei live set più creativi…
Red Bull HomeGroove Staff www.redbullhomegroove.it
MIO PARERE
"Non siamo stati effimeri. Abbiamo evitato la trappola immaginata dai Coldcut".
Lasciatelo dire ai milioni di teen ager che ascoltano solo m2o o a chi come me ascolta sia i Daft Punk (alternativi ed enormi insieme) e non solo le cose Red Bull. Sempre piccole e "molto community" e tanto comunicate perchè 'cool'.
Che diamine, è giusto che un'azienda investa dove vuole. Che Nike faccia mini progetti fighi (musica per iPod) e poi spenda milioni di euro per un testimonial. E pure che Red Bull spenda milioni per 2 team di formula uno e lasci la briciole alla club culture.
Ma la club culture è effimera, quando non si chiama Tenax, o Goa, o Ministry of Sound. O Ibiza (però troppo cheap e qundi sponsorizzata Burn).
E quindi? Riassumendo, Red Bull si accontenti del suo essere stata, anzi essere, importante.
Ma assolutamente effimera.
“All good things come to a trend”, dicevano i Coldcut parafrasando un noto proverbio inglese. La loro intenzione era quello di demistificare la corsa affannosa all’ultima moda, all’effimero. Lo intendevano però anche in modo positivo: ovvero che le cose fatte bene e con entusiasmo un segno lo lasciano per davvero, inevitabilmente, ed entrano nelle abitudini e nell’immaginario collettivo.
Noi questo lo possiamo testimoniare: in cinque anni abbiamo visto crescere una scena, che da piccola e ancora quasi carbonara, fatta di pochi, selezionati e ultrameritori artefici, è diventata vasta, diffusa, senza perdere in qualità e anzi collegandosi sempre più direttamente – e questo è il giusto spirito – a quello che succedeva nel resto d’Europa e del mondo.
Per Red Bull HomeGroove è stato un onore poter testimoniare tutto questo, un’esperienza coronata da We Rec You Play, ancora online su myspace.com/werecyouplay , che ha dato una mappatura visibile, per quantità e qualità, di quanto la club culture sia cresciuta in Italia.
Non siamo stati effimeri. Abbiamo evitato la trappola immaginata dai Coldcut. Red Bull HomeGroove è durato cinque anni, pieni di soddisfazioni grazie agli artisti e agli appassionati lettori con cui ci siamo trovati a comunicare ed interagire. Ora però è il momento di tornare al proverbio originale:
“All good things come to an end”.
Grazie a tutti! E fatevi valere nei club, nei festival, nei migliori dj set, nei live set più creativi…
Red Bull HomeGroove Staff www.redbullhomegroove.it
MIO PARERE
"Non siamo stati effimeri. Abbiamo evitato la trappola immaginata dai Coldcut".
Lasciatelo dire ai milioni di teen ager che ascoltano solo m2o o a chi come me ascolta sia i Daft Punk (alternativi ed enormi insieme) e non solo le cose Red Bull. Sempre piccole e "molto community" e tanto comunicate perchè 'cool'.
Che diamine, è giusto che un'azienda investa dove vuole. Che Nike faccia mini progetti fighi (musica per iPod) e poi spenda milioni di euro per un testimonial. E pure che Red Bull spenda milioni per 2 team di formula uno e lasci la briciole alla club culture.
Ma la club culture è effimera, quando non si chiama Tenax, o Goa, o Ministry of Sound. O Ibiza (però troppo cheap e qundi sponsorizzata Burn).
E quindi? Riassumendo, Red Bull si accontenti del suo essere stata, anzi essere, importante.
Ma assolutamente effimera.
Siae e cause: Publivale Comunicazioni srl music provider
Da anti.phising.it: Musica nei supermarket: archiviato il processo contro Publivale Comunicazioni srl
Nel corso del mese di febbraio del 2006 la Gdf di Modena aveva condotto un’operazione di concerto con la SIAE giungendo a riscontrare supposte violazioni della normativa in tema di diritto d’autore. A distanza di un anno e mezzo, invece, il Gip del Tribunale di Milano ha disposto l’archiviazione del procedimento, disponendo anche la restituzione dei server sequestrati ai titolari della Publivale Comunicazioni srl, ritenuti responsabili della diffusione delle canzoni all’interno dei centri commerciali. Secondo gli inquirenti i responsabili della società avrebbero dovuto pagare omessi versamenti SIAE a decorrere dal 1998 sino ad oggi, e avrebbero dovuto rispondere dell’illecita utilizzazione di oltre 400mila brani. Secondo il GIP, invece, non poteva essere riscontrata alcuna negligenza o rilevanza penale nel comportamento dei titolari.
Spiega il GIP c'è una "obiettiva incertezza" sull'esatta interpretazione della normativa che permette di diffondere musica protetta dal copyright nei negozi, negli esercizi commerciali e nei luoghi pubblici. (GIP Milano,ordinanza 30-5-2007, n. 1139/06 R.GIP) Lo sostiene il gip di Milano Luca Pistorelli che, attraverso una specifica ordinanza, ha archiviato il procedimento a carico della Publivale comunicazioni srl, società milanese leader di questo settore. Nel febbraio 2006 la Guardia di Finanza di Modena aveva sequestrato alla stessa società i server contenenti i brani musicali che venivano diffusi negli esercizi commerciali in tutta Italia, contestando il mancato pagamento dei diritti Siae e Scf. Ad un anno di distanza, il Gip ha dichiarato infondate le accuse, adducendo motivazioni tecnico-giuridiche che faranno discutere. "Gli indagati hanno agito in buone fede", scrive il magistrato, per sottolineare poi che "l'errore in realtà è provocato dallo stesso ambiguo comportamento di SIAE e SCF e dall'obiettiva incertezza sull'esatta interpretazione della normativa di settore". Nell'ordinanza si legge anche che spetta agli esercizi commerciali che diffondono musica assolvere gli oneri dei diritti musicali alla Siae.
"Diversamente la stessa tassa sarebbe "pagata due volte, una delle quali senza causa". Il Gip ha infine disposto il dissequestro dei server della Publivale, che non cede i files ai clienti ma effettua una così detta "copia tecnica" dei fonogrammi legittimamente acquistati, “con contestuale assolvimento dei diritti SIAE comprensivi anche della percentuale destinata al pagamento dei diritti “connessi .” Resta il fatto che, ancora una volta, l'attuale normativa sul diritto d'autore e diritti connessi si è dimostrata farraginosa e inadeguata per regolamentare le nuove forme di business musicale rese possibili dall'innovazione tecnologica.
MIO COMMENTO
Come accade spesso in Italia, tanta gente opera e parla senza conoscere l'abc degli argomenti
1) la normativa per i music provider, le aziende che forniscono contenuti musicali a negozi, shop etc non è vaga.
Si pagano Scf e Siae e si è a posto. Magari non è perfetta, ma che si debba pagare per poter archiviare la musica è dato di fatto, non è oggetto di discussione. L'azienda music provider compra i brani legalmente, poi comunica cosa ha archiviato a Scf e Siae e paga per il servizio che offre. Poi ogni spazio paga per la diffusione. Stesso discorso accade per le radio via etere. Radio 105 paga per la trasmssione (in questo caso non per l'archivio) poi i singoli spazi commerciali pagano per la diffusione nei loro spazi. QUesto lo sanno tutti e chi non lo fa, chi non paga, commette un reato. Non è che si paga due volte. Io a casa mia non pago per sentire 105, Se ho un bar pago. Fine delle discussioni.
2) che la società fosse in buona fede è impossibile. E' come dire che un dj va a suonare con cd non legali e poi non gli si fa la multa perchè non sa che sono illegali
3) Con questa sentenza quelli che pagano si sentono fregati e nei fatti lo sono. Possibile che chi paga in Italia è sempre un idiota?
4) ma questo giudice, non possiamo, come dice Grillo, licenziarlo?
Nel corso del mese di febbraio del 2006 la Gdf di Modena aveva condotto un’operazione di concerto con la SIAE giungendo a riscontrare supposte violazioni della normativa in tema di diritto d’autore. A distanza di un anno e mezzo, invece, il Gip del Tribunale di Milano ha disposto l’archiviazione del procedimento, disponendo anche la restituzione dei server sequestrati ai titolari della Publivale Comunicazioni srl, ritenuti responsabili della diffusione delle canzoni all’interno dei centri commerciali. Secondo gli inquirenti i responsabili della società avrebbero dovuto pagare omessi versamenti SIAE a decorrere dal 1998 sino ad oggi, e avrebbero dovuto rispondere dell’illecita utilizzazione di oltre 400mila brani. Secondo il GIP, invece, non poteva essere riscontrata alcuna negligenza o rilevanza penale nel comportamento dei titolari.
Spiega il GIP c'è una "obiettiva incertezza" sull'esatta interpretazione della normativa che permette di diffondere musica protetta dal copyright nei negozi, negli esercizi commerciali e nei luoghi pubblici. (GIP Milano,ordinanza 30-5-2007, n. 1139/06 R.GIP) Lo sostiene il gip di Milano Luca Pistorelli che, attraverso una specifica ordinanza, ha archiviato il procedimento a carico della Publivale comunicazioni srl, società milanese leader di questo settore. Nel febbraio 2006 la Guardia di Finanza di Modena aveva sequestrato alla stessa società i server contenenti i brani musicali che venivano diffusi negli esercizi commerciali in tutta Italia, contestando il mancato pagamento dei diritti Siae e Scf. Ad un anno di distanza, il Gip ha dichiarato infondate le accuse, adducendo motivazioni tecnico-giuridiche che faranno discutere. "Gli indagati hanno agito in buone fede", scrive il magistrato, per sottolineare poi che "l'errore in realtà è provocato dallo stesso ambiguo comportamento di SIAE e SCF e dall'obiettiva incertezza sull'esatta interpretazione della normativa di settore". Nell'ordinanza si legge anche che spetta agli esercizi commerciali che diffondono musica assolvere gli oneri dei diritti musicali alla Siae.
"Diversamente la stessa tassa sarebbe "pagata due volte, una delle quali senza causa". Il Gip ha infine disposto il dissequestro dei server della Publivale, che non cede i files ai clienti ma effettua una così detta "copia tecnica" dei fonogrammi legittimamente acquistati, “con contestuale assolvimento dei diritti SIAE comprensivi anche della percentuale destinata al pagamento dei diritti “connessi .” Resta il fatto che, ancora una volta, l'attuale normativa sul diritto d'autore e diritti connessi si è dimostrata farraginosa e inadeguata per regolamentare le nuove forme di business musicale rese possibili dall'innovazione tecnologica.
MIO COMMENTO
Come accade spesso in Italia, tanta gente opera e parla senza conoscere l'abc degli argomenti
1) la normativa per i music provider, le aziende che forniscono contenuti musicali a negozi, shop etc non è vaga.
Si pagano Scf e Siae e si è a posto. Magari non è perfetta, ma che si debba pagare per poter archiviare la musica è dato di fatto, non è oggetto di discussione. L'azienda music provider compra i brani legalmente, poi comunica cosa ha archiviato a Scf e Siae e paga per il servizio che offre. Poi ogni spazio paga per la diffusione. Stesso discorso accade per le radio via etere. Radio 105 paga per la trasmssione (in questo caso non per l'archivio) poi i singoli spazi commerciali pagano per la diffusione nei loro spazi. QUesto lo sanno tutti e chi non lo fa, chi non paga, commette un reato. Non è che si paga due volte. Io a casa mia non pago per sentire 105, Se ho un bar pago. Fine delle discussioni.
2) che la società fosse in buona fede è impossibile. E' come dire che un dj va a suonare con cd non legali e poi non gli si fa la multa perchè non sa che sono illegali
3) Con questa sentenza quelli che pagano si sentono fregati e nei fatti lo sono. Possibile che chi paga in Italia è sempre un idiota?
4) ma questo giudice, non possiamo, come dice Grillo, licenziarlo?
MEA CULPA: Karima non è quella di Amici... E riflessioni varie
Graziea a un anonimo commentatore del mio seguitissimo (ma dove?) blog posso sbugiardarmi da solo. E dargli ragione. La Karima di Sabbia nelle Mani non è quella rotondetta di amici e il pezzo non è male. mea culpa. Andate su iTunes e sentitene i primi 30 secondi e sarette d'accordo come ne se vi piace il pop ben fatto.
La cosa mi fa riflettere su 2 cose.
1) i giornalisti come il sottoscritto pensano di aver ragione ma poi non pensano
2) possibile nel 2007 mandare un comunicato senza un link per sentire un pezzo di musica. Possibile e cretino
3) perchè non hanno scritto che non era la Karima che tutti (purtroppo) conosciamo
4) se vogliono una consulenza, vengo via per poco
5) mea culpa
5) possibile che iTunes non si obbligato dagli editori a mettere sempre il preascolto di TUTTO il brano e sempre tutte le note per ogni brano: autori, esecutori, arrangiatori? Possibile e cretino
6) possibile che i pezzi siano a 128 kbps quando dovrebbero essere a 320 visto che costano un euro? Possibile e cretino
La cosa mi fa riflettere su 2 cose.
1) i giornalisti come il sottoscritto pensano di aver ragione ma poi non pensano
2) possibile nel 2007 mandare un comunicato senza un link per sentire un pezzo di musica. Possibile e cretino
3) perchè non hanno scritto che non era la Karima che tutti (purtroppo) conosciamo
4) se vogliono una consulenza, vengo via per poco
5) mea culpa
5) possibile che iTunes non si obbligato dagli editori a mettere sempre il preascolto di TUTTO il brano e sempre tutte le note per ogni brano: autori, esecutori, arrangiatori? Possibile e cretino
6) possibile che i pezzi siano a 128 kbps quando dovrebbero essere a 320 visto che costano un euro? Possibile e cretino
Jovanotti: nuovo disco nel 2008
Il mondo è lo spazio in cui avvengono le cose. Come in un antico poema cavalleresco le nuove tecnologie hanno reso la vita di un musicista simile a quella di un personaggio di Ariosto che passa con un salto e un colpo di spada da un castello incantato a una principessa in pericolo, da una radura nel bosco ai deserti dell'Africa.
Il nuovo album di Lorenzo "Jova" Cherubini, in uscita per l’inizio del 2008, è in piena lavorazione già da un paio di mesi.
BUON SANGUE, il disco del 2005, è stato un grande successo e c'è molta attesa per il nuovo lavoro.
Lorenzo ha abituato il pubblico alla sua visione libera della musica, sempre
attraversata dai linguaggi della sperimentazione, semplice eppure complessa nella sua sintesi energetica, contagiosa per ogni orecchio alla ricerca di emozioni autentiche e non standardizzate.
Ha passato i primi mesi di quest'anno in viaggio attraverso i nodi del pianeta, spingendosi fino al cuore del nostro tempo alla ricerca di un parola chiave, di un
segno, di un'emozione che offra stimoli a chi crede al futuro ma non si sente rappresentato dal modo in cui il futuro viene descritto dalla politica, dalla televisione, dagli apparati della religione, dai cortigiani del mercato e delle sue aristocrazie.
Il disco viene registrato tra Cortona (dove Lorenzo sta costruendo una nuova struttura multimediale), Los Angeles, Milano, Hannover, Berlino, Rio, sarà pubblicato tra alcuni mesi e avrà sorprendenti e inaspettate collaborazioni.
Il nuovo album di Lorenzo "Jova" Cherubini, in uscita per l’inizio del 2008, è in piena lavorazione già da un paio di mesi.
BUON SANGUE, il disco del 2005, è stato un grande successo e c'è molta attesa per il nuovo lavoro.
Lorenzo ha abituato il pubblico alla sua visione libera della musica, sempre
attraversata dai linguaggi della sperimentazione, semplice eppure complessa nella sua sintesi energetica, contagiosa per ogni orecchio alla ricerca di emozioni autentiche e non standardizzate.
Ha passato i primi mesi di quest'anno in viaggio attraverso i nodi del pianeta, spingendosi fino al cuore del nostro tempo alla ricerca di un parola chiave, di un
segno, di un'emozione che offra stimoli a chi crede al futuro ma non si sente rappresentato dal modo in cui il futuro viene descritto dalla politica, dalla televisione, dagli apparati della religione, dai cortigiani del mercato e delle sue aristocrazie.
Il disco viene registrato tra Cortona (dove Lorenzo sta costruendo una nuova struttura multimediale), Los Angeles, Milano, Hannover, Berlino, Rio, sarà pubblicato tra alcuni mesi e avrà sorprendenti e inaspettate collaborazioni.
6.7.07
Mo' Horizon: nuovo disco
Mo' Horizon
TRACKLIST:
01. Sunshine Today
02. Ay Y N’Ama
03. Tu Fiesta Personal
04. Brandnew Shoes
05. My Bombombomb
06. Green Day
07. Quem Nao Tem
08. Shake Ya Byron (Mo’Ho meets Toon)
09. Dia Encantandor
10. Kikiribu
11. Southern Fried Funky Lovesong
12. Insatiable
13. Lovely Day Inside
NOTE:
Sunshine Today è il quarto album dei Mo'Horizons, band guidata dai due producer tedeschi Ralf Droesemeyer e Marc Wetzler.
Alcune tra le più recenti produzioni dei Mo'Horizions sono state rivisitate da dj's come Nicola Conte, Swag, Skeewiff, Bobby Hughes, Only Child (Grand Central) Fort Knox Five (Esl). Soul, jazz and easy listening per una delle band più in vista...
TRACKLIST:
01. Sunshine Today
02. Ay Y N’Ama
03. Tu Fiesta Personal
04. Brandnew Shoes
05. My Bombombomb
06. Green Day
07. Quem Nao Tem
08. Shake Ya Byron (Mo’Ho meets Toon)
09. Dia Encantandor
10. Kikiribu
11. Southern Fried Funky Lovesong
12. Insatiable
13. Lovely Day Inside
NOTE:
Sunshine Today è il quarto album dei Mo'Horizons, band guidata dai due producer tedeschi Ralf Droesemeyer e Marc Wetzler.
Alcune tra le più recenti produzioni dei Mo'Horizions sono state rivisitate da dj's come Nicola Conte, Swag, Skeewiff, Bobby Hughes, Only Child (Grand Central) Fort Knox Five (Esl). Soul, jazz and easy listening per una delle band più in vista...
5.7.07
Karima (Amici) ci prova con la musica: speriamo nel silenzio
La cantante italo-tunisina KARIMA fa il suo esordio discografico con “SABBIA NELLA MANI” (Alma/Self), da venerdì 6 Luglio nei negozi di dischi e in rotazione radiofonica. “SABBIA NELLA MANI” è un brano R’n’b/pop che sarà disponibile anche con una versione strumentale e una remix. Ovvero inizia un percorso artistico che spazia dall’hip-hop al R’n’B, dalla televisione alla danza e ai musical di grande successo che l’hanno vista protagonista (“RENT” e “WINX POWER SHOW”). KARIMA MACHEHOUR è nata a Milano, ma ha origini tunisine e sviluppa le sue prime esperienze artistiche nel capoluogo lombardo. Ben presto però la sua evidente predisposizione al canto e alla danza la porta in giro per il mondo. Si trasferisce a Los Angeles dove perfeziona le sue qualità di ballerina grazie alla collaborazione con i coreografi hip-hop delle scuole The Edge e Millenium della metropoli californiana.
KARIMA decide di vivere a Los Angeles, dove frequenta studi di acting all'Institute of Arts di Hollywood e canto alla scuola di Seth Riggs per diventare un’artista completa. (...)
COMMENTINO
Con rigoroso silenzio di 2 anni potrebbe anche diventarlo, un’artista completa.
Facciamo il tifo per questa riflessione
KARIMA decide di vivere a Los Angeles, dove frequenta studi di acting all'Institute of Arts di Hollywood e canto alla scuola di Seth Riggs per diventare un’artista completa. (...)
COMMENTINO
Con rigoroso silenzio di 2 anni potrebbe anche diventarlo, un’artista completa.
Facciamo il tifo per questa riflessione
Corona rappa con Kief (e chi se ne...)
Corona non ha bisogno di presentazione! Ecco l’attesissimo brano di Fabrizio Corona presentato in anteprima a Matrix il 28 giugno 2007; la rivalsa dell’uomo di Vallettopoli verso le istituzioni e non solo! Cantato dal suo grande amico rapper Kalief, il brano è anche accompagnato da un imperdibile video... Da oggi 4 luglio il singolo disponibile sul portale 3, ha avuto 500 download in poco meno di due ore! Anteprima Digitale su iTunes 17 luglio 2007 www.myspace.com/coronanonperdona
Commento personale
Ma Corona ce lo meritiamo proprio o è anche peggio della peggior condanna? Detto questo, mi sta più sulle cosidette Woodock pagato da me che
Commento personale
Ma Corona ce lo meritiamo proprio o è anche peggio della peggior condanna? Detto questo, mi sta più sulle cosidette Woodock pagato da me che
3.7.07
SUBSONICA in tour: 15 euro + prevendita i biglietti fino al 2 settembre
Che i Subsonica siano diversi rispetto a tante star lo si sapeva già, almeno noi internettari che riceviamo le loro belle comunicazioni. Adesso c'è la conferma. Ossia che i biglietti per un grande concerto possono costare 15 euro (più sta cazzo di prevendita, ma va beh). E che è giusto fare così: far pagare meno a chi compra prima. W i Subsonica e abbasso concerti, gruppi e organizzatori che spacciano 'eventi' a 40 e più euro.
Alle 3/7/2007 9:6:0
Tour 2007 ...e passa
Visto che mi danno il permesso di scrivere, ci sto prendendo gusto.
E’ chiaro che non ho il loro stile e mi scuso.
Ecco qua! Tra qualche mese si riparte. Il nuovo tour.
I Subsonica stanno ancora lavorando all’album (vorrei dire qualcosa, ma sono scaramantico di natura, per cui, sorridendo, taccio) ma noi dobbiamo far già partire la macchina.
Lo dobbiamo fare perché siamo cresciuti ancora nell’ultimo tour e questo implica un’organizzazione complessa; perché vogliamo che la produzione vi stupisca e vi piaccia, chiaramente in stile Subsonica, sperando anche noi di darvi quel carattere, quel DNA che ha la loro musica: per far questo è necessario il lavoro di tanti, alcuni già da diversi mesi all’opera (e qui ringrazio Sandro, Mirco e Mamo); un lavoro svolto in silenzio per non premere in nessun modo sul lavoro dei ragazzi, perché – come dice Max – da lì bisogna partire, dalla musica: che c’è quando si crea fra loro l’alchimia giusta, cui nessuno può dare appuntamenti fissi e preordinati.
E’ un viaggio che durerà, si spera, un bel po’ e che toccherà tutta l’Italia.
La nostra carovana sarà composta da un gruppo di 45 persone, 4 bilici, una motrice, un camper, 2 sleeping bus, tre auto per permetterci così di arrivare in grandi posti vuoti e trasformarli in caldi e pulsanti “teatri” ultramoderni.
Ci stiamo organizzando anche per degli appuntamenti ad hoc a sostegno delle realtà che da sempre seguiamo e per coordinarci al meglio in modo da ottenere i migliori risultati per loro.
Partiamo ora anche per cercare, nonostante quanto succede intorno, di tenere i prezzi dei biglietti bassi e per far questo ci inventiamo di tutto.
Su una cosa non possiamo transigere: il rispetto che dobbiamo alle persone che lavorano per noi, rispetto che dimostriamo anche dando loro il giusto riconoscimento economico e garantendo la sicurezza sul posto di lavoro (come dovrebbe sempre essere ma non è quasi mai, soprattutto nel live). Ed è per questo che abbiamo il loro.
Ora basta però: metto qui sotto le info e mi ritiro in buon ordine.
Non prima di dirvi che – caso, per quanto ne sappiamo, unico in Italia (almeno per artisti noti e produzioni di portata simile) - i biglietti per i primi due mesi saranno a disposizione ad un prezzo più basso, così che chiunque possa decidere cosa fare e al tempo stesso noi riusciamo a far quadrare i conti.
TOUR 2007
23 NOVEMBRE 2007 – JESOLO (VE) @ PALASPORT
24 NOVEMBRE 2007 - BOLOGNA @ PALAMALAGUTI
27 NOVEMBRE 2007 - FIRENZE @ MANDELAFORUM
30 NOVEMBRE 2007 - ROMA @ PALALOTTOMATICA
1 DICEMBRE 2007 - CASERTA @ PALAMAGGIO’
6 DICEMBRE 2007 - MILANO @ DATCHFORUM
8 DICEMBRE 2007 - GENOVA @ VAILLANT PALACE (ex Mazda Palace)
12 DICEMBRE 2007 – TORINO @ PALASPORT OLIMPICO
Entro il 2 settembre 2007 il prezzo del biglietto sarà di 15 euro + prevendita. Dal 3 settembre il biglietto costerà 18 euro + prevendita.
BIGLIETTI IN VENDITA CON LE SEGUENTI MODALITA’:
DAL 6 LUGLIO SUL CIRCUITO TICKETONE WWW.TICKETONE.IT
Alle 3/7/2007 9:6:0
Tour 2007 ...e passa
Visto che mi danno il permesso di scrivere, ci sto prendendo gusto.
E’ chiaro che non ho il loro stile e mi scuso.
Ecco qua! Tra qualche mese si riparte. Il nuovo tour.
I Subsonica stanno ancora lavorando all’album (vorrei dire qualcosa, ma sono scaramantico di natura, per cui, sorridendo, taccio) ma noi dobbiamo far già partire la macchina.
Lo dobbiamo fare perché siamo cresciuti ancora nell’ultimo tour e questo implica un’organizzazione complessa; perché vogliamo che la produzione vi stupisca e vi piaccia, chiaramente in stile Subsonica, sperando anche noi di darvi quel carattere, quel DNA che ha la loro musica: per far questo è necessario il lavoro di tanti, alcuni già da diversi mesi all’opera (e qui ringrazio Sandro, Mirco e Mamo); un lavoro svolto in silenzio per non premere in nessun modo sul lavoro dei ragazzi, perché – come dice Max – da lì bisogna partire, dalla musica: che c’è quando si crea fra loro l’alchimia giusta, cui nessuno può dare appuntamenti fissi e preordinati.
E’ un viaggio che durerà, si spera, un bel po’ e che toccherà tutta l’Italia.
La nostra carovana sarà composta da un gruppo di 45 persone, 4 bilici, una motrice, un camper, 2 sleeping bus, tre auto per permetterci così di arrivare in grandi posti vuoti e trasformarli in caldi e pulsanti “teatri” ultramoderni.
Ci stiamo organizzando anche per degli appuntamenti ad hoc a sostegno delle realtà che da sempre seguiamo e per coordinarci al meglio in modo da ottenere i migliori risultati per loro.
Partiamo ora anche per cercare, nonostante quanto succede intorno, di tenere i prezzi dei biglietti bassi e per far questo ci inventiamo di tutto.
Su una cosa non possiamo transigere: il rispetto che dobbiamo alle persone che lavorano per noi, rispetto che dimostriamo anche dando loro il giusto riconoscimento economico e garantendo la sicurezza sul posto di lavoro (come dovrebbe sempre essere ma non è quasi mai, soprattutto nel live). Ed è per questo che abbiamo il loro.
Ora basta però: metto qui sotto le info e mi ritiro in buon ordine.
Non prima di dirvi che – caso, per quanto ne sappiamo, unico in Italia (almeno per artisti noti e produzioni di portata simile) - i biglietti per i primi due mesi saranno a disposizione ad un prezzo più basso, così che chiunque possa decidere cosa fare e al tempo stesso noi riusciamo a far quadrare i conti.
TOUR 2007
23 NOVEMBRE 2007 – JESOLO (VE) @ PALASPORT
24 NOVEMBRE 2007 - BOLOGNA @ PALAMALAGUTI
27 NOVEMBRE 2007 - FIRENZE @ MANDELAFORUM
30 NOVEMBRE 2007 - ROMA @ PALALOTTOMATICA
1 DICEMBRE 2007 - CASERTA @ PALAMAGGIO’
6 DICEMBRE 2007 - MILANO @ DATCHFORUM
8 DICEMBRE 2007 - GENOVA @ VAILLANT PALACE (ex Mazda Palace)
12 DICEMBRE 2007 – TORINO @ PALASPORT OLIMPICO
Entro il 2 settembre 2007 il prezzo del biglietto sarà di 15 euro + prevendita. Dal 3 settembre il biglietto costerà 18 euro + prevendita.
BIGLIETTI IN VENDITA CON LE SEGUENTI MODALITA’:
DAL 6 LUGLIO SUL CIRCUITO TICKETONE WWW.TICKETONE.IT
2.7.07
Air: continua il tour mondiale: il 25 novembre sono al Vox Club di Nonantola
02.7 COUR DU CHÂTEAU BLOIS (FRANCE)
05.7 ARDENTE FESTIVAL (BELGIUM)
07.7 OXEGEN FESTIVAL (IRELAND) - SOLD OUT
08.7 T IN THE PARK FESTIVAL (SCOTLAND) - SOLD OUT
12.7 PO ALVARO FESTIVAL - LISBON (PORTUGAL)
13.7 SUMMERCASE FESTIVAL - MADRID (SPAIN)
14.7 SUMMERCASE FESTIVAL - BARCELONA (SPAIN)
18.7 FLY BEYOND FESTIVAL - ATHENS (GREECE)
20.7 TRESNJEVKA ISLAND ON LAKE JARU - ZAGREB (CROATIA)
21.7 POHADA FESTIVAL - BRATISLAVA (SLOVAKIA)
22.7 OPEN AIR - VIENNA (AUSTRIA)
24.7 TU KURUCESME - ISTANBUL (TURKEY)
26.7 OMNI FESTIVAL - LUXEMBURG
27.7 LES 3 ELEPHANTS - LAVAL (FRANCE)
28.7 PALEO FESTIVAL - NYON (SWITZ) - SOLD OUT
29.7 LES NUITS DE FOURVIERES - LYON (FRANCE)
30.7 LES ESTIVALES - PERPIGNAN (FRANCE)
20.9 BIMBO'S – SAN FRANCISCO, CA (USA)
21.9 GREEK THEATER – LOS ANGELES, CA (USA)
23.9 STREET SCENE – SAN DIEGO, CA (USA)
24.9 GROVE, ANAHEIM , CA (USA)
12.11 VEGA – COPENHAGEN (DENMARK) - SOLD OUT
14.11 ACADEMY – BIRMINGHAM (UK) - TICKETS
15.11 HAMMERSMITH APOLLO – LONDON (UK) - TICKETS
16.11 OPERA HOUSE – BOURNEMOUTH (UK) - TICKETS
17.11 AERONEF – LILLE (FRANCE)
19.11 ZENITH – PARIS (FRANCE)
21.11 SUMMUM – GRENOBLE (FRANCE)
22.11 DOCKS DU SUD – MARSEILLE (FRANCE)
23.11 LA COOPERATIVE – CLERMONT-FERRAND (FRANCE)
25.11 VOX CLUB - BOLOGNA (ITALY)
27.11 VOLKSHAUS – ZURICH (SWITZ)
28.11 METROPOLE – LAUSANNE (SWITZ)
30.11 LA RIVIERA – MADRID (SPAIN)
01.12 RAZZMATAZZ – BARCELONA (SPAIN)
05.7 ARDENTE FESTIVAL (BELGIUM)
07.7 OXEGEN FESTIVAL (IRELAND) - SOLD OUT
08.7 T IN THE PARK FESTIVAL (SCOTLAND) - SOLD OUT
12.7 PO ALVARO FESTIVAL - LISBON (PORTUGAL)
13.7 SUMMERCASE FESTIVAL - MADRID (SPAIN)
14.7 SUMMERCASE FESTIVAL - BARCELONA (SPAIN)
18.7 FLY BEYOND FESTIVAL - ATHENS (GREECE)
20.7 TRESNJEVKA ISLAND ON LAKE JARU - ZAGREB (CROATIA)
21.7 POHADA FESTIVAL - BRATISLAVA (SLOVAKIA)
22.7 OPEN AIR - VIENNA (AUSTRIA)
24.7 TU KURUCESME - ISTANBUL (TURKEY)
26.7 OMNI FESTIVAL - LUXEMBURG
27.7 LES 3 ELEPHANTS - LAVAL (FRANCE)
28.7 PALEO FESTIVAL - NYON (SWITZ) - SOLD OUT
29.7 LES NUITS DE FOURVIERES - LYON (FRANCE)
30.7 LES ESTIVALES - PERPIGNAN (FRANCE)
20.9 BIMBO'S – SAN FRANCISCO, CA (USA)
21.9 GREEK THEATER – LOS ANGELES, CA (USA)
23.9 STREET SCENE – SAN DIEGO, CA (USA)
24.9 GROVE, ANAHEIM , CA (USA)
12.11 VEGA – COPENHAGEN (DENMARK) - SOLD OUT
14.11 ACADEMY – BIRMINGHAM (UK) - TICKETS
15.11 HAMMERSMITH APOLLO – LONDON (UK) - TICKETS
16.11 OPERA HOUSE – BOURNEMOUTH (UK) - TICKETS
17.11 AERONEF – LILLE (FRANCE)
19.11 ZENITH – PARIS (FRANCE)
21.11 SUMMUM – GRENOBLE (FRANCE)
22.11 DOCKS DU SUD – MARSEILLE (FRANCE)
23.11 LA COOPERATIVE – CLERMONT-FERRAND (FRANCE)
25.11 VOX CLUB - BOLOGNA (ITALY)
27.11 VOLKSHAUS – ZURICH (SWITZ)
28.11 METROPOLE – LAUSANNE (SWITZ)
30.11 LA RIVIERA – MADRID (SPAIN)
01.12 RAZZMATAZZ – BARCELONA (SPAIN)
TRL: spazio ai giovani (mica male)
TRL non è il più brutto programma di MTV e invece potrebbe esserlo... Anzi dovrebbe. Il fatto che oggi dia spazio anche alle live band NON famose mi piace. L'altro giorno ci ho sentito (voce live su base, ma tutto non si può avere) gli EPO. bravissimi.
Dal grande successo di TRL Total Request Live, il cult-show pomeridiano di Mtv Italia, e dal crescente desiderio di molti ragazzi di affermarsi nel mondo della musica e di trovare una vetrina che li aiuti e li sostenga nasce TRL Extra Live, il nuovo modo di ospitare dal vivo la musica di talenti conosciuti e di giovani promesse della musica pop. Il primo appuntamento di Trl Extra Live condotto da Alessandro Cattelan andrà in onda venerdì 13 luglio alle ore 20.00 su Mtv Italia: protagonisti della puntata saranno i Gemelli Diversi e la band emergente degli “Eggs”.
TRL Extra Live sarà un vero e proprio concerto musicale che Mtv Italia offre gratuitamente al suo pubblico e che verrà organizzato nelle più belle piazze italiane.
Il primo gruppo chiamato ad esibirsi sul colorato palco di Trl sarà la band milanese dei Gemelli Diversi, in questi giorni presente nelle classifiche italiane con l’album “Boom”, che farà scatenare il pubblico con alcune delle hits di maggior successo del gruppo, tra cui la romantica “Mary” e il nuovo singolo “Istruzioni per l'(ill)uso".
Assieme a Grido&Co, parteciperà al primo live di Trl Extra la giovane band emergente degli “Eggs”, una delle formazioni selezionate attraverso il contest Cornetto Free music Audition 2007.
Ad ospitare il primo appuntamento dell’evento sarà il Maschio Angioino, uno dei luoghi più rappresentativi di Napoli, location che sta ospitando la tappa partenopea del tour della popolare trasmissione di Mtv Total Request Live, condotta dallo stesso Alessandro Cattelan e dalla frizzante Michela Coppa.
Dopo il successo invernale del reality show “Dancelife: J-Lo project” nel quale è stata mostrata la tenacia e la passione di alcuni ballerini desiderosi di farsi largo nel mondo della danza e del format “Operazione Soundwave” che ha raccontato la voglia di affermarsi di alcune giovani rockband, MTV Italia con TRL Extra Live ha deciso di “dare una mano” ai tantissimi ragazzi pieni di talento che cercano di affermarsi nel mondo della musica offrendo loro un grande palcoscenico in cui esibirsi, un caloroso pubblico davanti al quale suonare e la messa in onda televisiva del loro concerto.
Dal grande successo di TRL Total Request Live, il cult-show pomeridiano di Mtv Italia, e dal crescente desiderio di molti ragazzi di affermarsi nel mondo della musica e di trovare una vetrina che li aiuti e li sostenga nasce TRL Extra Live, il nuovo modo di ospitare dal vivo la musica di talenti conosciuti e di giovani promesse della musica pop. Il primo appuntamento di Trl Extra Live condotto da Alessandro Cattelan andrà in onda venerdì 13 luglio alle ore 20.00 su Mtv Italia: protagonisti della puntata saranno i Gemelli Diversi e la band emergente degli “Eggs”.
TRL Extra Live sarà un vero e proprio concerto musicale che Mtv Italia offre gratuitamente al suo pubblico e che verrà organizzato nelle più belle piazze italiane.
Il primo gruppo chiamato ad esibirsi sul colorato palco di Trl sarà la band milanese dei Gemelli Diversi, in questi giorni presente nelle classifiche italiane con l’album “Boom”, che farà scatenare il pubblico con alcune delle hits di maggior successo del gruppo, tra cui la romantica “Mary” e il nuovo singolo “Istruzioni per l'(ill)uso".
Assieme a Grido&Co, parteciperà al primo live di Trl Extra la giovane band emergente degli “Eggs”, una delle formazioni selezionate attraverso il contest Cornetto Free music Audition 2007.
Ad ospitare il primo appuntamento dell’evento sarà il Maschio Angioino, uno dei luoghi più rappresentativi di Napoli, location che sta ospitando la tappa partenopea del tour della popolare trasmissione di Mtv Total Request Live, condotta dallo stesso Alessandro Cattelan e dalla frizzante Michela Coppa.
Dopo il successo invernale del reality show “Dancelife: J-Lo project” nel quale è stata mostrata la tenacia e la passione di alcuni ballerini desiderosi di farsi largo nel mondo della danza e del format “Operazione Soundwave” che ha raccontato la voglia di affermarsi di alcune giovani rockband, MTV Italia con TRL Extra Live ha deciso di “dare una mano” ai tantissimi ragazzi pieni di talento che cercano di affermarsi nel mondo della musica offrendo loro un grande palcoscenico in cui esibirsi, un caloroso pubblico davanti al quale suonare e la messa in onda televisiva del loro concerto.
SpaceSex è il nuovo progetto del dj franco marocchino Claude Challe: lubrificante e musica sessuale!
SpaceSex è il nuovo progetto del dj franco marocchino Claude Challe.
Challe è il creatore del fenomeno chill out col club e le compilation Buddha Bar. Challe è senz'altro una figura chiave per il clubbing europeo. E' stato per lunghi anni anche direttore de Le Bain Douches, la disco parigina in cui negli anni '70 andavano a ballare i Rolling Stones. Subito prima del fenomeno Buddha Bar ha creato El Divino, club tuttora molto in voga ad Ibiza e dopo ha dato vita a Nirvana Lounge, club restaurant di successo sempre a Parigi. E oggi arriva SpaceSex by Claude & Jean-Marc Challe (Challe O' Music - Audioglobe), un box include un bonus video... e dei sex toys!
Wether you are from here or there, it doesn’t matter... here, you are elsewhere… SpaceSex (se sei qui o lì, non conta, qui sei da un'altra parte... lo spazio sessuale)
(dalle note di copertina del disco scritte dallo stesso Challe)"... Qualche mese fa ho ricevuto un'offerta dall'Hotel '3, 14' di Cannes, in Francia (www.3-14hotel.com). Telefonate e mail con Karine Ellena Partouche e il suo team hanno creato tra noi un'empatia non comune. Allora ci sono andato e ho scoperto il mondo assolutamente unico di questo hotel boutique. Feng shui. Etnico. Trans-culturale. Pop. Zen. Spirituale. Divertente. E poi sesso, con tutti questi sex toys che vendono allo shop dell'Hotel. E un super love box (una super scatola d'amore) che aspetta in camera di ogni cliente. Me ne sono innamorato immediatamente."
Challe è il creatore del fenomeno chill out col club e le compilation Buddha Bar. Challe è senz'altro una figura chiave per il clubbing europeo. E' stato per lunghi anni anche direttore de Le Bain Douches, la disco parigina in cui negli anni '70 andavano a ballare i Rolling Stones. Subito prima del fenomeno Buddha Bar ha creato El Divino, club tuttora molto in voga ad Ibiza e dopo ha dato vita a Nirvana Lounge, club restaurant di successo sempre a Parigi. E oggi arriva SpaceSex by Claude & Jean-Marc Challe (Challe O' Music - Audioglobe), un box include un bonus video... e dei sex toys!
Wether you are from here or there, it doesn’t matter... here, you are elsewhere… SpaceSex (se sei qui o lì, non conta, qui sei da un'altra parte... lo spazio sessuale)
(dalle note di copertina del disco scritte dallo stesso Challe)"... Qualche mese fa ho ricevuto un'offerta dall'Hotel '3, 14' di Cannes, in Francia (www.3-14hotel.com). Telefonate e mail con Karine Ellena Partouche e il suo team hanno creato tra noi un'empatia non comune. Allora ci sono andato e ho scoperto il mondo assolutamente unico di questo hotel boutique. Feng shui. Etnico. Trans-culturale. Pop. Zen. Spirituale. Divertente. E poi sesso, con tutti questi sex toys che vendono allo shop dell'Hotel. E un super love box (una super scatola d'amore) che aspetta in camera di ogni cliente. Me ne sono innamorato immediatamente."
Ancora sull'Orchestra Verdi
Vedo con dispiacere che l'unico argomento degno di commento di questo blog è l'orchestra Verdi. Mi spiace. Ho scritto quel posto che in realtà era solo una piccola lettera a qualche giornale di classica. Ripeto che in un'orchestra formata da tanti musicisti, qualche cialtrone c'era o c'è. Pochi. La maggior parte, la stragrande maggioranza senz'altro no. Per quello che riguarda quel concerto degli Swingle Singers, a cui uno dei musicisti (musicisti che non ho mai sentito negli anni e me ne dispiace, ho passato la vita a inseguire un lavoro dietro l'altro e il risultato non è granchè, lavorativamente parlando) si riferisce... Corbani scelse di avvalersi del service audio, ossia dell'impianto audio che costava meno, l'unico che non lasciava lì un tecnico dell'impianto e ci furono dei problemi. Non per colpa mia. Io una volta, durante una trasferta e lì per colpa mia, persi la parte di primo oboe in un concerto di Mozart e il musicista non voleva dirlo al direttore. Fui io a dirlo ma ricordo ancora la cosa come un bell'esempio di lavoro di gruppo, quando uno (in questo caso io) sbaglia, invece di piangere, si risolve in gruppo. Ripeto che l'unico vero incompetente alla Verdi era o è il capo, ossia Corbani. Con gli altri ho passato anni molto belli dal punto di vista umano e professionale.
Prima di chiudere l'argomento, vorrei esprimere un concetto un po' più complicato, ossia su come la classica dovrebbe rinchiudersi meno nel suo mondo e cercare di comunicarsi a tutti. Arcana di Varese l'ho apprezzato in teatro, quando gli abbonati se ne andavano ed è un pezzo splendido, facile, immediato. Non ho soluzioni su come fare. Senz'altro la strada non è quella di Corbani. Nè quella di chi si sente superiore per principio a Vasco Rossi.
Prima di chiudere l'argomento, vorrei esprimere un concetto un po' più complicato, ossia su come la classica dovrebbe rinchiudersi meno nel suo mondo e cercare di comunicarsi a tutti. Arcana di Varese l'ho apprezzato in teatro, quando gli abbonati se ne andavano ed è un pezzo splendido, facile, immediato. Non ho soluzioni su come fare. Senz'altro la strada non è quella di Corbani. Nè quella di chi si sente superiore per principio a Vasco Rossi.
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