27/5: Chiude il Bolgia, il club dell'A4
Humphries, Intrallazzi, Coccoluto, Farfa, Fontana, Bartos, Knuckles, Da Housecat, Thornhill, Vannelli, Morales, Kevorkian.
A vederli scritti tutti in fila, uno dietro l'altro, i dj che hanno suonato al Bolgia da settembre 05 a maggio 06 viene quasi quasi paura.
Perchè è difficile capire quanto il Bolgia sia importante nell'ambito del clubbing.
Per chi non balla, e per chi ci passa solo accanto in autostrada (uscita A4 Dalmine), ma anche per chi capisce di musica. Accanto a un autogrill qualunque (e contemporaneamente chissà dove) c'è forse l'unico club italiano in cui nel corso di una sola stagione si sono alternati tutti i più importanti dj house internazionali.
Intrallazzi (che al Bolgia è di casa, e che del Bolgia ha forgiato il suono). Karl Bartos, ex Kraftwerk, che nel club ha fatto un set memorabile. Saturnino, Coccoluto e Stefano Fontana, protagonisti del primo Menage a Trois, evento sperimentale che mescola live e vinili. Tony Humphries, monumentale e simpatico, sempre sorridente. David Morales, sempre un po' anni '80, senza rinnegare le sue origini. Francois Kevorkian, più schivo, sempre concentrato sui suoi computer e suoi suoi suoni. Frankie Knuckles, un pezzo piuttosto grosso della storia della house. Luka Bernaskone, capace di passare dell'electro funk a sonorità più pesanti, senza sforzo. Marco Dionigi from Alter Ego, Felix Da Housecat e Leroy Thornhill, con le loro sonorità spinte e la loro energia devastante. Anthony Pappa, nuovo talento emergente dal nome italiano ma australiano di nazionalità, Dimitri from Paris, raffinato ma anche efficace. Benny Benassi, Joe T Vannelli e Francesco Farfa, talenti italiani che il mondo ci invidia.
www.bolgia.it