2.5.17

SAPERE E SUCCESSO


Quando facevo il direttore di palco all'Auditorium di Milano (ovvero spostavo gli strumenti e lavoravo per i musicisti, non è che facessi il figo), una volta parlando con un operaio di bergamo di una certa età (io avevo tipo 28 anni, lui una cinquantina, cinque di più di quelli che ho io oggi) venne fuori che sono laureato

Da quel minuto in poi lui non voleva più che spostassi pesi perché per lui la laurea rappresentava una specie di traguardo inarrivabile, da preservare - ero in imbarazzo assoluto, mi sentivo come un coglione ma oggi lo capisco

Un po' come l'intellettuale di inizio '900 o dell' 800: erano gente che aveva i soldi e la possibilità di PENSARE, mentre i più potevano solo lavorare come matti... ma erano anche originali, gente che magari mangiava appena ma voleva pensare o fare l'artista (mi viene in mente Van Gogh)

Oggi invece, cos'è il SAPERE? Cos'è un INTELLETTUALE? 

Sulla rete, uno che pensa e che studia (io lo faccio poco ma un po' si), uno che fa l'artista senza tanti soldi è considerato fondamentale un: COGLIONE INTEGRALE

Soprattutto sulla rete

Perché ciò che conta è solo e soltanto il SUCCESSO

Ovvero i soldi e la fama

Non è che prima fosse splendido, ma oggi mi sembra che le possibilità della rete vengano viste soprattutto come PALCOSCENICO e non come fonte pressoché splendida ed infinita di cose da imparare, scoprire

Fine del pippone

LT