26.6.07

Ho intervistato (ancora) Federico dei Tiromancino

Ho intervistato (ancora) Federico dei Tiromancino. Ed evidentemente chissà perchè andiamo d'accordo, io e lui. Mi piace la sua cura maniacale o meglio artigianale per le parole e per gli arrangiamenti. L'immediatezza dei suoi testi che però resta (per me) abbastanza diversa dal cuore amore di altri gruppi italiani, su tutti i talenti della Caselli: Negramaro. Mi piace il fatto che sia un artista che si macera, poi però fa una sorta di commedia (Nero Bifamiliare) o testi che raccontano cos'è, per lui (per per suo padre) importante.

E mi piace la sua timidezza, che forse è anche un po' la mia, la sua scostanza, il fatto che comunque, nonostante tutto, nonostante il fatto che ci siamo visti e sentiti... Non siamo amici (io e lui). Abbiamo sintonia, che forse è anche meglio, ma vicinanza no. Per quale motivo poi dovremmo sentirci vicini. A lui interessa l'assoluto o per lo più la Gerini. A me interessano le sue canzoni e la sua musica. Il resto proprio no.