14.12.18

Condannatissimo --- Relazione di notifica sentenza No.74272167618 Del 15/11/2018





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Inizio messaggio inoltrato:

Da: "Marsala Palagi" <Palagi249@premierdelinyc.com>
Oggetto: Relazione di notifica sentenza No.74272167618 Del 15/11/2018
Data: 14 dicembre 2018 00:24:43 CET

Io scrivente Avvocato Roberto Innocenti con studio a Alba situato in GALLERIA PATTARI , 878 P.IVA:74312518615113572  nella mia qualità di difensore e domiciliatario del Sig. Giovanni Zanotti, res. a Alba  indirizzo GALLERIA PATTARI , 898   



DICHIARO

Ad  ogni  validità di  legge l'decreto Numero 74272167618 in originale informatico
Che lo po scaricare al seguente link: SPAM (ovvero) in copia digitale conforme all'originale informatico  da me predisposto nel giudizio civile dinanzi al Tribunale di Alba, mediante invio di  email di posta elettronica dalla mia casella, e con ricevuta completa, all'indirizzo lt@lorenzotiezzi.it

Attesto infine che il messaggio , oltre alla presente relata di notifica sottoscritta digitalmente, contiene il seguente Decreto  che lo po scaricare al seguente indirizzo web: Atti anch'essi sottoscritti  digitalmente: – copia informatica della  decreto. 


12.12.18

LA DISCOTECA E SFERA EBBASTA SONO IL MALE? Alcune riflessioni di Lorenzo Tiezzi, 'raccontatore' 46enne del divertimento giovanile


LA DISCOTECA  E SFERA EBBASTA SONO IL MALE? 
Alcune riflessioni di Lorenzo Tiezzi, 'raccontatore' 46enne del divertimento giovanile

Sono diversi giorni che, pur provandoci tante volte, non riesco a scrivere qualcosa di compiuto sulla strage di Corinaldo. La rabbia e la tristezza sono troppo grandi, così come lo sconforto per le sentenze contro tutte le discoteche e Sfera Ebbasta pronunciate da giornalisti, esperti, politici vari e pure da tante persone normali, sui social.

Riesco, spero, a scrivere qualcosa di compiuto solo ora. Ora che è tardi. Si può star certi che di discoteche non parlerà più nessuno, fino al prossimo problema di ordine pubblico. C'è già un'altra tragedia più recente, quella di Strasburgo, per cui stereotipi e strane idee su chi di notte a volte non dorme resteranno tali. La vita di chi balla, i ragazzi, quando non è un problema sembra non interessare agli adulti, così come non interessa la musica da ballo, anche se quest'ultima è ormai diventata musica pop.

Il mio non è il bisogno di zittire chi parla e non sa, so che non sarà possibile. Chi scrive non sa fare altro, non può non farlo. 

Il problema, detto da chi per lavoro a 46 anni va in discoteca almeno una volta la settimana (faccio il comunicatore / blogger / "giornalista" con la mia mini agenzia ltc, con il blog AllaDiscoteca e spesso scrivo per diverse testate) è che chi considera le discoteche "luogo di perdizione"  non le frequenta mai.  

Chi sputa sentenze sul 'cattivo maestro' Sfera Ebbasta non conosce l'ABC della musica giovanile. Non è necessario laurearsi in musica al DAMS come ho fatto io decenni fa per capire che i testi della musica trap sono solo provocazioni. Non rappresentano ciò che chi ascolta Sfera crede e fa nella sua vita. 

Mia figlia ha 9 anni e ama Sfera, l'artista più ascoltato su Spotify in Italia, la bibbia della musica. Sfera, a volte, lancia pure messaggi malinconici o 'positivi' (in "Ricchi per Sempre" canta: "Saremo ricchi, ricchi per sempre, o forse no, vabbè fa niente, scrivo una canzone, si quella è per sempre, per certe persone sarà un salvagente... e mi è tornato in mente che non avevamo niente, nelle tasche solamente, le mie mani fredde, qualche sogno infranto e le sigarette..."). Anni fa gli "esperti" hanno sputato pure su Vasco Rossi e Jovanotti, entrambi ex dj, e oggi sono le più grandi star musicali italiane. Sono considerati 'buoni' e accettati da tutti. Basta invecchiare e i benpensanti si abituano.

Passando dalla musica al "contenitore" di sogni e "perversioni" dei poveri ragazzi che la frequentano, la discoteca, evidentemente per chi di notte dorme sempre e giudica, continua a rappresentare il proibito, il peccato, l'eccesso. 

Ovviamente non è così. E ovviamente chi organizza, i gestori dei locali e chi produce eventi, non sono una manica di criminali che vogliono guadagnare con la 'voglia di eccesso' dei minorenni. Altrimenti ci sarebbe una strage ogni weekend.

La legge, in Italia, permette l'accesso in discoteca a chi ha 16 anni, mentre gli alcolici possono essere serviti solo ai maggiorenni. Mai e poi mai, in tanti anni di lavoro, ho visto gestori somministrare alcolici ai minorenni e mai e poi mai ho visto persone di 12 anni in discoteca. I gestori non sono 'buoni': un locale pieno di ubriachi è ingestibile. C'è invece un problema grave, di cui ovviamente non si parla: i ragazzi oggi bevono nei posteggi, prima e dopo aver ballato, anche perché una bottiglia di vokda alla pesca costa quanto una singola consumazione in discoteca. 

A differenza dei vari esperti, non so quale possa essere la soluzione. Senz'altro l'assenza pressoché totale delle forze dell'ordine dalle notti italiane non aiuta. Non si vedono pattuglie e tutta la gestione dell'ordine pubblico resta sulle spalle dei gestori e di qualche sporadica iniziativa non supportata abbastanza dallo stato (ad esempio il progetto Safe Driver promosso dall'ASL di Bergamo va avanti solo grazie a tanti volontari). 

Venendo alla tragedia di Corinaldo, quasi mai nei commenti sui media e sui social ho sentito ricordare il motivo scatenante, ovvero l'uso criminale di spray al peperoncino. Né ho sentito sottolineare l'ovvio, ovvero che la rottura di quella maledetta balaustra ha, probabilmente, trasformato un episodio spiacevole in un tragedia. 

Non assolvo, sia chiaro, i gestori. Non c'ero, non so com'è andata. So che la magistratura sta indagando e che i gestori del locale saranno trattati con la massima durezza perché è giusto così. Spero che chi indaga e giudica ricordi anche il motivo scatenante di questa strage: l'uso criminale dello spray al peperoncino.

Prima di tornare a fare il mio lavoro di raccontatore (inascoltato) del divertimento giovanile, mi pongo qualche domanda credo sgradita.

Siamo certi che tutti quanti i responsabili del crollo del Ponte Morandi siano trattati con la stessa durezza da chi indaga e dalla gente comune? 

Chi nel giugno 2017 ha organizzato con tanta superficialità l'evento in P.zza San Carlo a Torino (partita di Champions, un decesso e tanti feriti) viene giudicato con la giusta severità?

Viene da pensare che l'opinione pubblica, gli adulti buoni che di notte dormono sempre, quando si tratta di schierarsi contro i potenti (politici, stato, manager, etc) non sempre lo facciano. Perché si rischia qualcosa.

Sputare sentenze contro tutte le discoteche, contro i ragazzi e la loro musica, contro i peccati della notte è molto più facile. Sono quasi tutte stupidaggini, ma si vede che aiutano a dormire tranquilli.

Lorenzo Tiezzi


PS ovviamente quello che hai letto qui NON è comunicato stampa, è solo una riflessione. Se vuoi condividerla o pubblicarla commentandola citando chi l'ha scritta mi fa piacere. 






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11.12.18

crescere

Quando si cresce non si sente meno. Si sa che devi far finta di sentire meno per andare avanti. Si sa che quando è dura, sarai quasi sempre solo a combattere per te. Tutti hanno bisogno di una forza e se non ce l'hai farai finta di averla. Ogni giorno é più dura ma sai che non puoi mollare. E allora non molli. E vinci.

5.12.18

Quando corro

Quando corro il tempo si ferma
Quando suono il tempo non conta
Quando ascolto Rihanna è in cucina e canta per me

Quando corro il cervello si ferma
i ricordi, i pensieri, le cose
si mixano nella mia mente
ed è così divertente, la marmellata che sento
Quando imparerò?

Quando mi ricorderò cos'è che volevo imparare?

Quando mi fermo è tutto a fuoco
organizzato, preciso, perfetto
per fortuna è solo un secondo
ritorno il casinista, posticipatore di sempre

Quando corro dipingo sull'acqua
Quando suono fanculo a chi sente
Quando muoio non mi riguarda
Rihanna canta "Umbrella" e il riff si ripete
colpi di charleston all'infinito, in loop

Finisce, finirà, è finita
Chi corre dipinge sull'acqua
E l'acqua non ha forma, eterna, ritorna

Successo

Il successo non è vincere, ma non darsi mai per vinti (Maria Luisa Garatti)








4.12.18

LA RIVOLUZIONE fiscale DELLO stato (minuscola)

La "rivoluzione" fiscale (fattura elettronica, etc) non serve a combattere il nero, che ovviamente continuerà con pochissimi cambiamenti 

Certifica un solo fatto: lo stato (minuscola) vuol tenersi subito l'IVA (con cui molte aziende riescono a campare tenendosela per qualche giorno mese) 

Mancati pagamenti e pagamenti ritardati? Lo stato (minuscola) se ne FOTTEVA altamente prima, oggi se STRAFOTTE ancora di più - anzi vuole tutto subito / soldi / non solo carta

Lo stato ed i suoi dipendenti politici (ricordate Grillo quando lo diceva?) e tutto il suo apparato (statali, comunali & vari impiegati di ogni ordine & grado), pur nel marasma e nella decadenza continuano a campare al di SOPRA del disastro italiano, mentre chi cerca di fare IMPRESA senza gravare su nessuno, senza contributi, senza niente... 

DEVE SOLO PAGARE l'apparato

Però va bene così, perché chi faceva impresa prima era MINORANZA non capita

Oggi è MINORANZA DERISA, azzerata, ridicolizzata da chi cerca redditi di cittadinanza, "diritti" (lavorando poco), garanzie, Stato, statali etc 

Oggi anche chi STUDIA viene spesso deriso

NON è chiaro ai più il disastro epocale, in cui siamo

Il fallimento dello stato (minuscola), fallimento definitivo è dietro l'angolo, probabilmente inevitabile

Ma almeno si potrebbe arrivarci con intelligenza

Così è operetta




L'ìimportanza dei consigli


Ogni giorno che passa tollero sempre meno e sempre peggio consigli e invasioni di campo nel mio lavoro e nella mia vita. Il motivo è semplice: invecchiando si sanno pochissime cose molto bene, per il resto si tace. Non si chiede nulla, perché si sa molto e si tace. Si tace sempre, se proprio qualcuno non ti chiede un parere o qualcosa con le lacrime agli occhi. Perché i consigli sono la melma. Quasi sempre dà buoni consigli chi non sa dare cattivo esempio (De Andrè).

30.11.18

falsa ma bella / ali e custodie


"Leopardi, ma lei ha la gobba!"

"Quello che lei crede sia una gobba, è la custodia delle mie ali"

27.11.18

Mack Book (e non Mac Apple)

The First Book Award was established in 2012 to support emerging photographers. For the first time since the Award was founded, submissions this year are not limited to nominated projects but are open to all emerging artists and photographers who have not had a book previously published.

The call for submissions emphasises a predilection for projects intended for book form: photographic works that find a voice through the book.

The winner will collaborate with MACK in publishing their book project, which will be announced and launched in May 2019. The winning artist will also receive the opportunity to show their work at Photo London 2019 in an exhibition to coincide with the award announcement. 

JUDGES: 

Sarah Allen - Assistant Curator, Tate Modern
Emma Bowkett - Director of Photography, FT Weekend Magazine
Stanley Wolukau-Wanambwa - photographer and writer
Polly Fleury - Director of Special Projects, Wilson Centre for Photography
Michael Mack 

 

The First Book Award is supported by:
Krasna Krausz Foundation
Wilson Centre for Photography


22.11.18

Trenitalia mi annuncia un'ora dopo la partenza che il treno è in ritardo (sono sul treno lo so)


Interessante come scrivio, 


Inizio messaggio inoltrato:

Da: Trenitalia <webmaster@trenitalia.it>
Oggetto: Comunicazioni utili sul tuo viaggio da Milano Centrale a Brescia del 22/11/18
Data: 22 novembre 2018 19:15:38 CET


Trenitalia
Trenitalia
Treno  Regionale 2079  del  22/11/18
 
Gentile Cliente,

ti comunichiamo che il tuo treno Regionale 2079 da Milano Centrale a Brescia sta viaggiando con 15 minuti di ritardo*.

Ci scusiamo per il disagio.

Cordiali saluti,
Trenitalia



*Rilevazione effettuata alle ore 19:07 del 22/11/18

 

ATTENZIONE: Si raccomanda di non rispondere a questo messaggio in quanto la casella postale da cui e' stato inviato non e' abilitata alla ricezione di email.
La presente mail e' fornita gratuitamente da Trenitalia S.p.A. per consentire alla clientela di avere informazioni in tempo reale sulla circolazione dei treni di Trenitalia S.p.A. pertanto le informazioni riportate, quali i tempi di percorrenza, ritardi, interruzioni di linea e/o perturbazioni del traffico, o altro potrebbero anche non coincidere esattamente con i dati di traffico certificati successivamente dal Gestore dell'Infrastruttura.
Trenitalia


14.11.18

spostarsi

"Il primo passo non ti porta dove vuoi arrivare, ma ti toglie da dove sei" (Francesca Canepa)







12.11.18

Amore o letteratua. Chi vince?


"Tu che scrivi un'opera immortale della letteratura e io che ti amo. La mia opera non mi sembra inferiore alla tua. Continuerò ad amarti anche quando sarò morta". 

Juliette Drouet, amante di Victor Hugo. In 50 anni si scrissero oltre 20.000 lettere, lei tenne la contabilità delle amanti di lui, che non lasciò mai la moglie.

11.11.18

Giornalisti, poppolo (con due p), ppolitici


La categoria dei giornalisti
Il popppolo 
Il pppppolitico

Come chi davvero studia e tanto sa, chi davvero ha o fa Cultura arte filosofia, 
Il giornalista Non è che l'ultimo dei mestieri di pensiero. Il giornalista racconta perché prima si informa, è utile. Tutto qui. 

Ma il Cazzaro medio italiota, che se va bene a scuola copiava e "si è fatto da solo" a suon di ego, social e comunicazione, sa che senza nemici non si vince. 

Trump o Di Maio conta poco, il giornalista è il nemico perfetto. Non Uno specifico giornalista, magari scorretto. No. La categoria. 
Non gli editori (berlusconi Cairo de benedetti) no. I giornalisti. Poi quando arrivano a Roma tutti lottizzano (basta sentir la Rai) ma il giornalista resta nemico.

I giornalisti, piccoli, sempre meno letti e sempre meno cool, sempre più condizionabili e, attenzione, spesso non semi analfabeti come i vincenti odierni.

Pur poca, un briciolo di capacità linguistica, spesso il giornalista ce l'ha. Pur poca, l'attenzione ai fatti e non alla propaganda il giornalista la fa. E quindi rompe le palle. 

Ma il politico vincente oggi ha i social e butta giù la categoria. Ormai perdente. 

Una categoria quella dei giornalisti sempre meno utile al Poppolo (due b) che non si vuole informare davvero, vuol solo cazzeggiare e parteggiare. 

Niente dittatura non c'è bisogno 

La vedo parecchio dura

10.11.18

siamo certi? Io penso a mia figlia e sono a posto


"Non si può condurre una vita che sia veramente eccellente senza sentire che si appartiene a qualcosa di più grande e permanente di se stessi" - Mihaly Csikszentmihalyi

19 ANNI FA ERO ALLA VERDI ON STAGE




19 anni ero sul palco con questi bravi musicisti (quasi tutti bravissimi, qualcuno no) e facevo il direttore di palco. Il rapporto con il capo dell'orchestra (Corbani, ex DP, Democrazia Proletaria) non è sempre stato idilliaco - anzi - mi hanno pagato l'INPS piuttosto che l'ENPALS pur di risparmiare. Me ne andai senza salutare per lavorare a TMC2 dopo diversi anni. Non ricordo quanti, rimozione? Ma furono diversi.  E ho combinato diversi disastri. 

Una volta ho perso la parte (spartito) dell'oboe quando dovevano suonare con concerto di Mozart in una chiesa (in Mozart l'Oboe spesso conta più del primo violino). Il musicista, un signore, voleva che NON lo dicessi al direttore d'orchestra ma io glielo dissi e riuscii a fotocopiare la partitura (quella con tutti gli strumenti) e darla al musicista che se la cavò. Mi sentii parte dell'orchestra sia pure non suonando. 

Altre volte invece nello show biz il tecnico è solo un tecnico, l'artista è dio. Direi spesso. Ma soprattutto in Italia. Nelle compagnie americane che spesso venivano vedevo un trattamento diverso dei tecnici. Un po' come accade da noi in tv. i FAMOSI regnano. Gli altri sembrano solo stronzetti. 

Un'altra volta in Spagna ho lavorato con il direttore di scena de La Scala. Gli spagnoli avevano fatto un casino bestiale, non funzionava nulla, né sul palco né in buca. Ma grazie ad Alberto capii che quando si lavora nello spettacolo, sei al servizio dello spettacolo, NON dei musicisti. Insieme a lui abbiamo ridipinto di nero tutta la buca di un teatro all'aperto fino a pochi minuti dall'inizio dello spettacolo. Da fuori il pubblico non avrebbe visto. Ma LUI le cose a cazzo non le faceva.

Alla Verdi (che allora non si chiama LaVerdi troppo cool) ho imparato a lavorare sotto pressione, spesso da solo, con 100 persone (anzi 100 musicisti, che spesso non son persone, son musicisti) che aspettano solo che tu finisca a fare una cosa che sembra semplice per fare la loro cosa che sembra 100 volte più complicata di quel che fai tu.

Ad esempio, sapete come si fa a disporre le sedie di una orchestra in modo così perfetto? Non lo so manco io. Ma grazie a Dario, che poi diventò il mio "assistente" l'ho imparato e forse saprei farlo anche ora. Le prime volte, non in questo teatro, ma al Lirico (che abbiamo chiuso noi della Verdi) andato in galleria da lontano per capire se avevo messo tutto giusto, simmetrico. E di solito era tutto giusto.

Una volta abbiamo registrato con Philip Manley storico fonico della Decca e lui si accorse (LUI non il mitico direttore con il nome sul disco GROSSO così più del compositore) che avevo messo il microfono dei corni dalla parte sbagliata. Il suono del corno, ovviamente NON esce davanti, esce DIETRO - Se ne accorse mentre suonavano 100 strumenti.

Un'altra volta abbiamo fatto il concerto di presentazione del nuovo album di Ramazzotti - venne il fratello a fare 2 sopralluoghi e mi diceva sempre "secondo te come dobbiamo fare, conosci la struttura" e fece TUTTO quel che dissi io - ringraziandomi pure - un signore ___ il giorno del concerto feci entrare io la Hunziker perché non aveva il pass 

Un'altra volta abbiamo registrato una canzone con Battiato produttore, gli archi dell'orchestra e de Gregori che cantava - il cuoco di salò è il pezzo - lo fece tutto perfetto alla prima - io ero sul palco SOLO accanto a lui non so bene perché, che cantò sulla base degli archi appena registrata - finita la prima versione mi chiese pure se era venuta bene - A ME - io dissi "non lo so, ma per me è perfetta" - che ero lì sul palco a spostare i leggii - ricordo anche Battiato che saliva le scale contento urlando Francesco va bene va bene abbiamo finito - ne fece poi un'altra versione che credo non fu manco mai usata

Grazie musica, grazie geni della musica

Noi umani lavoriamo per servirla e qualche volta ci riusciamo 

LT

7.11.18

La grande importanza dei reality show musicali

Sei un musicista? Ecco il mio consiglio su X Factor. Quando stasera c'è lo show, spegni la tv, prendi in mano il tuo strumento e fai la tua musica. In un'ora farai molto di più per il tuo futuro che star lì a guardare persone spesso giovani che giudicano senza averne diritto la musica degli altri. Non conta quanto tu faccia schifo, non conta che strumento suoni, se suoni la chitarra, la drum machine... invece di metterti in coda sotto la pioggia per avere un po' di spazio, quando hai la tua musica in mano, hai qualcosa di concreto. Non devi mica perdere tempo e dire: hey Simon, sono tre anni che siamo in tour, ci aiuti? Hey Simon, ci dai un po' di publishing su quel pezzo? (Richard Ashcroft su X Factor)

Ambizione e secolo by Flaiano

"Volere è potere: la divisa di questo secolo. Troppa gente che «vuole» piena soltanto di volontà (non la «buona volontà» kantiana, ma la volontà di ambizione); troppi incapaci che debbono affermarsi e ci riescono, senz'altre attitudini che una dura e opaca volontà. E dove la dirigono? Nei campi dell'arte, molto spesso, che sono oggi i più vasti e ambigui, un West dove ognuno si fa la sua legge e la impone agli sceriffi. Qui, la loro sfrenata volontà può esser scambiata per talento, per ingegno, comunque per intelligenza. Così, questi disperati vivono nell'ebbrezza di arrivare, di esibirsi, imparano qualcosa di facile, rifanno magari il verso di qualche loro maestro elettivo, che li disprezza. Amministrano poi con avarizia le loro povere forze, seguono le mode, tenendosi al corrente, sempre spaventati di sbagliare, pronti alle fatiche dell'adulazione, impassibili davanti ad ogni rifiuto, feroci nella vittoria, supplichevoli nella sconfitta. Finché la Fama si decide ad andare a letto con loro per stanchezza, una sola volta: tanto per levarseli dai piedi" (E. Flaiano)



31.10.18

musica ed ego



Se non hai successo, se non riesci come artista, se non sei un genio... come i bambini, come i vecchi, come tutti... hai LA MUSICA - non ti rubano certo "il lavoro" personaggi come Vieri (neo dj) o grandi dj come Linus. Sei tu che sinora non hai un PUBBLICO e quindi non hai un lavoro nella musica. Ma è così importante avere un lavoro nella musica? 

Chiediti, quando ti indigni per il successo di personaggi non essenziali, perché ti arrabbi.... Non è solo che ti arrabbi perché non hai successo TU? Allora si chiama egocentrismo. 

Oppure ti arrabbi perché la MUSICA è quasi tutta la tua vita... e questo è bello.
Ma il tuo obiettivo deve essere la musica, non il successo.  Se ascolti un pezzo che ami piangi ancora? Non un pezzo tuo, un pezzo di un Genio (tu forse un genio non lo sei, probabilmente anzi). Sentiti fortunato perché la musica la puoi ascoltare. Non creare, ascoltare. Capire.

Come sedurre una ragazza in 15 minuti (meno male va)



 
 
Vi auguriamo grandi vittorie!
 
 
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