24.3.21

MEDICI E INFERMIERI NON SONO EROI: LAVORANO. E UN PAESE CHE NON LI OBBLIGA A VACCINARSI E' FINITO


Come bagnino ho salvato la vita a diverse persone rischiando la mia incolumità.
Non mi ha mai ringraziato nessuno.
Non ci sono state OLE e premi per il sottoscritto.
Lo rifarei ovviamente domani perché salvare la vita a qualcuno è un premio immenso che ti resta dentro.
Più di una volta mi sono buttato in acqua da solo, con decine di persone che guardavano e basta, senza l'attrezzatura. Perché lo dovevo fare e basta.
Non sono stato un eroe, sono abbastanza preparato, so cosa devo fare in quelle situazioni, anche se il rischio c'è.
Per questo, mi sono altamente rotto di chi considera eroi medici ed infermieri. Tranne rarissimi casi, non lo sono.
Sono persone che si sono scelte un lavoro bellissimo (per i medici è anche il più pagato in Italia, il bagnino no), molto utile oggi in pandemia e ancora più utile domani nella normalità.
Perché salvare la vita a qualcuno è un premio immenso che ti resta dentro.
Infine, se c'è un paese che non li obbliga a vaccinarsi in pandemia, è un paese finito.
L'Italia è finita.


17.3.21

RINCOGLIONIMENTO, PANICO, ITALIA, EUROPA

RINCOGLIONIMENTO, PANICO, ITALIA, EUROPA
Credo di essere governato, a livello italiano ed europeo, da una coacervo di incapaci, spesso resi tali dall'età e dal panico.
Credo di essere governato da una massa di rincoglioniti.
Mi scuso per non trovare una parola più appropriata. Rincoglioniti è un termine troppo vago e soprattutto leggero.
La guerra con il Covid-19 non è che la stiamo perdendo.
Abbiamo 100.000 e non la metà dei morti (o forse meno) non grazie agli assembramenti della gggente, ma alle decisioni, soprattutto mancate o prese nel panico, dal detto coacervo di incapaci.
Mi ritiro nel mio pochissimo, per sempre, certo che il futuro del mio disgraziato paese finirà presto la sua agonia. Prima è meglio è.


IL DESTINO DELL'ITALIA E' SEGNATO.: DECADENZA

IL DESTINO DELL'ITALIA E' SEGNATO.: DECADENZA

E se fosse che AstraZeneca fosse sicuro quanto gli altri vaccini?

E se fosse stato già ovvio da subito?

E se questa tragica commediola di impanicati europei rappresentasse bene la situazione nel nostro vecchio e pavido continente?

E se ci meritassimo la lenta estinzione, come "dotti" europei?

E se tra qualche decennio fossimo, in Italia e non in Germania, come l'antico Egitto, invaso dai romani e poi da napoletani e oggi solo meta turistica in cui, purtroppo, non manca la sporcizia, anche se c'è più acqua che a Brescia grazie al Nilo (ci sono stato)?

E se questa decadenza fosse già iniziata da tempo e ve la meritaste parecchio, tutti intenti a difendere, in questo schifoso paese, solo statali & pensionati?

E se bimbi e ragazzi fossero loro in realtà i più colpiti da questo virus, perché gli stiamo togliendo anni di vita.

E se, e se e se... In fondo è tutto perfettamente logico e lineare.

La politica debole che alimenta i media che alimentano il panico che alimenta la politica che alimenta i media... non si lavora più, nello stato soprattutto, è tutto un lavoro di burocrazia cartacea.

Il futuro distopico è già qui.

Immaginarne uno peggiore è difficile.

16.3.21

Panico in Europa

Panico in Europa

Ho sempre votato Più Europa perché credevo nell'Europa.
Vedo che anche oggi, in emergenza, la burocrazia europea DUPLICA quella italiana statale, che a sua volta viene triplicata da quella delle regioni.
La reazione ai (solo ipotetici) problemi con uno dei vaccini Covid-19 è una sola: il panico.
L'unico paese, fuori dalla UE che ha vaccinato tanto e bene ha ridotto i morti in modo totale... e guarda caso è l'unico paese che per tanti motivi, non solo geografici, ha evitato che fossimo tutti nazisti, per sempre.
Ho sempre adorato Churchill, celebrato recentemente da tanti film, io però lo adoro da sempre.
Quando va tutto male e sei nella melma fino alla gola è inutile che strepiti. Il pochissimo che ti resta deve andare nell'unica direzione possibile. Contro il nemico.
Ho tantissimi difetti e capisco chi si lascia andare al panico. Ma non vado nel panico. Quasi mai.
Ma ritengo sia l'unica reazione idiota a ogni cosa, tragedie comprese.
La paura e la pre - occupazione non sono panico. Piangere e disperarsi per un attimo è giusto, è logico, va bene.
Il panico va bene solo per un attimo sotto bombe e terremoti. Per il resto va lasciato ai polli e alle pecore.
Qui siamo ancora impanicati.
Dopo qualche giorno di stop, totalmente inutile, senza alcun controllo che non sia solo burocratico (europeo, nazionale, regionale, provinciale, comunicale, della circoscrizione, del palazzo, del condominio, della scala A B C D), si ricomincerà a fare i vaccini AstraZeneca e con tutti gli altri vaccini.
Con più morti.
Tanti i morti non parlano, almeno loro non sono più nel panico.
Spero ci guardino con benevolenza.
Non ce la meritiamo.
Non ne usciremo bene, se ne usciremo.
Anzi, non credo ne usciremo proprio come collettivo.
Siamo divisi, ognuno con i suoi problemi, ognuno contro l'altro "uniti".

12.3.21

Perché si corre

È facile restare coinvolti in scadenze e debiti, vittorie e sconfitte. Le persone che amiamo ci lasciano. La gente soffre. Una gara di 160 km - o di 5.000 metri o una corsa intorno all'isolato- non allevieranno il dolore di nessuno. Ma puoi esserne trasformato. Non in una notte, ma a lungo termine. La vita non è una gara, anche se ci assomiglia. Non c'è una linea d'arrivo. Noi tutti tendiamo verso un obiettivo, ed è importante se lo raggiungiamo o meno, ma non è la cosa più importante. Quel che conta è COME ci muoviamo verso quell'obiettivo. Ciò che è fondamentale è il passo che stiamo facendo proprio ora, il passo che TU stai facendo in questo preciso momento. (Scott Jurek)

8.3.21

E tu, sei essenziale?

Dopo un anno di pandemia, lo stato che divide tra "lavoratori essenziali" e "non essenziali" è semplicemente criminale e criminogeno.
3 milioni di dosi di vaccini nei frigoriferi NON somministrate dalle categorie essenziali che sarebbero GENI & EROI e ci stanno "salvando la vita".
Ripeto.
Dopo un anno di pandemia, chi divide come lo stato tra lavoratori "essenziali" (medici infermieri forze dell'ordine, etc) e TUTTI GLI ALTRI non sono sbaglia.
Genera differenze che creano CRIMINE.
Dopo un anno di pandemia, dovremmo poter riflettere con calma e magari dividerci su come salvare il salvabile METTENDO IN SICUREZZA I PIU DEBOLI (TUTTI i più deboli che sono tanti)
Invece siamo ancora qui:
i medici "eroi" (e i coglioni camionisti che portano in giro i vaccini, i cassieri che non vengono vaccinati, alcune scuole che fanno ZERO didattica a distanza, altre 6 ore al giorno)
Non parliamo già più di chi si è ROVINATO per fare turismo in montagna, annullato all'ultimo istante.
Perché in fondo sono cazzi loro.
Giusto?
Dopo un anno di pandemia, eccoci daccapo:
La società è però MOLTO più divisa.
I tutelati sono ANCORA più tutelati.
E sono loro (medici, infermieri, statali, forze dell'ordine, dipendenti di grandi aziende) che HANNO BISOGNO della scuola.
Gli altri? Si attacchino al c. NON sono essenziali.
Questa è la realtà. QUESTA. Non altro. QUESTA.
E spesso, i tutelati e i SIGNORI GIORNALISTONI, ci spiegano perché LORO sono buoni e gli altri una manica di FESSI e STRONZI
Gli altri non hanno più speranze.
Quando ne usciremo (e secondo me succederà presto), chi sarà resistito non avrà più remore.
Si sarà incattivito.
Avrà una pelle dura che levati.
La società italiana ne esce distrutta.
Non siamo al dopoguerra, siamo alla guerra fredda.
Si sorride e chi può pugnala. Solo alle spalle.
Non sono mai stato ottimista sulla natura umana, questa tragedia mi ha fatto riflettere meglio sull'argomento.
A ognuno il suo pensiero, sempre che si abbiano tempo, voglia e lunghe ore per pensare che servono per arrivare ad un pensiero.
Sennò basta leggere un giornale o guardare il telegiornale per la inutile cronaca.

5.3.21

Fine dell'Italia

Un paese che chiude le scuole e tiene aperti TUTTI i negozi è un paese FINITO
La speranza deve finire, chi ce l'ha è il problema.
Se noi italiani fossero un popolo, ovvero un insieme di persone che condividono qualcosa, butteremmo GIU' (senza violenza) ciò che resta
Ma non credo lo siamo più
Siamo un coacervo di categorie con gli interessi più diversi
E anche se lo fossimo, una nazione, un popolo, non ho nessuna voglia di farne parte
Penso ai piccoli fatti miei, rispettando le regole più per paura delle conseguenze che per convinzione

3.3.21

Cani

L'altro ieri ho fatto "una buona azione" che mi ha dato qualche minuto di felicità. Pochi però.
Con l'aiuto di un ragazzo che arrivava con un furgone e che di cani impauriti capiva anche più di me, siamo riusciti a prendere un bel cane impaurito, che mi scappava da almeno 2 km.
Ormai vicino al centro, era partito (con me dietro a cercare di acchiapparlo per riportarlo alla sua padrona) dal Parco Tarello (zona Brescia due).
Con il guinzaglio che ballonzolava, schivando le auto., era terrorizzato. Anzi terrorizzata, perché è una femmina.
Insomma, ce la facciamo, prendiamo il cane. Il ragazzo se va e io piano piano continuando ad accarezzarla riporto Star (poi ho saputo che si chiama così) al Parco Tarello, convinto che ritroverò la padrona.
Ma la padrona è stata investita. Per questo Star era così terrorizzata. Non è la ragazza avevo visto cercare di prendere il cane prima. E' una povera signora investita, oggi in ospedale in condizioni piuttosto serie.
Almeno le abbiamo ripreso il cane, ma accidenti. Sicuramente, in ospedale, avrà un pensiero in meno. Perché i cani sono molto importanti. Ma avrei voluto proprio lasciarlo a lei e invece....

2.3.21

la pandemia (per molti italiani) è molto peggio di una guerra

Capisco che in fondo importi a pochissimi (tanto l'Italia e vecchia e ignorante),
ma chi si occupa di musica, divertimento, cultura (NON STATALE, quella infatti non è cultura, è museo morto, per lo più)
Sta cambiando lavoro (se lo trova) o è nella merda più totale
E lo farà per sempre
Queste robe qui interessano per lo più i 15 - 30enni, che in Italia sono pochi e poco potenti
Per cui il problema è "piccolo"
(io campo perché 49 anni e faccio una cosa greve, la comunicazione)
Ma c'è chi è in difficoltà assoluta
Mentre tutti i dipendenti sono garantiti
Mentre tutti gli statali sono garantiti (100% dello stipendio)
Mentre tutti i pensionati sono garantiti (100% della pensione)
Mentre si parla solo di DPCM (che tanto non cambia niente a chi non lavora davvero da un anno, come chi lavora nella musica, nelle fiere, etc)
PER LORO, anche se molti non lo vogliono capire, BELLI COMODI è: molto peggio di una guerra
Ripeto: MOLTO PEGGIO DI UNA GUERRA
perché in guerra si va INSIEME
Si muore (non sempre) INSIEME
Qui la disperazione di troppi viene percepita come IDIOTA e spesso CRIMINALE da quasi tutti gli altri
Manca a molti la capacità di capire ed essere davvero solidali
Io cosa posso fare? Non negare che questa è la situazione e farla presente ogni giorno a chi non lo vuole capire