9.12.19

I SOCIAL SONO UN PALCO PER IL NOSTRO POCO & NULLA (...)




I social ci danno un palcoscenico per esibire il nostro poco, la nostra bellezza, il nostro ego, il nostro (sempre splendido e ragionevole) parere. Sui social ci siamo perché ci sentiamo ascoltati, capiti e lodati. Sono come un palco (o la tv), che infatti i famosi MAI abbandonano fino alla morte, perché ci si sente così INTELLIGENTI sparando i propri pareri. Il risultato è che, come razza umana, sprechiamo un sacco di tempo a farci guardare. La differenza tra chi FA e chi vuol farsi APPREZZARE, grazie ai social, cresce. I social sono soprattutto una vetrina di qualcosa che sappiamo fare bene davvero, di un negozio, di un servizio, di noi stessi. Se li facciamo diventare la sostanza oppure tutto quanto siamo proprio in una brutta situazione.

7.12.19

Rivolte e rivolte

 In pochi luoghi al mondo infatti ci sono rivolte. Tra questi c'è Hong Kong, luogo un tempo democratico che sta diventando sempre meno democratico. Non è che salire in società lì è difficile. Quello capita qui. Dove abbiamo ancora oggi i nobili con un sacco di ricchezza da centinaia di anni (capita nella mia Firenze). No. Là la crescita sociale è impossibile perché comanda sempre il riccone cinese di turno, che si è arricchito rubando. Questa è la realtà. E là hanno ancora le palle per rischiare la vita sognando la democrazia. In Italia abbiamo le sardine e in Francia si protesta per le pensioni. Ma sono cose diverse. In entrambe non c'entra nulla il cambiare il mondo ed il sistema: si protesta per il proprio interesse (Francia) e si protesta contro Salvini (Italia).

6.12.19

parole


"Quanto puó dirsi si puó dire chiaro e su ció di cui non si puó parlare si deve tacere."
(Ludwig Wittgenstein)

28.11.19

L'ELUSIONE FISCALE IN ITALIA E' COLPA DELLO STATO ITALIANO CHE NON FUNZIONA E HA TASSE ALTISSIME (E PURE DELL'EUROPA)

L'ELUSIONE FISCALE IN ITALIA E' COLPA DELLO STATO ITALIANO CHE NON FUNZIONA E HA TASSE ALTISSIME (E PURE DELL'EUROPA)

Tutti esperti di Elusione Fiscale, oggi?

 Io NON lo sono, ma sono almeno un appassionato.

LA guerra che il ns stato fa all'evasione fiscale di chi lavora e fa un po' di nero è RIDICOLA, perché questa cosa accade ovunque nel mondo 

Molti, che si riempiono la bocca di parole come "lotta all'evasione" non sanno manco che in Germania e in Danimarca si evade. Di meno, ma si evade lo stesso.

La differenza è che da noi cadono i ponti e lo stato butta i SOLDI NEL CESSO ogni giorno.

La ns presidenza della Repubblica, per dirne una, costa più di ogni apparato pubblico al mondo. E nessuno che tagli, che venda, che azzeri, che licenzi, che chiuda, che risparmi.

Da noi ci sono filiere intere in cui l'evasione fiscale domina, filiere che potrebbero essere attaccate di più, soprattutto al Sud, ma non viene fatto perché  è difficile sradicarle.

E so che il MAGNA STATO ITALIANO ha poco da lamentarsi se i giganti del web scelgono liberamente di mettere la loro sede principale altrove e non in un paese in cui le TASSE sono altissime. 

I giganti del web PAGANO le tasse su tutto in Italia. pagano i dipendenti e loro contributi, pagano le tasse su quanto comprato dai fornitori italiani (se sono pochi la colpa è nostra), 

ma quando ci sono i PROFITTI, beh, quelli cercano di pagarli, OVVIAMENTE, dove le tasse sono più basse.

Chi non lo farebbe? 

BISOGNA DIMOSTRARE che i profitti avuti in Italia sono X e su quelli far pagare le tasse a un'azienda.

Se io affitto una casa in Italia su Booking o Air BnB, Booking e BnB devono pagare il 100% delle tasse dei soldi che gli do io in Italia? 

Sicuramente l'IVA (PORCA MISERIA) la pagano e lo stato se la incassa 

Ripeto, NON, sono un esperto, ma ragioni:

Ma i server di Booking e Air BnB sono in Italia?
L'azienda per funzionare cosa e quanto fa in Italia?

E ANCORA

Come mai 'sta cazzo di Unione Europea non fa si che le tasse in Italia sui profitti delle multinazionali siano uguali in tutta Europa? 

Possibile che l'Irlanda possa fare quel che gli pare?

CERTO! 

Se la politica non lavora le aziende se ne approfittano.



E ora ecco cosa scrive Apple sul sito sul tema elusione fiscale

"Il dibattito sulle tasse di Apple non riguarda quante tasse debbiamo pagare, ma dove le dobbiamo pagare. In quanto maggiore contribuente al mondo negli ultimi tre anni abbiamo versato più di 35 miliardi di dollari di imposte sul reddito delle società, oltre ad altri miliardi di dollari di imposte sul patrimonio, imposte sui salari, imposte sulle vendite, e IVA. Crediamo che ogni azienda abbia la responsabilità di pagare le imposte che deve e siamo orgogliosi del contributo economico apportato nei Paesi e nelle comunità in cui operiamo.
Secondo l'attuale sistema fiscale internazionale, i profitti di un'azienda vengono tassati in base al luogo in cui l'azienda crea valore. Le tasse che Apple paga nei vari paesi del mondo si basano su questo principio. La stragrande maggioranza del valore dei nostri prodotti viene indiscutibilmente creata negli Stati Uniti - luogo in cui avviene tutto il lavoro di progettazione, di sviluppo, di ingegneria e molto altro - ed è pertanto agli Stati Uniti che sono dovute la maggior parte delle nostre tasse.
Nel 2015, quando l'Irlanda ha modificato le proprie leggi in materia fiscale, Apple si è adeguata modificando la residenza delle proprie filiali irlandesi e informando l'Irlanda, la Commissione Europea e gli Stati Uniti. Le modifiche che abbiamo fatto al tempo non hanno ridotto il contributo fiscale in nessun Paese. Di fatto, i versamenti all'Irlanda hanno registrato un significativo aumento e negli ultimi tre anni abbiamo pagato al fisco locale 1,5 miliardi di dollari in tasse, ovvero il 7% del totale delle imposte sul reddito delle società versate nel Paese. Tali modifiche sono inoltre servite a garantire che i nostri obblighi in materia di imposte verso gli Stati Uniti non fossero ridotti.
Comprendiamo che alcuni vorrebbero cambiare il sistema tributario affinché le tasse delle multinazionali siano ripartite diversamente fra i vari Paesi in cui operano, e sappiamo che persone ragionevoli possono avere punti di vista differenti su come questo dovrebbe funzionare in futuro. In Apple ottemperiamo alle leggi e se il sistema cambia, ci conformeremo. Sosteniamo fermamente gli sforzi della comunità internazionale verso una riforma tributaria globale che porti a una semplificazione del sistema, e continueremo ad esprimerci in suo favore.





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22.11.19

Tornare

Il vero rischio di andare lontano è che poi mancano motivi per tornare

Andare lontano

Andare lontano

"Solo chi rischia di andare troppo lontano avrà la possibilità di scoprire quanto lontano si può andare".

Per andare davvero lontano c'è bisogno di grande preparazione e un po' di rischio, che è raramente è molto superiore a quello che ci prendiamo attraversando distratti la strada. Certe imprese ci sembrano folli perché manco capiamo il tempo che altri esseri umani come noi dedicano al raggiungimento di un certo risultato, risultato che non è mica detto arrivi sempre. Anzi spesso mica arriva. Ma loro si godono, da soli, il viaggio. Noi "normali", invece, non ne siamo capaci. La voglia di osare ed il talento sono sopravvalutati. Alla preparazione, invece, non ci pensiamo neppure, perché ha a che fare con la fatica quotidiana, poco con i grandi gesti, gli applausi social e le gratificazioni.

21.11.19

Arte, danza e sport oggi

L'altro giorno ho ascoltato per intero un album di Amon Tobin, che non sarà mai uno dei miei artisti preferiti, troppo concettuale: ma dire che non fa grande musica è follia. Chi lo dice solitamente non ha ascoltato abbastanza musica in vita sua e invece di ascoltarla PARLA. Stesso discorso per la musica atonale. Io la apprezzo, il 98% degli ascoltatori no, perché non è in grado di capirla. Per l'arte contemporanea, invece, a volta l'arte sta semplicemente nella questione: ma questa 'cavolate' ,anzi questa CAZZATA sarà arte oppure no? E la risposta è sempre si. Perché anche l'arte può essere piccola e quasi (solo quasi) insignificante, ma l'arte sta nell'interrogativo, nella domanda. Per questo adoro Ai Wei Wei (la sua mostra a Palazzo Strozzi a Firenze è stata la più bella della mia vita) e non amo Marina Abramovic, che sempre e comunque provoca e ponte l'accento sulla spiegazione delle sue cose, che non sono "belle"... E QUINDI, la bellezza oggettiva ovviamente non esiste e ovviamente la disciplina della danza della società occidentale non è così diversa dal modo di ballare delle tribù africane che sembra a noi così libero e invece segue codici precisi / la danza, così come lo sport più puro (atletica, nuoto) è quanto di più lontano dall'uomo contemporaneo occidentale, così lontano dal corpo e dai sacrifici per il corpo. Un danzatore sacrifica la vita intera per fare quel salto, quel passo, quella cosa lì.

16.11.19

Differenze tra cuoco e giornalista

Differenze tra cuoco e giornalista

Molti vogliono fare il giornalista nel senso di critico, di pensatore, di specialista della pubblicazione copia & incolla del comunicato stampa dopo le ovvie correzioni (perché si sa, il PR è solitamente analfabeta). Pochi vogliono rischiare il BIP e andare a fare il giornalista dove servirebbe davvero, contro la mafia, in zone di guerra, nello spettacolo o nelle tendenze - amenità a scrivere soprattutto di ciò che ancora il pubblico non conosce, ovvero non dei famosi, ma di quelli bravi - questa cosa è difficile, perché non sali sull'aereo con Tiesto, non sei figo - lavori come una bestia e molti non capiscono. non capivano ieri e non capiscono oggi. Sarà sempre difficilissimo fare davvero il giornalista e non il giornalista conduttore tv bello con la giacca chic, alle sfilate, con la colonnina in cui spari i tuoi "pensieri"... 

Molti vorrebbero fare il cuoco perché c'è Masterchef. E perché chef vuol dire comandare, "la mia idea di cucina", etc etc. in Realtà è un lavoro durissimo, ma serio e vero e c'è richiesta. Se i giornalisti solitamente sono pagati da testate oggi in crisi in tutto il mondo, mondo in cui dominano i social in cui i "contenuti" (ma sono davvero contenuti? Forse no) li creiamo tutti gratis (...), di cuochi ci sarà sempre più bisogno. Vedi il BOOM epocale di bar e ristoranti nel centro nord italia, perché nessuno cucina più a casa e quindi si mangia fuori per necessità.



14.11.19

TI SCHIERI POLITICAMENTE? SEI PARTE DEL PROBLEMA ITALIANO



Non capisco proprio chi, in questo periodo di totale mancanza di efficienza, chiarezza e capacita di TUTTA la classe politica italiana, si schiera da una parte e mette la melma dall'altra.

Credo sia troppo facile.

Non è facile invece dire che sono indegni tutti, tutti, del lavoro che dovrebbero fare e fanno malissimo. Sono incapaci più o meno tutti, dal primo all'ultimo e che la colpa è anche nostra.

Perché ci schieriamo e/o ce ne fottiamo etc.

Dopo averlo detto, dopo aver constatato l'attuale tragedia, non ci resta che fare qualcosa, ognuno quel che può.

Dal basso.

Senza inutili manifestazioni, senza chiacchiere senza schieramenti.

Io nel mio super piccolo dono il sangue, cerco di rompere le palle al comune di Brescia che non pulisce bene e butta via i soldi e faccio altre cose forse inutili... ma se tutti facessero come me vivremmo in un paese molto migliore.

Molto.

Chi invece si schiera in fondo crea problemi.

Meno stato, meno politica, meno problemi.



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7.11.19

Sporco in Via Repubblica Argentina - Brescia / uno specchietto per terra per mesi

Sporco in Via Repubblica Argentina - Brescia / uno specchietto per terra per mesi tra plastica e schifezze varie 

All'attenzione del comune di Brescia 

Salve,

nonostante la totale e assoluta non soluzione da parte Vostra della questione foglie / sporco / schifezze varie (…) di fronte alla Scuola Primaria Ugolini di Brescia di via R. Argentina) - (vedi qui : http://www.lorenzotiezzi.com/2019/10/sporco-e-febbrile-attivita-del-comune.html  - riassumendo, ho pulito io da solo e continuo a farlo, perché davanti alla scuola non pulisce nessuno, mai e poi mai),

mi rivolgo ancora a Voi per un'altra questione, che, sia mai, non riguarda il verde / parchi, bensì il Vostro lavaggio strade.

In via Repubblica Argentina, all'altezza del negozio Lella e Fernanda (subito dopo la rotonda, in direzione della scuola), ci sarebbe il lavaggio strade ogni secondo mercoledì del mese.

In realtà, l'area in cui qui posteggiano le auto è schifosamente sporca da mesi. C'è di tutto, plastica, carte a sigarette. E il resto di specchietto che vedete in queste foto è lì da settimane e settimane, non è stato deposto dopo il 17 ottobre, ma chissà quando. Non ho prove, ma lo so. Ci passo e guardo per terra.

Visti i precedenti, non ho aspettato e ho provveduto a buttare già questo sporco che vedete nei cestini. Tanto c'è così tanto sporco che i vostri Operatori hanno di che lavorare comunque. Verificherò di persona la mattina del 21 novembre quanto verrà effettivamente rimosso e se servirà provvederò io.

L'inciviltà assoluta di chi butta queste cose in terra non giustifica la palese inefficienza del vostro lavoro, che comprende il quotidiano controllo.

Ci sono poi i vigili, solertisissimi nel multare per ogni minima infrazione. Ci sono le telecamere, puntuali nel multare chi fa 115 in tangenziale e non 110… ma chi sporca  per terra, tanti, non viene multato mai.

Pulisco ogni settimana con le mie mani una parte del giardinetto di via Cremona di fronte alla scuola e fa letteralmente vomitare. La colpa non è solo di chi sporca. E' anche vostra che non controllate mai e spesso manco pulite.

Buon lavoro

Lorenzo Tiezzi
+393393433962

 











VELTRONI COME SIMENON? NO, COME SIMBOLO DEL POTERE ITALIANO E ROMANO CHE NON CAMBIA. NESSUNO VA IN PENSIONE


Walter Veltroni, "ex" politico italiano che avrebbe dovuto fare a vita il missionario in Africa (...), fa anche il regista, il documentarista e lo scrittore di gialli "stile Maigret". Mentre viene intervistato a Radio Capital, organo ufficiale del PD, oggi viene recensito sul Corriere da Maurizio de Giovanni e su Repubblica da Michele Serra. Cavolo, deve essere proprio bravo, se viene promosso a questo livello. Deve essere proprio un genio

Veltroni come Simenon? Non credo. Non lo leggerò mai perché ho letto quasi tutti i Maigret. Non ho tempo. Già un genio come Camilleri a volte mi annoia. Veltroni ome Costanzo, come Vespa, come mille altri anziani "signori", non si rassegna ad una anonima e meritata pensione. No. Resta nella piazza pubblica dei media a prendersi immeritati applausi perché è ancora, in qualche modo che nessuno sa ma sente benissimo, un potente.

L'italiano medio, l'italiano che lavora nei media, il giornalista, il politico in crescita, l'editore che ha bisogno del supporto del partito x o y (...), TUTTI, TUTTI, siamo decisamente sottomessi al potere e alla fama.

Dobbiamo CAMBIARE.

Vecchi signori potenti, andate in pensione.




30.10.19

ignoranza e stupidità

Preoccuparsi per la stupidità e l'ignoranza altrui è supponente. Chi lo fa suppone di essere così poco stupido e ignorante, così generoso (...) da poter insegnare la sostanza delle cose ai più. Ma i più dalla notte dei tempi non imparano nulla, mentre c'è così tanto da imparare per chi ha voglia, bisogno, fame.

28.10.19

Follia & ragione nello splendidio Rinascimento

Follia & ragione nello splendidio Rinascimento

Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un'eterna giovinezza. La vita umana non è altro che un gioco della Follia.


ERASMO DA ROTTERDAM, Elogio della follia, 1511

25.10.19

curiosità gente idee

Sii meno curioso della gente e più curioso delle idee (Marie Curie, Nobel per la fisica nel 1903 e per la chimica nel 1911)

https://it.wikipedia.org/wiki/Marie_Curie

che vita meravigliosa. Fine terribile ma amanti, amori, duelli, scandali...

17.10.19

ACCETTA UN CONSIGLIO?

ACCETTA UN CONSIGLIO?

Goditi potere e bellezza della tua gioventù.
Ma non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Credimi, tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto e in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi.
Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati, ma sapendo che ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente.
Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato: canta.
Non esser crudele col cuore degli altri. Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perder tempo con l'invidia. A volte sei in testa. A volte resti indietro.
La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente, dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco, ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche.
Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo.
Usalo in tutti i modi che puoi. Senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
È il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla.
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori.
Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli.
Sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono.
Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita.
Perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che t'indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio… per questa volta.

////


è la prima volta che leggo queste parole con attenzione. Eppure le ho ascoltare decine e decine di volte, in film e canzoni. Deve essere l'età. E' più o meno tutto vero: i consigli lì dà chi non sa dare cattivo esempio (De Andrè) e invecchiando si sente di aver bisogno delle persone e dei posti in cui sei stato ragazzo. Ed è una cosa un po' cretina. Quello di cui io, non so gli altri, avrei bisogno è il coraggio borioso di quando pensavo di avere sempre la forza di farmi sentire. Se ti sentono o no non è che conta, fottersene sempre però dei più è una necessità a qualunque età. E' che a quasi 50 anni un po' di malinconia c'è... e va buttata nel cesso spesso. Ma qualche volta no.

16.10.19

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See you around, Aidan Ours

9.10.19

TURCHIA UN PAESE CHE VIETA AI MINORI BAMBINE RIBELLI POI VA ALLA GUERRA, E' NATURALE

TURCHIA UN PAESE CHE VIETA AI MINORI BAMBINE RIBELLI POI VA ALLA GUERRA, E' NATURALE

Avevo 18 anni e con il mio babbo e mia sorella andammo in Turchia in vacanza. Una trentina d'anni fa quindi. Non mi sono mai sentito più tranquillo e sicuro. Mi sembrava di vivere nella mia idea di Italia anni '50. Un sacco di gente a lavorare nei campi, pochi pantaloni "alla turca" se non nella Turchia centrale e qualcuno che si proclamava orgogliosamente curdo e canticchiava a mezza voce canzoncine che mi sembravano un po' sceme. Si mangiava benissimo, anche se sempre le stesse cose (erano fissati con i cetrioli). Tanti scialle anche in testa, pochissimi o pochi veli. Arrivammo fino al Nemrut Dagi, un posto magico. Da lontano sembrava una vetta innevata, ma in realtà la vetta del monte sono tutti sassi fatti portare su da chissà quale re / semidio persiano. All'alba, con la fuoristrada del mio babbo. Su quel monte eravamo praticamente soli. Le statue mozzate sono alte come una persona. Già in quella zona si vedevano un sacco di militari, già trent'anni fa. Che tristezza. Che immensa tristezza. La storia non è un susseguirsi di eventi che vanno verso il meglio e la libertà. La storia è una schifezza, spesso. Cosa possiamo fare per riportare nella civiltà un paese che già c'era? Non ho risposte. Non l'avrei mai detto.

6.10.19

Sporco e febbrile attività del Comune di Brescia nei pressi della Scuola Elementare Ugolini (via R. Argentina) dopo le segnalazioni di un cittadino



Sporco e febbrile attività del Comune di Brescia nei pressi della Scuola Elementare Ugolini (via R. Argentina) dopo le segnalazioni di un cittadino 

Riassumo i fatti, con un ordine cronologico sostanzialmente corretto 

12 settembre 2019

 Ricomincia la scuola. Abito accanto alla scuola elementare Ugolini a Brescia (Via R. Argentina) dove va mia figlia. Mi accorgo che gran parte della zona antistante la scuola, dove sorgono alcuni alberi, è sporca anzi molto sporca. Le foglie cadute dagli alberi non vengono raccolte da anni, c'è una bottiglia di birra, gli alberi hanno ributti. Un po' di foglie mesi fa sono state raccolte in un cumulo ma non portate via. Per cui ci sono mosche e zanzare a profusione. Inoltre il parco di fronte, dove spesso faccio ginnastica (ripulendo come posso nelle pause), viene sempre riempito di plastica e sporcizia da diversi incivili, problema per cui, senz'altro, non possiamo incolpare il comune. Infine, la fontanella del parco non funziona. Immagino che il Comune di Brescia controlli comunque le aree in prossimità delle scuole per il nuovo anno scolastico... e immagino che ci sia solo qualche giorno di ritardo. Per cui non contatto il comune. Immagino che qualcuno sia pagato per controllare e non voglio dare fastidio.

27 settembre 2019

Non succede niente. Nessuno viene a pulire, il parco di fronte alla scuola non è nelle condizioni pietose dell'aiuola con alberi di fronte alla scuola perché viene pulito periodicamente (e risporcato da incivili vari, purtroppo, con il sottoscritto che due volte la settimana circa passa qualche minuto gettando plastica ed altri nei cestini), ma la fontanella non funziona. Quindi scrivo una mail al comune con tono forse scortese e certamente disperato.

1 ottobre 2019

Il comune mi risponde e ricevo una mail anche dall'ufficio preposto (sett. verde parchi e reticolo idrico).

2 ottobre 2019

Qualcuno, immagino in 5 minuti netti (forse meno) arriva a tagliare i ributti degli alberi e li porta via. Ma non raccoglie le foglie secche, né lo sporco. La evidente bottiglia di birra che lascio lì solo per controllare è ancora al suo posto.

3 ottobre 2019 

Viene sostituita la fontanella, che aveva probabilmente solo il rubinetto rotto. La sostituzione non viene effettuata dalla stessa persona che ha tagliato e raccolto i ributti.  Sono passate due persone o due squadre diverse che hanno rispettivamente lavorato immagino per 5 minuti ciascuna. Restano le foglie a terra. C'è una bella novità: qualche imbecille ha divelto un gioco dei bimbi e l'ha posizionato di fronte alla scuola. Lo scrivo al comune. In poche ore il gioco rotto viene portato via.

6 ottobre 2019

Visto che nessuno ha concretamente fatto ciò che era ovvio si sarebbe dovuto fare, nonostante gli avvertimenti e i plurimi passaggi di varie squadre del comune (almeno 3: una per il gioco rotto, una per i ributti e una per la fontanella),  il sottoscritto raccoglie i rifiuti dalle aiuole e li divide: vetro e metallo nel mio condominio, il resto in un cestino. E' solo un sacchetto. Ma c'era pure una bottiglia di vodka rotta seminascosta dalle foglie. Se ci cadeva un bambino un taglio era sicuro. Raccolgo anche una buona parte (ma non tutte, non ho un rastrello e non ho un pick up o roba del genere da giardiniere) delle foglie e le butto nell'apposito spazio per potature facendo due viaggi con la mia auto. Ci metto un'ora circa. Due professionisti in mezz'ora avrebbero fatto un lavoro ottimo, un lavoro da ripetere ovviamente almeno una volta l'anno. Nel mio condominio i giardinieri passano d'estate ogni settimana. 

Ognuno tragga le sue conclusioni. Le mie le ho tratte da tempo.

Lorenzo Tiezzi

VIDEO DEL SOTTOSCRITTO CHE RACCOGLIE LE FOGLIE E I RIFIUTI 


FOTO ALLEGATA IL SOTTOSCRITTO CON LA MITICA BOTTIGLIA DI BIRRA IN MANO 




4.10.19

la battaglia

"È tipico della plebe combattere quando si è certi della vittoria; è prerogativa borghese farlo quando si possono capovolgere le sorti di una battaglia; è solo di un'élite aristocratica combattere quando tutto sembra perduto, nella certezza di compiere il proprio dovere" 

(Henry du Vergier, Conte de la Rochejaquelein)

2.10.19

Timore, volontà e vie di mezzo

Timore, volontà e vie di mezzo

Quel che temiamo più di ogni cosa, ha una proterva tendenza a succedere realmente. (Theodor Adorno)... oppure ciò che VOGLIAMO? Forse entrambe. Sono le vie di mezzo che latitano.




25.9.19

FAKE NEWS, il FINTO RENZI A STRISCIA (...)


Wired, gruppo editoriale Condé Nast, quello di Vogue, GQ, Vanity Fair... gruppo editoriale serio, scrive un articolone contro l'imitazione  "deep fake" di Renzi a Striscia la Notizia

Eccolo: 


Secondo l'autore Simone Cosimi il (povero) spettatore sarebbe stato tratto in inganno

Nonostante Striscia sia famoso per la satira e le provocazione e non per le news (si sa che non è un tg), lo spettatore, che si sa è sempre più sprovveduto di tutti, quasi un bimbo… lo stesso spettatore che votò Berlusconi perché non si accorgeva dei "trucchi tv" che B. utilizzava, quel povero spettatore che ieri non votava Berlusconi coscientemente e perché amava sinceramente e capendo il suo successo e i suoi discorsi (...), insomma il povero spettatore resta debolissimo.

Non capisce. Non è che non vuol capire, secondo Cosimi.

Anzi, oggi è vittima ogni giorno di fake news.

Sono in totale disaccordo.

Il problema non è proteggere il povero spettatore. 

Berlusconi vinse perché gli italiani lo amavano e le strategie politiche di Renzi (voltafaccia?) sono evidenti. Per questo Ricci di Striscia, genio della tv, li mette in scena. 

Noi, come persone, vogliamo crederci alle fake news. E' un "problema", anzi un fenomeno,  che spesso è stato indagato da chi si occupa di sociologia dei media e studia queste cose, non certo dai giornalisti (che riempiono i media di contenuti futili ogni giorno) -

Ha fatto scuola (e si studia infatti) l'episodio di Orson Welles che fece finta alla radio che fossero sbarcati i marziani. Ci credettero in tantissimi, nonostante gli avvertimenti prima, dopo e durante la trasmissione.

Le fake news ci piacciono, ci fanno sognare - ci fanno dire: allora avevo ragione io, quel politico è un ladro (già non mi piaceva). Ci danno notizie schierate perché è quel che vogliamo sentire.

Non va poi dimenticato che i grandi gruppi editoriali, così come i media di settori, oggi, in tempo di crisi, dipendono sempre più dalla pubblicità. La pubblicità, che sempre più viene mascherata da contenuto editoriale "giornalistico" ovvero imparziale. La pubblicità orienta i media? Oggi si. Oggi più di ieri. 

Inoltre, il problema più grande immenso,  è quello dei grandi operatori come Google, Facebook Instagram: loro si ogni giorno influenzano la nostra vita, non con piccole fake news, ma "inscatolando" in post il nostro pensiero.




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eternità

All'eterno ci ho già pensato: è eterno anche un minuto, ogni bacio ricevuto dalla gente che ho amato (Lucio Dalla) 

Quando ascoltavo da ragazzo questo verso pensavo che Dalla volesse consolarsi, invece oggi credo abbia ragione

19.9.19

Tempo, felicità


Non sono giovane, e non sarò mai vecchia.
Appartengo ad una tribù di donne che possiedono il riso delle bambine e il ghigno insolente delle vecchie,
capelli lunghi e liberi, e occhi antichi come la Terra,
dove la bellezza interiore non finisce.
Sorelle di uomini che hanno lo spirito del lupo e dell'aquila, gioiosi folletti che non hanno mai smesso di giocare.
Esseri che attraversano il tempo, in costante movimento, ardenti di curiosità.
Non ho e non avrò mai l'età che indicano i documenti,
perché non sono giovane e non sarò mai vecchia.
Io Sono Eterna.

(Maram al-Masri) 

Provare a essere felice, a sentirsi eterni per un secondino solo

Cavalcare le onde, salire le montagne e poi scenderle correndo pur non essendo montanari (e quindi qualche volta incespicando)

Allontanarsi da riva fino a che la musica e le parole della gente diventano un brusio che si fonde con il colore degli inutili ombrelloni

Andare sott'acqua inseguendo un pesciolino anche solo per 3 o 4 metri 

Suonare da soli la stessa canzoni per anni, al piano e per il piano, perché è perfetta così

Fare tutte queste e cose mille altri è una scelta da fare ogni giorno

I bambini si divertono sempre

Noi 'grandi' dobbiamo scegliercelo per riuscirci solo qualche volta

Essere sobriamente poco felici è il nostro standard

Ed è uno standard che fa schifo

BIBBIANO IN TV E LA SPETTACOLORIZZAZIONE DELLE TRAGEDIE CHE AUMENTA I PROBLEMI, NON LI RISOLVE

BIBBIANO IN TV E LA SPETTACOLORIZZAZIONE DELLE TRAGEDIE CHE AUMENTA I PROBLEMI, NON LI RISOLVE 

la colpa non ce l'hanno i funzionari a cui è stato ordinato di sottrarre la bimba (purtroppo alcuni bimbi vanno davvero sottratti: sottoposti a violenza, figli di drogati, alcolizzati, etc) e ovviamente l'operatività delle forze dell'ordine funziona e va bene così (la bimba è stata messa 'in sicurezza') - ieri a Milano centrale ho visto almeno 50 poliziotti che mi sembravano a perdere tempo - qualcosa spero facessero - il problema anzi la tragedia è che la bimba NON doveva essere sottratta ai genitori - questa cosa ha alcuni responsabili: questi vanno messi in galera, possibilmente per decenni - ma anche la spettacolarizzazione della cosa, farci decine di programmi tv basati sul nulla è un problema - la tv mente quasi sempre.








18.9.19

come si fa a diventare Ronaldo

"Avevo dodici anni ed ero senza soldi. Vivevo assieme ad altri calciatori della mia età e che venivano da ogni parte del Portogallo. Ed era difficile senza la mia famiglia accanto. Mi ricordo che c'era un McDonald's lì vicino dove andavamo a chiedere gli hamburger che avanzavano. E c'era una signora che si chiamava Edna, che con due altre ragazze ce ne dava sempre qualcuno. Spero che raccontare questa storia mi aiuti a ritrovarle. Vorrei invitarle a cena a Torino o a Lisbona e ripagarle per quello che hanno fatto per me. Non lo dimenticherò mai".

LA DIVISA E L'IMPORTANZA DI ESSERE "TUTTI UGUALI" e A SCUOLA (secondo me)

LA DIVISA E L'IMPORTANZA DI ESSERE "TUTTI UGUALI" e A SCUOLA (secondo me)

Scrissi il tema della maturità in verde, perché non sono geniale, ma unico si. Allora, diciamocelo, pensavo ancora di esserlo, geniale. Ma volevo essere comunque fin da subito particolare, simpatico, diverso. Nessuno mi disse niente presi un onesto 48.

All'Università uno degli esami che feci più volentieri fu Antroplogia della Musica. Un sacco di libri pesanti. Non ricordo il nome della professoressa, una tosta, conosciuta nel mondo, giusta ma severa. Il giorno dell'esame sono il secondo, anzi sarei il primo, ma insiste per fare l'esame per primo uno vestito da Carabiniere perché deve tornare in caserma. Mai visto a lezione. Prima domanda semplicissima e fa scena muta. Io sono lì davanti e non riesco a fare a meno di fare una smorfia dicendo "ma come". La professoressa gli dice "vada, torni la prossima volta. Magari vestito normale che la divisa non serve".

Quando avevo 18 anni dopo la maturità in Inghilterra vedevo i 18enni ubriacarsi al mare e i 15enni uscire di corsa da scuola in divisa e buttare cravatte e camicie.

Ecco perché mai e poi mai firmerò un qualsiasi codice di "vestito uniforme" per mia figlia a scuola. La scuola pensi a INSEGNARE a mia figlia, che al suo vestito ci penso io. A meno che vada in mutande va bene. LA SOSTANZA non è il (cappero di) vestito o capigliatura, ma l'atteggiamento e soprattutto (PORCA MISERIACCIA) il PROFITTO.

Qui invece guardiamo all'estetica.

(e i professori non vengono mai valutati)

L'italia é finita