24.9.18

Il lavoro, lo sport e i polli


Nello sport ci si allena da bestie e poi in gara si vanno a ritirare le medaglie. Per questo lo adoro, lo sport. Perdo quasi sempre, anzi sempre, ma gioco.

Nel lavoro il concetto di prepararsi, di non chiedere se non quando sei davvero in grado, di farsi il mazzo, di chiedere il giusto (e non chiedere a caso) e farlo solo quando ti manca il 5%... è spesso sconosciuto.

In ambito show biz e "comunicazione", il mio lavoro, praticamente si chiede soltanto per ottenere la coppa del mondo

L'idea di partire dalla serie B (campionato professionistico) e poi giocarsela in 4 anni partendo dai preliminari di Champions è minoritaria

Però è l'unica che ha una (benché minima) possibilità di successo. VINCE SOLO UNO. Gli altri almeno che giochino bene, non "CON IL CUORE" che frega un C. a nessuno se ci metti il "CUORE" --- che giochino a buon livello, seguendo le regole e senza far ridere i polli.

Il rumore e il silenzio

Il rumore delle inutili parole si perde nel silenzio assordante del tuo incidere sicuro (Alessandro Tonet)






20.9.18

Perché corro

Una volta, andando verso la cima della Maddelena sopra Brescia, a 15 minuti di corsa dalla civiltà, sul sentiero c'erano posati due falchi. Non li avevo mica visti. Si sono alzati in volo, uno a destra e uno a sinistra, non troppo velocemente, dopo aver visto l'uomo in arrivo. Un falco a terra è strano da vedere, due poi, in un posto non di alta montagna, ma vicinissimo alla città. Mi sono fermato un attimo sentendomi molto fortunato. E ogni tanto ci ripenso. Io da solo sul sentiero a boccheggiare sereno e loro in alto, a veleggiare…oppure, chissà perché, a farsi vedere da vicino.

vivere non è facile



19.9.18

anticorpi social

I social danno spazio alle nostre debolezze. Una delle principali oggi, nel 2018, è essere popolari. Oggi essere cool e popolare sembra più importante di sapere fare un lavoro oppure vincere una corsa oppure scopare bene oppure suonare il piano bene etc

Pur di sentici popolari (esserlo davvero è un'altra cosa e spesso è un problema, anzi è un vero lavoro) compriamo follower, scriviamo amenità, ci fotografiamo mezzi nudi, scriviamo cose provocatorie. I social sono divertenti, come una canna o un gin tonic...

Ma tipo mezz'ora al giorno.

Sennò diventano un problema grossissimo, così grande che manco lo capiamo, perché ci siamo dentro fino al collo quasi tutti.

Ho sempre considerato ininfluente il pensiero della maggioranza, ma in questo problema social ci sono anche io, notoriamente orso e "originale"... figurati la maggioranza

Dobbiamo crearci gli anticorpi

8.9.18

Chi mai avrebbe pensato che un ragazzo come me (con una mano sola) sarebbe diventato un giocatore professionista di football? Io. (Nike comunica alla massima potenza)

Chi mai avrebbe pensato che un ragazzo come me (con una mano sola) sarebbe diventato un giocatore professionista di football? Io. (Nike comunica alla massima potenza)

7.9.18

per quel che vale

Vita d'artista, come l'ho vista ho detto questa è la mia
Ma cosa resta? Tutto inventato e regalato a chi, mah

4.9.18

Le famose poste del successo

QUando hai successo la gente continua a fottersene di te. Vede del tuo successo SOLO i soldi, il sesso, i privilegi. Ti invida. Non sa cosa siano le responsabilità, la fatica, le rinunce, le notti in bianco, il coraggio di rischiare quando da una parte c'erano tutti e dall'altra parte c'era il quasi sicuro insuccesso. Ma tu, solo tu, mentre tutti ti dicevano POSTE hai detto FANCULO ALLE POSTE io ci provo.





2.9.18

LO SPORT DI CHI VINCE E DI CHI PERDE... e la natura che ti fa vincere sempre



Oggi per la prima volta non sono riuscito a concludere una gara di trail perché fuori tempo massimo - qualche scusa ce l'ho (ma poche, non ero ben allenato e gara durissima con pioggia) - Maga Sky Marathon Val Serina BG - la mia amica (solo di Facebook & Instagram) Francesca Canepa (che trova il tempo di rispondere spesso anche ai coglionazzi come me) ha 46 anni come ma oggi ha vinto LA GARA l'Ultra Trail du Mont Blanc, una gara di 170 km con un dislivello che non riesco neanche a pensare. Lo sport dà e lo sport dà anche quando perdi anzi quando manco perdi. Quando trovi il tuo limite. Io ho dato tutto lei pure, lei ha vinto, io no e manco ci sono arrivato vicino. Ma col cazzo che mollo. Lo sport anche quello 'tosto' NON è MAI sofferenza come dice qualche demente. E' fatica, una grandissima fatica. La sofferenza va lasciata ai malati. Ed è sempre una lezione per la tua vita. Quando trovi il tuo limite e capisci cosa sbagli e non accampi scuse... qualcosa impari. Magari non è una cosa così allegra, ma impari. Francesca come me a stancarsi si diverte. 


Siamo strani? Siete strani pure voi, che andate ogni domenica al centro commerciale o seguite tutti (tutti) i famous sui social. Grazie Lucilla De Cinque che mi sopporti, io a volte non mi sopporto e corro (male ma tanto) nella natura pure per questo, per rasserenarmi. Tra qualche anno si capirà che correre o camminare o pescare o cacciare (nel modo giusto, ovviamente, non a cazzo) o fare foto agli animali nella natura o andare in bici... è una cura come prendere le pastiglie per qualcosa. Solo che fa bene, e, UDITE UDITE è GRATIS!!! 


PS segui Francesca Canepa anche se non te ne fotte nulla del trail / è una motivatrice fantastica perché scrive benissimo e non fa teorie - Racconta come fa a mettersi in testa di fare le cose grandiose che fa.