17.6.15

Di chi è il mondo? Una risposta chiara (e senz'altro geniale)

Il mondo è di chi crede che sia completamente cretino non fare non fare certe cose perché i più non le fanno. Star dietro ai più è sempre una perdita di tempo colossale. E' uno sbaglio. Ti attanagliano sempre con la loro mediocrità ed è finita, quel briciolo di genio che avevi (nel mio caso sempre poco) finisce e diventi un PECORONE.

Semo tutti nobbili - ECCO LO STEMMA DELLA TUA FAMIGLIA



Abbiamo rintracciato lo stemma della Tua Casata

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Studio Araldico Genealogico GUELFI CAMAIANI
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Gentile amico,

         Ti scrivo in qualità di Direttore dello Studio Araldico Genealogico Guelfi Camaiani di Firenze per informarti che nei nostri archivi conserviamo lo stemma anticamente appartenuto ai Tuoi avi.

In oltre 100 anni di attività nel campo dell'araldica e della genealogia la famiglia Guelfi Camaiani ha raccolto oltre 10.500.000 schede su cognomi italiani tra cui figura anche il Tuo.

Approfitta di questa occasione e se sei interessato Ti farò immediatamente sapere quello che in via preliminare risulta nel mio archivio sul Tuo cognome.


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STUDIO ARALDICO GENEALOGICO GUELFI CAMAIANI
Dir. Generale: via stoppani 58 50131 Firenze | tel 055 5520627 - 338 8373349
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15.6.15

l'idea di notizia per i giornalisti italiani è: amplificare il pensiero del potente di turno, anticipare le parole del papa (compliments)

Quel che amo dei giornalisti italiani è il loro concetto di notizia. Tipo, se la Francia non fa entrare i richiedenti asilo perché la legge glielo permette legalmente (il trattato di libera circolazione vale per gli Europei non per gli altri), danno spazio a Renzie che dice "prenderemo provvedimenti". Bravo, ma intanto la legge dice che ce li dobbiamo tenere noi e l'avete votata voi, politici italiani, Maroni compreso (che oggi blatera tanto). La notizia è: quasi tutti quelli che arrivano in Italia ci scappano di mano: anzi la loro fuga viene facilitata. Il concetto di notizia dei giornalisti è ANTICIPARE la pubblicazione dell'enciclica del papa. Bella roba: io che sono ateo e me ne frego da quasi 30 anni di quel che dice il bell'uomo a Roma di bianco vestito, avrei pudore a pubblicar prima le sue parole (o parolucce). Compliments

10.6.15

Umberto Eco e la prevalenza degli imbecilli sui social

Umberto Eco ha detto cose sui media che noi normali non saremmo mai riusciti ad immaginare. Ha detto che la bici non è sparita dopo l'invenzione del jet, ha detto che il successo di Mike Bongiorno dipendeva dal fatto che tutti ci sentivamo meno scemi di lui (un pensiero cattivo? Un pensiero corretto, nei fatti). Adesso dice la sua sui social network in un articolo su Lastampa (http://www.lastampa.it/2015/06/10/cultura/eco-con-i-parola-a-legioni-di-imbecilli-XJrvezBN4XOoyo0h98EfiJ/pagina.html)

«I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l'invasione degli imbecilli».

«C'è un ritorno al cartaceo. Aziende degli Usa che hanno vissuto e trionfato su internet hanno comprato giornali. Questo mi dice che c'è un avvenire, il giornale non scomparirà almeno per gli anni che mi è consentito di vivere. A maggior ragione nell'era di internet in cui imperversa la sindrome del complotto e proliferano bufale».

A mio parere (io non sono nessuno, ho solo passato diverse ore di fronte al suo ufficio all'Università quando ci studiavo), l'invasione degli imbecilli è palese ma poco sottolineata. Ci voleva eco per darle la giusta visibilità. Sui social tutti quanti spesso o quasi sempre siamo imbecilli. Il danneggiamento della collettività invece è tutto da dimostrare, così come il "ritorno al cartaceo". C'è un costante calo nella diffusione dei quotidiani, perché la carta è, quasi sempre, meno versatile del digitale, ma l'importanza delle testate non sta calando. Sono un'isola di credibilità e di oggettività (spesso presunta). Le testate dovranno fare meno ma meglio per restare credibili.

5.6.15

apprezzamenti

Qualsiasi cosa farai, non verrà apprezzata mai (proverbio abruzzese)

Pazzia by Jimi

La pazzia è come il paradiso. Quando arrivi al punto in cui non te ne frega più niente di quello che gli altri possono dire... sei vicino al cielo. (J. Hendrix)