27.4.20

IL PEGGIOR GOVERNO DELLA STORIA REPUBBLICANA


IL PEGGIOR GOVERNO DELLA STORIA REPUBBLICANA

Conte governa pensando SOLO al consenso. Quel che fa ha un filo logico perché accontenta quella 'maggioranza' che potrebbe votarlo in futuro.

E non lo fa manco apposta. E' convinto di fare così il bene di tutti. E' esattamente come Salvini, solo più "intelligente".

Prendiamo l'esempio delle chiese, dove il distanziamento sociale potrebbe benissimo essere mantenuto, molto più che al supermercato.

Non dà l'OK alle messe con distanziamento perché gli italiani che vanno a messa sono circa il 20%, pochi, come quelli che vanno a ballare, come quelli che hanno un'attività in proprio.

Si parla tanto di spiagge e calcio, perché? Perché riguardano la maggioranza. Le spiagge riapriranno con una formula qualsiasi, anche perché sennò partono le cause dei bagnini allo stato (pagano sia pur poco il demanio), il calcio riaprirà a porte chiuse come oppio dei popoli attuale (la religione non c'entra più con le masse qui).

Andiamo avanti. La scuola. I bambini e i ragazzi non votano. Le famiglie con tanti figli sono pochissime siamo tra i paesi più vecchi al mondo, per cui... molto meglio tutelare gli insegnanti, che sono tanti... e infatti TAC concorso per loro.
Gli insegnanti votano.

Non ci saranno aiuti per chi sta davvero male perché non ricade nella maggioranza di potenziali votanti. Lo status quo prevarrà.

(...)

La pandemia entro qualche mese passerà e forse Conte riuscirà pure a farsi eleggere.

L'Italia sopravviverà, perché siamo sopravvissuti a tutto, ma siamo di fronte a uno che scappa come Badoglio di fronte alle responsabilità.

E per molti sembra pure uno statista.

Il peggior governo della storia repubblicana.

23.4.20

Il sapere

Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione (Michel Foucault)

22.4.20

corde e azioni

Ogni azione della tua vita tocca qualche corda che vibra in eterno.
(Edwin Hubbel Chapin)

15.4.20

libertà e ignoranza


Abbiamo la libertà di ignorare ciò che non ci interessa. Lamentarsi se interessa ad altri non è inutile. E' cretino.

9.4.20

Riguardo alla manovra economica del governo (solo prestiti)

Riguardo alla manovra economica del governo (solo prestiti),

era difficile aspettarsi qualcosa di diverso, visto che i soldi sono pochissimi e servono per pagare reddito di cittadinanza, quota 100, pensioni (ogni anno quelli dell'INPS non bastano), 100% degli stipendi agli statali anche quando non lavorano o lavorano al 50% e oggi pure sostegni alle p. IVA e cassa integrazione in deroga (quella NON in deroga sarebbe a carico delle aziende), etc.

La speranza è che BCE ed Europa facciano davvero ciò che devono per i paesi come l'Italia. I modi sono tanti. Sicuramente solo i prestiti non basteranno.

Quello che a mio sommesso parere da parte di Conte è mancato, è la sobrietà nel dirlo: SIAMO NELLA M. PIU' TOTALE. DOBBIAMO FARE SACRIFICI. DOBBIAMO STRINGERCI GLI UNI CON GLI ALTRI PER RIPARTIRE PRIMA DI TUTTO FACENDO TUTTI SACRIFICI MOLTO PESANTI, NON SOLO RESTANDO A CASA. SARA' LUNGHISSIMA.

L'ha detto? No.

UN BAZOOKA. Ma dove?

Io mi indebiterei volentieri se avessi prospettive lavorative. Quelle dovrebbe creare il governo o provarci: PROSPETTIVE. Non soldi tramite le BANCHE. Ancora. Tramite le banche.

Ribadisco che già oggi si potrebbe cercare di spendere meno nell'ordinario tagliando per un po' e magari non di molti stipendi di statali (ad oggi sotto occupati in molti) e pensioni (sopra una certa cifra) e mille altre cose e pure DIFFERENZIANDO i settori.

Perché prestiti per tutti? MENO SOLDI MA SOLO PER I SETTORI PIU' COLPITI.

Non verrà fatto perché la politica in Italia pensa soprattutto al grosso dell'elettorato (pensionati, statali, poveri, etc).


Per ripartire ci vuole strategia e mi sembra non ci sia.



8.4.20

DA DOVE PRENDERE I SOLDI PER FAR RIPARTIRE L'ITALIA (I PRESTITI NON POSSONO BASTARE)


DA DOVE PRENDERE I SOLDI PER FAR RIPARTIRE L'ITALIA (I PRESTITI NON POSSONO BASTARE)

Ecco cosa farei io al posto di Conte ed ecco perché sono sempre in minoranza.

Partiamo con la scuola

Giusto sospendere la didattica online delle scuole che fanno scuola online per le vacanze di pasqua - sacrosanto

gli altri insegnanti che usano solo il registro elettronico (su cui caricano solo dei compiti e correzioni, ma non correggono i compiti degli alunni e non preparano video lezioni etc), ovviamente, dovrebbero avere un NOTEVOLE decremento dello stipendio, visto che lavorano un numero di ore infinitamente inferiore rispetto al consueto.

La stessa cosa dovrebbe capitare per la stragrande maggioranza dei dipendenti statali che fanno work from home.

Le aziende private possono fare da sé e mettere in cassa integrazione (che, come è noto, non dà certo il 100% dello stipendio), ma lo stato, come sempre non difende il cittadino.

Difende il sistema e chi ne beneficia, non ultimi gli statali.

Poi, ovviamente siccome siamo in difficoltà, TUTTI dobbiamo contribuire, per primi (ripeto; per primi) devono contribuire coloro che hanno la fortuna incredibile di poter avere un lavoro sicuro, ovvero chi lavora per lo stato.

ECCO COSA FAREI POI RISPARMIARE SOLDI PER FAR RIPARTIRE L'ECONOMIA (senza fare solo prestiti, ma dando ANCHE TANTI soldi a fondo perduto)

Stipendi statali 10% - 20% in meno (a seconda del guadagno e del minore impegno in lavoro da casa ), anche per coloro che lavorano al 100% - sono tempi duri

Pensioni: almeno il 10% in meno per quasi tutti (tranne minimi), da subito, fino al 30% in meno per i privilegiati come Napolitano (ex politico)

Stipendi dirigenti statali - 20% almeno - 50% per chi guadangna di più

Stipendi politici: 50% in meno (sopra una certa cifra)

Tutti gli statali ad oggi a casa in realtà, dopo la riduzione dello stipendio, se inoccupati o sotto occupati, vengono destinati a lavori utili (come ha fatto la Svezia con hostess e steward della compagnia aerea di bandiera diventati assistenti in ospedale)

SONO IN MINORANZA LO SO
ma questo è da sempre il mio pensiero:
meno stato meno problemi

Seguirà un altro post destinato alle riforme per rifondare l'Italia /

tanto non lo leggerà quasi nessuno ma lo scriverò lo stesso

ABOLENDO da subito le regioni, totalmente inefficaci in questa emergenza e fonte di ruberie / inefficienza rispetto allo stato centrale (che forse è meno inefficiente di protezione civile, comuni, sanità regionale)

4.4.20

COSA CI PIACE FARE IN QUESTO MOMENTO: LAMENTARCI; ESPRIMERCI; INTRATTENERCI STIAMO PIANGENDO ABBASTANZA? CI STIAMO DISPERANDO ABBASTANZA?


(se puoi leggi fino in fondo se vuoi capire quello che scrivo)

Sembra ormai ovvio che non ci interessi davvero capire qualcosa di questo virus di melma che ci sta rovinando la vita. 

Capire qualcosa significa mettersi fermi davanti a quella cosa e dirsi: cazz... non so cosa sia questa cosa. Devo chiedere, devo informarmi. Devo innanzitutto dirmi che una certa cosa non so manco cosa sia. 

Quello che vogliamo invece fare, in ordine sparso, è:

lamentarci di chi corre (di solito legalmente)
lamentarci di chi va in giro con i bimbi 
lamentarci dei politici, tutti quanti un po' a caso e comunque
lamentarci del sito dell'INPS

Vogliamo poi esprimerci, vogliamo far sapere come stiamo, cosa pensiamo al nostro pubblico sui social, "pubblico" che ovviamente vuol fare la stessa cosa e non ascoltare / capire

Per cui vai con le dirette di qua e di là (ascoltate da pochissimi)

Lamentarsi fa passare la giornata

Attutisce il pensiero

I media, di cui mi vergognerò per sempre la figura pessima che hanno fatto e stanno facendo, in fondo assecondano le nostre più recondite paure e quelli locali fanno incassi incredibili con i necrologi con foto. 

Stupidamente avrei pensato da parte degli editori a una sorta di "necrologio standard" gratuito per tutti. Ma invece no. Gli editori lucrano. E' il loro lavoro. Berlusconi mi nasce editore (e prima costruttore).

Il video di Cairo che azzanna la preda (il cliente che oggi vende) motivando la sua forza vendita è terribile e splendido. Wall Street, il film con Micheal Douglas, in confronto è un cartone animato.

Non ci informiamo sui media (non vogliamo capire). I media ci sparano numeri a caso, più terrorizzanti sono meglio è, perché è quello che vogliamo sentire.

In tutto questo, sui social, che sono oggi la nostra vita sociale quasi del tutto, c'è poca disperazione.

Quella disperazione che ti lascia senza parole e solo parolacce e solo lacrime.

Quando si piange, almeno è quel che capita a me, si piange soprattutto per se stessi.

Lo stiamo facendo?

Ci stiamo davvero disperando? 

Essere disperati, così come essere felici, ad una certa età, richiede una certa dose di coraggio.

A me sembra che ci manchi pure quella.