27.9.21

Tiromancino

Dopo il mio sfogo su Carmen Consoli che proprio non amo
(e che invece avrei potuto amare se si fosse impegnata un po' di più a cambiare e rivoluzionare il suo stile che in qualche modo potrei amare, anzi avrei potuto amare)
Eccone un altro su Federico Zampaglione Tiromancino
Il suo ultimo singolo, ovviamente proposto da Deejay, la radio di noi vecchi 40 - 50 enni al mattino, ha il solito giro di accordi maggiori e un testo scritto in mezz'ora con frasi tipo "ritornare a respirare e non lasciarci mai"
"massimo" risultato con il minimo sforzo
Fa il regista, fa l'alternativo, fa mille cose e musicalmente più o meno sempre delude e avrebbe potuto fare tantissimo
Almeno per me
La Descrizione di un attimo e altri 5 - 6 pezzi lo dimostrano - e quelli non li ha scritti in mezz'ora - e se invece li ha scritti in mezz'ora, da vecchi i pezzi NON si scrivono in mezz'ora o almeno di solito no - se succede non si sente
E invece


24.9.21

Simenon, Maigret, La mano

Sto leggendo "La mano" e sono arrivato a circa 3/4 del libro. Molto diverso dai Maigret, anche dai più cupi, è un romanzo senz'altro scritto splendidamente e senz'altro è stato scritto con fatica, a differenza di molti Maigret. Questa fatica, pur nel mestiere dello scrittore, che in Simenon è sempre soprattutto maestria, si sente. La leggerezza di quasi tutti i Maigret manca del tutto. Si annaspa, come sembra fare il protagonista, come sembra fare lo scrittore e non è una sensazione piacevole... non che tutti i libri debbano essere piacevoli. Ho appena finito "Ubik" di Philip K Dick, una botta assoluta ma alla fine vario e pieno di vita, sia pure stramba. Mentre "La mano" lo definirei per un romanzo potente ma monocorde. E' un romanzo potente e flebile allo stesso tempo. Chiaramente è una scelta, che lo scrittore geniale riesce a portare a casa con bell'8. Ma il 10 è lontanissimo ed è il voto che darei a molti Maigret. Se c'è una cosa che i Maigret NON sono è monocordi e paradossali. La vita vera passa quasi sempre tra un delitto e l'altro, tra un'ossessione (spesso magnifica) dello scrittore. Mi viene in mente Petrarca, che non sbaglio, che oggi ricordiamo per le poesie in volgare, mentre lui era convinto che sarebbe stato ricordato per certi poemi in latino oggi dimenticato. Ma forse mi sbaglio.

23.9.21

lo stato italiano? Non esiste più, per via dei dettagli

Mentre ci dividiamo come una manica di c******* tra destra e sinistra, tra vaX e nOVax, ecco cosa fa lo splendido stato ITAGLIANO:

NON riesce a decidere cosa devono fare i presidi se un ragazzino è positivo sulla quarantena e così ogni preside fa di testa sua

  1. fa la quarantena solo il suo "compagno di banco"? ci dicono gli splendidi e attenti giornalisti di radio24, quando i compagni di banco da DUE ANNI non ci sono più, TUTTI BANCHI SINGOLI.
  2. fanno la quarantena solo i ragazzini più vicini?
  3. tutta la classe?
  4. tutto il piano?
NON SI SA e ogni preside fa come vuole.

CI RENDIAMO CONTO?

LO STATO come sempre non decide sui dettagli e l'Italia è nei fatti NEL CAOS anche se ci sono leggi su ogni CAZZATA tranne che sull'essenziale


TIPO

Conte o un altro politico fa ASSEMBRARE MIGLIAIA di persone in una piazza e se ne va libero e bello? NO.

Gli viene fatta una multa esemplare, come capita agli umani.

5.9.21

idee vittoria e sconfitta


Sono così abituato a perdere e a stare dalla parte sbagliata, che il risultato mi sembra un errore. Ed è un male. Mica è detto di perdere sempre e invece mi sembra così.

Il bene è invece schierarsi sempre dalla parte di ciò che si pensa, sempre. Pur sapendo che le conseguenze saranno inesorabili. Le proprie idee si pagano, ma non averne e restare ricchi d'altro è peggio. Per me.

cadere


Chi cammina talvolta cadesolo chi sta seduto non cade mai

3.9.21

Non l'unica cosa, ma quasi

Occorre sbarazzarsi del cattivo gusto di voler andare d'accordo con tutti.
Le cose grandi ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze ai sottili.
Le rarità ai rari (Friedrich Nietzsche)

Normalmente incazzato

Per me essere incazzato è la normalità e un momento ogni mille sono felice per caso. Provare a non essere moralmente incazzato è invece prima di tutto una faticosa scelta e ogni scelta richiede coraggio, e soprattutto (parlo per me) il coraggio di non essere pigro e rassegnato. 

1.9.21

Fallimenti (musicali)

A 16 anni ero scemo, più scemo di quasi tutti. L'idea platonica dello scemo. Al campionato mondiale degli scemi sarei arrivato secondo., troppo scemo per vincere.
A 19 anni avevo le idee molto chiare sul futuro, unico nella mia classe. Scrissi il tema della maturità in VERDE. Appena trovate un altro con tante palle e idiozia addosso fatemi sapere. (il tema andò abbastanza male, per uno che vive di parole messe in fila, mica male male male dico. Un 7? Boh).
Volevo fare il DAMS Musica e l'ho finito in 4 anni e mezzo perché per 6 mesi aiutai mio padre sul lavoro, mentre facevo anche l'istruttore di nuoto e il pianbobar. Ma come facevo? Boh.
A 22 - 30 ero convinto di spaccare il mondo in qualche modo e concentratissimo soprattutto sul farmi il culo per arrivare da qualche parte nello show biz. Se vedevo 100 euro per strada non li raccoglievo convinto che ne avrei guadagnati 1000 l'ora entro breve. Bel coglione.
A 40 ho capito di aver fallito più o meno su tutta la linea, oppure no, visto che ho lavorato con tanti grandi artisti e gente che mi ha insegnato molto e vissuto soprattutto di musica e arte (e quindi d'amore? Boh). Oggi ascolto tutti i generi musicali con un goduria assoluta. Più di quando avevo vent'anni. Perché ho 30 anni di musica in più nelle orecchie.
Come si può aver fallito tutto ed aver lavorato con Carlo Maria Giulini, Saturnino, Battiato, De Gregori, Chailly, Gigi D'Agostino, Luciano Berio (...)? Ho fallito. Ma con un bel sound.
Ovviamente a 40 anni ho cominciato a correre davvero. Tanto. A 49 anni ho completato una cento miglia di montagna, una roba da pazzi. O no? 100 miglia sono 170 km - 100 Miglia Monviso
A 49 anni vivo il momento e/o scrivo. E continuo a farmi il mazzo, spero con obiettivi un po' più precisi, ma per oggi non per domani. Oggi.
Oggi. O domani?