18.9.19

LA DIVISA E L'IMPORTANZA DI ESSERE "TUTTI UGUALI" e A SCUOLA (secondo me)

LA DIVISA E L'IMPORTANZA DI ESSERE "TUTTI UGUALI" e A SCUOLA (secondo me)

Scrissi il tema della maturità in verde, perché non sono geniale, ma unico si. Allora, diciamocelo, pensavo ancora di esserlo, geniale. Ma volevo essere comunque fin da subito particolare, simpatico, diverso. Nessuno mi disse niente presi un onesto 48.

All'Università uno degli esami che feci più volentieri fu Antroplogia della Musica. Un sacco di libri pesanti. Non ricordo il nome della professoressa, una tosta, conosciuta nel mondo, giusta ma severa. Il giorno dell'esame sono il secondo, anzi sarei il primo, ma insiste per fare l'esame per primo uno vestito da Carabiniere perché deve tornare in caserma. Mai visto a lezione. Prima domanda semplicissima e fa scena muta. Io sono lì davanti e non riesco a fare a meno di fare una smorfia dicendo "ma come". La professoressa gli dice "vada, torni la prossima volta. Magari vestito normale che la divisa non serve".

Quando avevo 18 anni dopo la maturità in Inghilterra vedevo i 18enni ubriacarsi al mare e i 15enni uscire di corsa da scuola in divisa e buttare cravatte e camicie.

Ecco perché mai e poi mai firmerò un qualsiasi codice di "vestito uniforme" per mia figlia a scuola. La scuola pensi a INSEGNARE a mia figlia, che al suo vestito ci penso io. A meno che vada in mutande va bene. LA SOSTANZA non è il (cappero di) vestito o capigliatura, ma l'atteggiamento e soprattutto (PORCA MISERIACCIA) il PROFITTO.

Qui invece guardiamo all'estetica.

(e i professori non vengono mai valutati)

L'italia é finita