16.3.21

Panico in Europa

Panico in Europa

Ho sempre votato Più Europa perché credevo nell'Europa.
Vedo che anche oggi, in emergenza, la burocrazia europea DUPLICA quella italiana statale, che a sua volta viene triplicata da quella delle regioni.
La reazione ai (solo ipotetici) problemi con uno dei vaccini Covid-19 è una sola: il panico.
L'unico paese, fuori dalla UE che ha vaccinato tanto e bene ha ridotto i morti in modo totale... e guarda caso è l'unico paese che per tanti motivi, non solo geografici, ha evitato che fossimo tutti nazisti, per sempre.
Ho sempre adorato Churchill, celebrato recentemente da tanti film, io però lo adoro da sempre.
Quando va tutto male e sei nella melma fino alla gola è inutile che strepiti. Il pochissimo che ti resta deve andare nell'unica direzione possibile. Contro il nemico.
Ho tantissimi difetti e capisco chi si lascia andare al panico. Ma non vado nel panico. Quasi mai.
Ma ritengo sia l'unica reazione idiota a ogni cosa, tragedie comprese.
La paura e la pre - occupazione non sono panico. Piangere e disperarsi per un attimo è giusto, è logico, va bene.
Il panico va bene solo per un attimo sotto bombe e terremoti. Per il resto va lasciato ai polli e alle pecore.
Qui siamo ancora impanicati.
Dopo qualche giorno di stop, totalmente inutile, senza alcun controllo che non sia solo burocratico (europeo, nazionale, regionale, provinciale, comunicale, della circoscrizione, del palazzo, del condominio, della scala A B C D), si ricomincerà a fare i vaccini AstraZeneca e con tutti gli altri vaccini.
Con più morti.
Tanti i morti non parlano, almeno loro non sono più nel panico.
Spero ci guardino con benevolenza.
Non ce la meritiamo.
Non ne usciremo bene, se ne usciremo.
Anzi, non credo ne usciremo proprio come collettivo.
Siamo divisi, ognuno con i suoi problemi, ognuno contro l'altro "uniti".