Un blog dedicato ai fatti di Lorenzo Tiezzi, un blog quindi senz'altro interessantissimo Se invece stai cercando i comunicati stampa di Lorenzo Tiezzi, li trovi su www.lorenzotiezzicomunicazione.blogspot.com Il sito dell'agenzia è invece www.lorenzotiezzi.it Qui, insomma, trovi solo pensieri... Poca roba.
26.7.06
Domani
Domani intervisto Giovanni Allevi. Domani mi sentirò meglio. Domani vado a lezione d'inglese. Domani
21.7.06
Bolgia 16/09/2006: Menage a Trois. Saturnino, Coccoluto, Deelay
Bolgia 16/09/2006: Menage a Trois. Saturnino, Coccoluto, Deelay
Crediamo in quello che stiamo suonando. E basta. Tutti si rendono conto che è cosi. E seguando il ritmo se ne andranno a casa, avendo sentito la Bolgia Experience. Arrendetevi, siamo pazzi.
www.bolgia.it
Crediamo in quello che stiamo suonando. E basta. Tutti si rendono conto che è cosi. E seguando il ritmo se ne andranno a casa, avendo sentito la Bolgia Experience. Arrendetevi, siamo pazzi.
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Vacanze Estive
Mi piace moltissimo l'idea che questo blog sia praticamente perso nella rete e che quello che scrivo non lo legga quasi nessuno. E' una specie di diario in un cassetto lasciato aperto che non troverà mai nessuno. Oppure il portabagagli della mia macchina, che è rotto da secoli. Ma a chi viene in mente di aprire il bagagliaio di una Renault 25 vecchia di 15 anni? A Nessuno.
Durante queste vacanze estive mi mancherà molto il pc, ossia la possibilità di scrivere quello che mi pare. Non che normalmente la sfrutti. Però so che si può fare, e rimando. Non avere la possibilità di farlo per 20 giorni mi dà fastidio. Dovrei prendermi un palmarino per scrivere in spiaggia. Ma costano un casino. E la penna. La penna è praticamente inutile, per me.
Stanchezza e voglia di ricominciare a ritmi diversi. Non pensare solo al lavoro ai soldi, cose a cui non darei tutta questa importanza. Se avessi un po' di soldi e un lavoro un po' più tranquillo.
Durante queste vacanze estive mi mancherà molto il pc, ossia la possibilità di scrivere quello che mi pare. Non che normalmente la sfrutti. Però so che si può fare, e rimando. Non avere la possibilità di farlo per 20 giorni mi dà fastidio. Dovrei prendermi un palmarino per scrivere in spiaggia. Ma costano un casino. E la penna. La penna è praticamente inutile, per me.
Stanchezza e voglia di ricominciare a ritmi diversi. Non pensare solo al lavoro ai soldi, cose a cui non darei tutta questa importanza. Se avessi un po' di soldi e un lavoro un po' più tranquillo.
13.7.06
Zidane e il codice di Hammurabi
Non mi sembrava di essere chissà quale genio, alle medie o alle superiori... E probabilmente non lo ero. RIcordo bene però il codice di Hammurabi, quello del dente per dente, ossia le prime regole della storia, più concrete e ancora più antiche dei 'buoni' comandamenti cristiani.
Zidane arriva ancora prima di quelli. E non si pente. Ossia se uno dice a Zidane: la maglia tirala a quella BIP di tua sorella, lui fa bene a tirarti una testata.
E non si scusa
E tutti i politici francesi non dicono quanto sia stupido un simile ragionamento, che va al di là del bene e del male.
Certo che è stato provocato, certo che è un gesto 'comprensibile', ma solo dopo le scuse. Zidane invece non si scusa.
E i politici francesi, pur di non inimicarsi il popolo (che in questo caso è bue) non dicono l'ovvio, che Zidane è un cretino.
E fanno la figura degli juventini Mastella e Fassino, che dicono che la Juve in c è impensabile. Per voi, è impensabile.
Il calcio è un'arena che fa tornare l'uomo ai suoi istinti primordiali, prima ancora della società.
E fa capire che siamo sempre, almeno un po', animali.
Zidane arriva ancora prima di quelli. E non si pente. Ossia se uno dice a Zidane: la maglia tirala a quella BIP di tua sorella, lui fa bene a tirarti una testata.
E non si scusa
E tutti i politici francesi non dicono quanto sia stupido un simile ragionamento, che va al di là del bene e del male.
Certo che è stato provocato, certo che è un gesto 'comprensibile', ma solo dopo le scuse. Zidane invece non si scusa.
E i politici francesi, pur di non inimicarsi il popolo (che in questo caso è bue) non dicono l'ovvio, che Zidane è un cretino.
E fanno la figura degli juventini Mastella e Fassino, che dicono che la Juve in c è impensabile. Per voi, è impensabile.
Il calcio è un'arena che fa tornare l'uomo ai suoi istinti primordiali, prima ancora della società.
E fa capire che siamo sempre, almeno un po', animali.
11.7.06
Azzurri al Circo Massimo, unica tv verità...
Mi è piaciuto Veltroni, che dopo aver fatto costruire il palco per la nazionale con scritto Roma ringrazia gli Azzurri (e non l'Italia), su quel palco non si è mica fatto vedere, sarebbe stato troppo.
Mi sono piaciuti Materazzi e Cannavaro, che hanno fatto un vero reality show, urlando come matti e come Ultras davanti alle telecamere, ossia facendo qualcosa che in tv non si fa. Mi è piaciuto Verdone, che cercava di far festa e casino, mentre il solito Tiberio Timperi continuava a fare il conduttore tv, e invece la tv era solo spettatrice e non protagonista.
Mi piaciuto, incredibile ma vero, Prodi, che ha preso in mano la coppa come un pirla qualsiasi, non come il pirla che comanda tutti noi italiani. L'emozione gli si leggeva nella voce quando ha parlato nel cortile di Palazzo Chigi.
E ovviamente quello che mi è piaciuto più di tutti è stato Lippi. Quando ero in curva della Fiorentina e lui allenava la Juve, mai e poi mai ho cantato "Marcello Lippi la m.... di to' ma", come tutti facevano. Mi sempre piaciuto, uno che ai suoi dice di non mollare mai, ma sul campo, poi non se la tira più di tanto. Il calcio non è una battaglia. Noi italiani siamo forti proprio perchè è un gioco e sappiamo bene che è molto più importante d'un inno (un inno che tutti sbagliano a cantare, "stringiamoci a corte", non stringiamci a coorte come si dovrebbe cantare, chissà com'è contento Emanuele FIliberto di Savoia) e d'una bandiera che non ci rappresenta.
Con la bandiera e con l'ìnno si va a combattere, ai mondiali si gioca a pallone. Ed è molto meglio.
Mi sono piaciuti Materazzi e Cannavaro, che hanno fatto un vero reality show, urlando come matti e come Ultras davanti alle telecamere, ossia facendo qualcosa che in tv non si fa. Mi è piaciuto Verdone, che cercava di far festa e casino, mentre il solito Tiberio Timperi continuava a fare il conduttore tv, e invece la tv era solo spettatrice e non protagonista.
Mi piaciuto, incredibile ma vero, Prodi, che ha preso in mano la coppa come un pirla qualsiasi, non come il pirla che comanda tutti noi italiani. L'emozione gli si leggeva nella voce quando ha parlato nel cortile di Palazzo Chigi.
E ovviamente quello che mi è piaciuto più di tutti è stato Lippi. Quando ero in curva della Fiorentina e lui allenava la Juve, mai e poi mai ho cantato "Marcello Lippi la m.... di to' ma", come tutti facevano. Mi sempre piaciuto, uno che ai suoi dice di non mollare mai, ma sul campo, poi non se la tira più di tanto. Il calcio non è una battaglia. Noi italiani siamo forti proprio perchè è un gioco e sappiamo bene che è molto più importante d'un inno (un inno che tutti sbagliano a cantare, "stringiamoci a corte", non stringiamci a coorte come si dovrebbe cantare, chissà com'è contento Emanuele FIliberto di Savoia) e d'una bandiera che non ci rappresenta.
Con la bandiera e con l'ìnno si va a combattere, ai mondiali si gioca a pallone. Ed è molto meglio.
10.7.06
Campioni del Mondo. Italiani, nordafricani, cinesi (e tutti quelli che abitano le 'nostre' strade...
Campioni del Mondo. Italiani, nordafricani, cinesi (e tutti quelli che abitano le 'nostre' strade...
I festeggiamenti della vittoria della semifinale li ho vissuti in auto, in via Padova, a Milano. Noi italiani festeggiavamo ancora poco, ossia l'accesso alla finale, facendo un gran casino, tra gli sguardi non troppo divertiti e un po' risentiti degli extracomunitari che abitano sempre quella strada.
Il dopo finale invece l'ho vissuto a Brescia: camerierei schierati fuori da un ristorante cinese con la bandiera in mano, un marocchino (o meglio, un nord africano, di dove sia chi lo sa) che offriva un tiro a tutti dal suo immenso bong... Forse era solo la nostra personalissima gioia immotivata...
Ma mi sembra di poter dire che è una vittoria anche di chi in Italia ci abita ed è italiano quanto noi, forse di più... Perchè la bandiera, per fortuna ci piace, poco. Ci piace di più festeggiare e star bene.
I festeggiamenti della vittoria della semifinale li ho vissuti in auto, in via Padova, a Milano. Noi italiani festeggiavamo ancora poco, ossia l'accesso alla finale, facendo un gran casino, tra gli sguardi non troppo divertiti e un po' risentiti degli extracomunitari che abitano sempre quella strada.
Il dopo finale invece l'ho vissuto a Brescia: camerierei schierati fuori da un ristorante cinese con la bandiera in mano, un marocchino (o meglio, un nord africano, di dove sia chi lo sa) che offriva un tiro a tutti dal suo immenso bong... Forse era solo la nostra personalissima gioia immotivata...
Ma mi sembra di poter dire che è una vittoria anche di chi in Italia ci abita ed è italiano quanto noi, forse di più... Perchè la bandiera, per fortuna ci piace, poco. Ci piace di più festeggiare e star bene.
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