11.7.06

Azzurri al Circo Massimo, unica tv verità...

Mi è piaciuto Veltroni, che dopo aver fatto costruire il palco per la nazionale con scritto Roma ringrazia gli Azzurri (e non l'Italia), su quel palco non si è mica fatto vedere, sarebbe stato troppo.

Mi sono piaciuti Materazzi e Cannavaro, che hanno fatto un vero reality show, urlando come matti e come Ultras davanti alle telecamere, ossia facendo qualcosa che in tv non si fa. Mi è piaciuto Verdone, che cercava di far festa e casino, mentre il solito Tiberio Timperi continuava a fare il conduttore tv, e invece la tv era solo spettatrice e non protagonista.

Mi piaciuto, incredibile ma vero, Prodi, che ha preso in mano la coppa come un pirla qualsiasi, non come il pirla che comanda tutti noi italiani. L'emozione gli si leggeva nella voce quando ha parlato nel cortile di Palazzo Chigi.

E ovviamente quello che mi è piaciuto più di tutti è stato Lippi. Quando ero in curva della Fiorentina e lui allenava la Juve, mai e poi mai ho cantato "Marcello Lippi la m.... di to' ma", come tutti facevano. Mi sempre piaciuto, uno che ai suoi dice di non mollare mai, ma sul campo, poi non se la tira più di tanto. Il calcio non è una battaglia. Noi italiani siamo forti proprio perchè è un gioco e sappiamo bene che è molto più importante d'un inno (un inno che tutti sbagliano a cantare, "stringiamoci a corte", non stringiamci a coorte come si dovrebbe cantare, chissà com'è contento Emanuele FIliberto di Savoia) e d'una bandiera che non ci rappresenta.

Con la bandiera e con l'ìnno si va a combattere, ai mondiali si gioca a pallone. Ed è molto meglio.