22.5.07

Telefilm e colonne sonore, storia e soldini

L'articolo "Colonna sonora Telefillm" di Maurizio Marsico, pubblicato su ePolis del 22/05/07, riassumendo, dice che l'uso della musica è ormai molto importante. E che i dimenticati Who rappresentano C.S.I. in quanto esecutori delle diverse sigle della serie. Il che è senz'altro vero, anzi si può pure dire che senza il revival di C.S.I. probabilmente non ci sarebbe stata la recente riunione del gruppo, con tanto di paroloni da parte di critici musicali nostalgici. Ma l'articolo sfiora soltanto l'essenziale, dimenticando il fattore economico e pure la storia dei telefilm. Il primo telefilm moderno, musicalmente parlando, fu Miami Vice, che addirittura lanciò in tutto il mondo canzoni come "In The Air Tonight" di Phil Collins. L'unica differenza rispetto agli anni '80 l'industria musicale, nei fatti, non esiste più. E il processo di sonorizzazione dei telefilm si è ancor più semplificato. Il compositore scrive le musiche d'ambiente, quelle che lo spettatore non nota, mentre i momenti clou (e qualche volta la sigla come nel caso di C.S.I.) vengono affidati a canzoni. Come se solo la voce umana potesse rappresentare le emozioni forti. Già con Twin Peaks di Badalamenti le cose andavano diversamente, con temi strumentali e un solo autore. Detto questo, i telefilm d'altro budget come Grey's Anatomy, Nip & Tuck o Lost hanno una selezione musicale splendida, spesso migliore di tanti film, sempre per motivi di budget. Se un regista come Spielberg può decidere di usare proprio quel brano e pagare di conseguenza, i budget dei telefilm non sono così ampi e le scelte più creative. Concludendo ancora con i redivivi Who, si può star certi che i produttori di C.S.I. non si sono svenati per poter usare i loro brani, visto che qualche anno fa Daltrey e soci erano completamente dimenticati.