11.11.08

La morte e noi

Mia mamma è morta nell'agosto 2007 dopo una aver sopportato per anni
una malattia cronica ai polmoni, un decorso senza speranza che
infatti è sfociato in una fine che ancora oggi non riesco a ricordare
bene. Col tempo i ricordi, fortunatamente, si annebbiano... Detto
questo, i medici e gli infermieri che le sono stati vicini ci hanno
aiutato molto e gli ultimi giorni in ospedale, con la loro durezza,
potevano essere molto peggiori se avessimo trovato persone senza
umanità. Credo che i medici e gli infermieri (ricordiamoci anche di
loro, che portano davvero il peso delle malattie) debbano servire a
questo, ad aiutare anche in quei momenti. Ripeto, io e la mia
famiglia siamo stati aiutati e non forzati in nessun modo.
L'accanimento terapeutico può essere terribile, quando non c'è più
speranza. Ognuno dovrebbe essere libero, e se purtroppo la persona
non può più esserlo, devono decidere i familiari. C'è sempre un'altra
terapia pronta, c'è sempre un'altra macchina da accendere... Ma chi
deve decidere se non chi ama la persona, chi sta con lei da anni?
Deve decidere lo Stato o deve decidere la Chiesa? No. Devono
decidere, caso per caso, delle persone.

Ciao, Lorenzo Tiezzi