A SE
Non so se ci sarà una seconda ondata. Non sono un medico, non sono un virologo, non sono un infettivologo e non conosco abbastanza la reale possibilità di ritorno del Covid-19.
Dobbiamo preparaci, sapendo però che tutti i morti che abbiamo avuto in Lombardia nascono dalla totale impreparazione, contagi ospedalieri, protocolli sbagliati (era impossibile averli giusti con una malattia nuova, tra l'altro copiando la Cina, che è una dittatura)
So che oggi i numeri sono in calo verticale. NON lo diciamo abbastanza.
So che (in sicurezza, che non può essere 100% di sicurezza, ma un bel po' si) dobbiamo ripartire con più decisione.
La paura, nella decadente società occidentale ha sempre mille ragioni. Stiamo fin troppo bene.
Se l'economia non riprende a breve a tirare un po', arriveranno problemi che sinora troppe categorie di italiani (statali, pensionati, dipendenti, giornalisti - certo anche giornalisti: i media NON sono in crisi totale, ma lo saranno presto se non riparte la pubblicità) guardano da lontano, non sorridendo ma senza capire la loro gravità.