18.7.22

il mio (sacro) schifo per lo 'stato' italiano

Sono al 100% italiano e orgoglioso di esserlo. Pago le tasse (quasi tutte, come tutti), ho fatto il Servizio Civile, dono il sangue e rispetto leggi e regole (quasi tutte, come tutte).

Per questo rivendico il diritto dire che lo stato italiano in troppe cose non solo non mi rappresenta. Mi fa schifo. L'espressione è forte? Il mio schifo quotidiano è peggiore, posso garantirlo.

Come possiamo tradurre commercialista e notaio in inglese o in tedesco o faril capire ad un americano? Non possiamo. Perché tali lavori, creati da uno 'stato' inefficiente e criminogeno (quindi criminale) sono il simbolo dell'italica inefficienza.

Come possiamo rappresentare l'assoluta e criminale inefficienza della macchina statale, che riduce al nulla i tanti che hanno voglia di lavorare e privilegia i fancazzisti?

Possiamo. Con un quotidiano disastro.

Il Covid, la tragedia Covid, che ancora qui viviamo come una emergenza (mentre non lo è più) è un altro simbolo: alcune categorie sono state AFFAMATE dallo 'stato', tanti hanno prosperato e vogliono continuare a farlo. Con la legge dalla loro parte.

E io dovrei sentirmi in colpa perhcé tutto questo mi fa schifo? Ne sono orgoglioso.

Non mi interessa coinvolgere altri in questo mio schifo, a volte però lo esprimo.

Se non mi capisce nessuno, va benissimo. L'importante è che non mi diate del demente, perché il problema Italia è dato anche da questa splendida maggoranza di persone che vivacchia o campicchia alle spalle dello stato.

NON io.

Lorenzo Tiezzi