Scrivo da un treno pieno di pendolari fermo chissà dove tra Bergamo e Milano.
L'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato parla a vuoto. Non mi ricordo il suo nome e non voglio citarlo, perché è giusto, per me, non nominarlo. E' un incompetente l'amministratore statale che fa tanto il bello con i nostri soldi e sembra parli della sua azienda, quando invece è la Nostra. E' una persona di cui non ci si può fidare quella che parla, parla e poi riparla senza rispondere alle domande dei giornalisti, che si riempie la bocca di parole come la metropolitana da città a città e poi non è capace di far fare un paio di giorni senza ritardi ridicoli tra Brescia e Milano. Uno così bisogna farlo sentire quello che è, un inetto. Le ferrovie dello stato sono allo sbando, ma lui ne parla come se parlasse della Ferrari (anch'essa comunque un po' Nostra, perché parte della Nostrissima Fiat...). Vergognati, caro ammnistratore. Vieni con noi sul treno, magari in piedi per 40 o 50 km, ogni mattina.