15.10.09

A me piacciono molto

KINGS OF CONVENIENCE 
Sold Out il concerto del 29 ottobre a Milano
ancora disponibili i biglietti per la data romana del 28 ottobre
28 ottobre 2009 – Roma – Auditorium Conciliazione
Prevendite aperte su Ticketone e Greenticket
Prezzi biglietto: 22/35 euro +d.p

29 ottobre 2009 – Milano – Conservatorio – Sold out
Prezzi biglietto: 22/35 euro +d.p


I Kings of Convenience tornano finalmente in Italia per presentare l'attesissimo nuovo album DECLARATION OF DEPENDENCE uscito per EMI il 25 settembre. 
Dopo 4 anni di attesa arriva in Italia per due imperdibili date a Roma e Milano il duo norvegese che ha incantato il mondo e raggiunto  le vette delle classifiche con i singoli Misread e I'd Rather Dance with You, estratti dal bellissimo album Riot on an Empty Street, uscito nel 2004 per Emi.

Il terzo album dei Kings Of Convenience, Declaration Of Dependence, é un disco meraviglioso per un sacco di ragioni. Per prima cosa, Eirik Bøe si trova ugualmente a suo agio nel parlare delle "idee serie" del disco così come nel ridere dei suoi momenti "bossanova intellettuali", mentre Erlend Øye é chiaramente eccitato dall'aver fatto "il disco pop più ritmico che sia mai stato fatto senza percussioni né batteria"Secondo, non c'è nessuno che faccia dischi come li fanno loro. "Quando abbiamo iniziato avevamo paura di suonare come altri artisti", dice Erlend. "Ma adesso ci sentiamo piuttosto soli".Ma la cosa che colpisce di più di questo album é quanto potentemente ricordi che fare musica non é un gioco, non é qualcosa da prendere sottogamba: questo disco é parte di un quadro molto più ampio, una relazione lunga e complicata che conosce i suoi buoni e i suoi cattivi momenti. Per essere in grado di fare una musica così apertamente emozionale bisogna essere pronti a mettere in gioco un sacco di sé, e a sviluppare l'abilità di essere brutalmente onesti circa le proprie idee. Declaration Of Dependence vede i Kings Of Convenience – una coppia di soggetti molto diversi, entrambi con un senso molto sviluppato di come fare le cose – afferrare il potere che hanno insieme. E anche più di questo, li sorprende ad ammettere quanto abbiano bisogno l'uno dell'altro per fare la musica che vogliono davvero fare. Un'onestà come questa non si verifica molto spesso nella musica pop.
 
Bello come vi aspettate, con canzoni come Second To Numb, Rule My World e 24-25 perfette come nulla che abbiano scritto finora. Declaration Of Dependence marca anche l'inizio di una nuova era per il duo. Il disco ha iniziato a prender forma nel febbraio del 2007, quando i due si sono ritagliati il tempo per una vacanza in Messico insieme. Il mese successivo hanno suonato insieme un concerto per la prima volta in più di due anni. E hanno sentito subito, insieme, la sensazione che c'era un altro disco da fare. "Davvero", dice Eirik. "Non avevamo scelta".
 
Eirik and Erlend ora vivono di nuovo a Bergen, con Erlend che ha traslocato dopo aver trascorso 5 anni a Berlino ("Volevo stare in un posto dove potessi camminare e camminare e camminare", dice ora della sua città adottiva. "Volevo perdermi in una città meravigliosa"). "'C'é un sacco di dolore creativoquando stiamo insieme", dice Erlend"La persona meno entusiasta tra tutte quelle che conosciamo é sempre l'altro. Vogliamo sempre che l'altra persona venga fuori con un'idea e che quell'idea sia superinnovativa!""Il modo in cui lavoriamo", dice Eirik, "é quello di lasciare che le cose si muovano naturalmente, e molto lentamente. I processi attraverso cui passiamo sono molto selettivi, il ché vuol dire che le canzoni che alla fine buttiamo fuori sono solo quelle che sono sopravvisute ai durissimi meccanismi di critica che ci presentiamo continuamente l'un l'altro. Bisogna essere capaci di lasciare andare alcune cose, é un po' come uccidere un proprio caro, ed é qualcosa che non smette mai di far male".

Quindi Declaration of Dependence é la storia di due persone che vivono insieme due vite molto diverse, capendo che sono immensamente più potenti insieme che da soli. In questo senso é il disco più adulto, più maturo che i Kings Of Conveinence abbiano mai fatto.