19.5.15

Ecco perché Djokovic è il numero uno al mondo

Ogni mattina, quando mi sveglio, bevo un bicchiere d'acqua e faccio stretching per venti minuti, ma a volte anche un po' di yoga o tai-chi. Poi faccio una colazione, la stessa quasi ogni giorno, perfettamente calibrata per nutrire il mio corpo in vista della giornata che mi aspetta. Intorno alle 8.30 raggiungo il mio allenatore e il fisioterapista, che restano al mio fianco per tutto il giorno controllando ogni mio movimento e tutto ciò che mangio e bevo. Mi alleno con un partner per un'ora e mezza ogni mattina, reidratandomi con acqua tiepida. Bevo una speciale bibita energetica preparata dalla mia squadra con il giusto equilibrio di vitamine, sali minerali ed elettroliti in base alle mie esigenze quotidiane. Faccio altro stretching, mi sottopongo a un massaggio sportivo e poi pranzo, evitando zuccheri e proteine e mangiando solo i carboidrati che rientrano nel mio regime alimentare senza glutine e senza latticini.
Dopodiché inizia l'allenamento. Per circa un'ora mi alleno con i pesi o le fasce elastiche: eseguo fino a venti esercizi diversi, con pesi piccoli e molte ripetizioni per ciascuno dei movimenti del tennis. A metà pomeriggio bevo un integratore preparato dal mio fisioterapista che contiene proteine derivate dai piselli. Altro stretching e poi una nuova sessione di allenamento, ovvero altri novanta minuti a colpire la pallina, in cerca di ogni minimo difetto o deviazione nel servizio e nella risposta. Infine, una quarta sessione di stretching e magari un altro massaggio.
Arrivato a questo punto mi sto allenando da quasi otto ore consecutive, quindi mi prendo una pausa per occuparmi degli aspetti pubblici della mia carriera: una conferenza stampa o un evento di beneficenza. Dopodiché ceno: molte proteine, insalata, niente carboidrati, niente dolce. A volte leggo per un'oretta, di solito libri sulle prestazioni sportive o sulla meditazione, oppure scrivo il mio diario. Poi finalmente vado a dormire.