"Studiare senza riflettere è inutile. Riflettere senza studiare è pericoloso."
CONFUCIO
ADORO questo aforisma, figlio di un'era geologica fa, quando l'erudizione e lo studio erano quotidiani (per cui poteva permetterseli). Oggi invece abbiamo i social e il cazzeggio è quotidiano, totalizzante. Anche solo riflettere sembra un'attività inutile, studiare figuriamoci. Io ringrazio ogni minuto che ho buttato studiando e riflettendo. Solo grazie ai pensieri altrui ho capito che qualcosa di buono, talvolta, lo penso anche io. Talvolta. Anzi raramente. E ho capito che il mio pensiero, rispetto a quello della media, nei temi che seguo da anni, nelle cose che seguo da anni (tipo la musica) di solito ha 100 volte più senso di quello di chi non pensa, riflette e studia, però commenta. Non sono un genio. Umberto Eco era un genio. Io però ho letto qualche libro di Eco. Ecco perché a 45 anni non più tempo per i cialtrons.
La citazione è di Claudio Coccoluto, grande artigiano / artista del mixer
Un blog dedicato ai fatti di Lorenzo Tiezzi, un blog quindi senz'altro interessantissimo Se invece stai cercando i comunicati stampa di Lorenzo Tiezzi, li trovi su www.lorenzotiezzicomunicazione.blogspot.com Il sito dell'agenzia è invece www.lorenzotiezzi.it Qui, insomma, trovi solo pensieri... Poca roba.
26.1.17
Chi salva e chi parla
Ho salvato qualche persona, pochissime, quando facevo il bagnino. Ricordo bene le corse che ho fatto qualche volta, l'entrare in acqua già col fiatone ed il terrore (certo, il terrore) di non crepare mentre cercavo di salvare qualcuno. Per questo mi fa schifo solo l'idea di vedere un poveraccio che affoga e non giudico chi non si è buttato, d'inverno, nel Canal Grande. L'avrei fatto io? Forse si. Ma oggi ho una figlia, chissà. Non giudico neppure la 'macchina dei soccorsi' all'Hotel Rigopiano e pure tutti quelli che giudicano chi avrebbe dovuto sapere che la posizione dell'hotel era pericolosissima. Non ne so abbastanza. Vorrei solo abbracciare tutti i soccorritori. Fate un lavoro molto importante. Io non più. L'ho fatto quando insegnavo nuoto. Chi insegna a nuotare ad una persona gli salva la vita in acqua per sempre. Per sempre.
23.1.17
20.1.17
19.1.17
limiti secondo Leopardi (e Settimio Benedusi)
Leopardi diceva, nello Zibaldone, che "la maniera migliore di mostrare i propri limiti è superarli".
Penso allora che a volte, se non è possibile proprio sempre, è cosa buona e giusta mostrare le proprie debolezze, le ombre, ciò che non c'era, piuttosto della meraviglia di ciò che c'era.
Penso allora che a volte, se non è possibile proprio sempre, è cosa buona e giusta mostrare le proprie debolezze, le ombre, ciò che non c'era, piuttosto della meraviglia di ciò che c'era.
17.1.17
torto e ragione
C'è una vecchia storiella che racconta di un giudice, molto saggio e di grande intelligenza, di fronte al quale si presentano due litiganti per dirimere la loro questione. Il giudice ascolta il primo, poi riflette e commenta: «Hai ragione». Poi ascolta anche l'altro litigante, torna a riflettere e conclude: «Hai ragione». Allora suo figlio, un bambino nemmeno adolescente che stava giocando nella stanza accanto e aveva ascoltato tutto, alza la testa e rivolgendosi al padre protesta: «Ma non possono avere ragione tutti e due allo stesso tempo». E il saggio giudice, sempre più saggio: «Hai ragione anche tu».
11.1.17
8.1.17
L'unico problema italiano è il nero... lo stato funziona bene e gli statali sono incentivati a lavorare benissimo...
http://www.repubblica.it/economia/2017/01/08/news/inabilita_al_lavoro_e_permessi_ecco_tutte_le_carte_false-155600183/?ref=HRER1-1
2.1.17
Chi può parlare e chi invece dovrebbe arrivare almeno ad un certo livello prima di farlo
www.facebook.com/robertoburioniMD
Preciso che questa pagina non è un luogo dove della gente che non sa nulla può avere un "civile dibattito" per discutere alla pari con me. E' una pagina dove io, che studio questi argomenti da trentacinque anni, tento di spiegare in maniera accessibile come stanno le cose impiegando a questo scopo in maniera gratuita il mio tempo che in generale viene retribuito in quantità estremamente generosa. Il rendere accessibili i concetti richiede semplificazione: ma tutto quello che scrivo è corretto e, inserendo io immancabilmente le fonti, chi vuole può controllare di persona la veridicità di quanto riportato. Però non può mettersi a discutere con me. Spero di avere chiarito la questione: qui ha diritto di parola solo chi ha studiato, e non il cittadino comune. La scienza non è democratica.
Preciso che questa pagina non è un luogo dove della gente che non sa nulla può avere un "civile dibattito" per discutere alla pari con me. E' una pagina dove io, che studio questi argomenti da trentacinque anni, tento di spiegare in maniera accessibile come stanno le cose impiegando a questo scopo in maniera gratuita il mio tempo che in generale viene retribuito in quantità estremamente generosa. Il rendere accessibili i concetti richiede semplificazione: ma tutto quello che scrivo è corretto e, inserendo io immancabilmente le fonti, chi vuole può controllare di persona la veridicità di quanto riportato. Però non può mettersi a discutere con me. Spero di avere chiarito la questione: qui ha diritto di parola solo chi ha studiato, e non il cittadino comune. La scienza non è democratica.
1.1.17
sport addiction
Si fa sport da amatori / dilettanti anche per dipendenza. Diù volte si fa una cosa, meglio la si fa e meno variabili ci sono. E' un rifugio dai problemi della vita. Non c'è lo smartphone, se fai sport, ci si può dedicare a se stessi facendo una cosa che fa 'bene'. Per questo l'amatore infortunato riesce davvero male a cambiare sport e a riposare per guarire.
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