6.2.19

l'esempio del calcio

IL CALCIATORE NON E' UN ESEMPIO, NON E' UN EROE, NON E' NULLA. QUESTO GIA' GUADAGNAVA 3.5 MILIONI DI EURO L'ANNO PER PROVARE A VINCERE IN ITALIA E VIENE APPLAUDITO PER ANDARE A PRENDERNE 9 IN CINA, NEL NULLA.

is.gd/PmsxXj

Un tempo ci furono i gladiatori, che, pur di sognare la libertà, combattevano spesso morendo per il divertimento dei cittadini romani. Li ricordiamo ancora oggi.

Oggi la nostra (piccola) epoca di sedentari idolatra professionisti bravi a tirar calci al pallone, strapagandoli. Sia chiaro, son soldi meritati: li guardiamo tutti.

Quello che stupisce è il PLAUSO COLLETTIVO a questi mercenari quando fanno scelte per guadagnare ancora di più. Questo qui sotto (che sia ex del Napoli è un dettaglio) viene applaudito pure alla scuola dei figli perché va in Cina a non giocare ad alto livello pur di guadagnare 5.5 milioni di euro l'anno in più (9 totali) quando già oggi ne guadagna 3.5 per provare a vincere TUTTO.

Lo sport, ricordiamolo, sarebbe sentirsi FORTUNATI perché si è pagati (tanto) per dare TUTTO ciò che si ha pur di far vincere la propria squadra, magari non farcela (capita) e ringraziare sempre il pubblico. Se si ha poco da dare, tipo 2 minuti a partita, in quei 2 minuti si dà PIU' DI TUTTO arrabbiandosi con se stessi per non poter dare di più.