25.7.23

La vita spesso fa schifo e delude. L'arte e la musica mai.

La vita spesso fa schifo e delude. L'arte e la musica mai.

1 Andrea Mantegna - Oculo - Camera degli Sposi - Mantova (1465 - 1474)
2 Michelangelo - Giudizio Universale - Cappella Sistina - Roma (1508 - 1512)
3 Correggio - Assunzione della Vergine - Duomo di Parma (1524-1530)
Non sono un esperto di pittura né d'arte, anche se mia mamma era un pittrice. Ho ho avuto la forturna di vedere tutti questi tre dipinti. Una fortuna che qualunque italiano più regalarsi.
Non per un solo istante ho dubitato della cronologia: mi sembra ovvio che Michelangelo prenda qualcosa dal Mantegna e che Correggio non avrebbe dipinto così la Cupola del Duomo di Parma (un'opera ancora oggi POCO aprezzatta, si pagano due euro per illuminarsela) grazie alla Sistina.
La Camera Picta (degli sposi) ovviamente ai Gonzaga piacque, Michelangelo non ebbe problemi con il Papa, mentre Correggio qualche problemino lo ebbe perché la sua opera proto barocca e divina sembrava troppo strana, troppo nudo etc...
Perché lo scrivo qui? Non lo so. So che mi sento felice per mia figlia, quando suono e quando vedo capolavori immortali come questi.
La vita spesso fa schifo e delude. L'arte e la musica mai.

15.7.23

MALINCONIA E FELICITA'

MALINCONIA E FELICITA'
La malinconia spesso confina con la felicità. Non perché il passato sia perfetto, il futuro sia solo una vaga ipotesi e il presente faccia schifo. No. Questo confinerebbe con la sega mentale. E' che quando meno te aspetti ti vengono in mente cose belle, istanti che hai vissuto. Cose piccole. Ma perfette.
A volte mi vengono in mente cose tipo mia nonna che prima di dormire, mezza voce, ricordava il mio nonno, che se ne andò prima di lei, dicendo cose tipo "Enzo siamo stati una vita insieme, ora sono sola però...". Si sentiva d'estate, con le porte aperte.
E sempre dalla stessa camera, tra Firenze e il Chianti, in mezzo agli ulivi, forse qualche anno più tardi, o forse no, sentivo l'eco di un microfono da cui un gruppone di americani faceva il classico discorsone da matrimonio con tutto il cheering (l'applauso commosso) di parenti e amici. "Vi ho visto crescere, so che sarete felici", battute e banalità condite. Molto stars and stripes, d'estate.
Tutto questo mi torna in mente mentre ascolto a Radio24 una persona simpatica come Iva Zanicchi, anche lei romagnola come la mia nonna. E io, 40 anni fa, ogni anno a Pasqua dovevo andare a pranzo a Rocca San Casciano, nel mezzo dell'Appennino, con mia sorella e tutta la famiglia e non volevo andarci mica. Tutti gli anni. Pensa che scemo. Oggi quando posso faccio apposta il Muraglione e mi fermo a Rocca.
A fare che non lo so.

11.7.23

Nokia Communicator

Alla Media Records nei primi anni 2000 avevano tutti il Nokia Communicator, che io prendevo in giro e poi invece presi pure io. Era una macchina perfetta: inviava fax, potevi mandare SMS multipli a decine di persone. Potevi usare alla grande il potere della scrittura, lo stesso che TUTTI possiamo usare oggi con la chat di WhatsApp e WhatsApp Web. PER LAVORO. Le note audio sono una perdita di tempo colossale per chi deve ascoltarle e ti fanno spesso capire in che casella ti mette chi te le lascia: IN QUELLA DI CHI NON CONTA UN CAZZO.

PS

la tecnologia dal 200 al 2010 è cambiata moltissimo

Molto più che negli ultimi 15 anni (social esclusi)

8.7.23

Postale

L'ufficio postale non va frequentato. Mai. Chi ci lavora è quasi sempre gentile, ma il luogo attira chi non è connesso al web. È un'isola di dannati, piena di il sabato, di luglio, alle 8 del mattino. Tutti impegnati a fare cose che avremmo dovuto fare altrove prima e online. 

Scappare. La coda inutile genera il tempo perduto dell'ufficio postale. Un ufficio postale senza code al mondiale della velocità sarebbe escluso per doping. E' un'idea che non si può esprimere.

Tutto ciò che accade in un ufficio postale in fondo non è mai accaduto. Resta sospeso. Dovremmo lasciarci per amore tutti sotto le insegne gialle. Schiaffi, sconfitte, Madonne e ferite sarebbero meno dure se postali, ufficiose. 

Siamo quasi sempre poco o nulla e quando ci sentiamo peggio siamo anche sotto. Ma siamo tutti, sempre, più solidi e reali dell'ufficio postale. 

Abbattiamoli tutti. Svuotiamoli. Liberiamo chi ci lavora.

7.7.23

Tiezzi copia Wilde (dal basso) Tragedie altrui

Vi è sempre qualcosa di infinitamente meschino nelle tragedie altrui (Oscar Wilde)

5.7.23

Fatica

Non è così duro fare quasi tutto da soli. E' spiegare a chi non fa la fatica che ci vuole.

Tragedie (altruI)

Le tragedie altrui mescolano in modo irritatante sciatteria ed esagerazione (Lorenzo Tiezzi)

3.7.23

//LA SPLENDIDA ESTATE DEL FREELANCE... per un futuro alle Poste


//LA SPLENDIDA ESTATE DEL FREELANCE... per un futuro alle Poste

A piccoli e poveri e sfigati freelance, che lavoriamo da casa o in ufficettii sfigati in giro per il mondo, chi pensa?

A volte il dipendente corre, perché. al mattino è in ritardo. Deve inflare il suo badge chissà dove. Poi avrà la sua pausa pranzo, spesso col buono pasto. Bello intruppato.

IO SONO SEMPRE IN RITARDO.. Io non so cosa sia una pasua. Perché per campare come tanti colleghi e amici lavoro su 30 progetti alla volta. E mi lasciano SUBITO a casa se non porto risultati. Ogni mese, se non ogni settimana. Parlo di risultati che il dipendente italiano medio (specie se pubblico), lo dico perché non è chiaro, spesso no sa manco immaginare. Io li porto al cliente. Sempre.

IO (non da solo, siamo in tanti) faccio miracoli ogni giorno. E non mi pagano abbastanza perché spesso non capiscono che sono miracoli. E perché devo farli. Ogni giorno. Sennò non lavoro.

Ai dipendenti pensano sindacati e partiti, oggi finalmente con il salario minimo. Agli imprenditori e ai prenditori pensa Confindustria.

A noi, chi cazzo pensa? A ME CHI CAZZO PENSA? I nostri "diritti" di freelance, in che consistono? 

CERTO. nel pagare PUNTUALMENTE (o con rateizzazioni ridicole di poche settimane) tasse ed INPS (il mitico FISSO quest'ultimo sale sempre, ogni anno, anche quando il fatturato non sale, il mio è ormai 1100 euro ogni 4 mesi), Il resto è il nulla eterno.

Quando non mi pagano una fattura di 150 euro, da chi vado? E' poco dite? E se sono 7 fatture di 7 clienti diversi? Faccio il decreto ingiuntivo per 150 euro 7 volte? 

Quando sento il simpatico sindalista Lando Ladini che sbraita come un pazzo contro il FORFETTARIO, lo sa il mitico LANDO che io non scarico manco la pulizia del denti (65 euro) oltre al 22% del fatturato (forfettario)? Certo che lo sa. Però non lo dice. 

PAGO TUTTO IO: INPS, commercialista, auto, benzina, diesel, treno, hotel, computer, connessione, cazzi e controcazzi. Sono orgoglioso di non pagare lo stipendio di Landini, stipendiato dagli iscritti di CGL CISL E UIL (non so manco di che sigla sia).

Pago anche le persone che a volte lavorano con me, ovviamente SENZA poter dedurre la spesa dai miei (lauti) guadagni. Che bello.

Lavoro spesso 16 ore al giorno, a volte anche di più e manco in famiglia e volte si capisce l'intensità di ciò che riesco a fare. Perché? perché lo devo fare. 

Anche io stesso non riesco a capire il livello quasi perfetto di prestazione lavorativa che mi è richiesto ogni giorno. OGNI CAZZO DI GIORNO. 

Se lo facesse un altro direi che è un drago. Lo faccio io ed è normale.

In Italia si lavora male. Anzi malissimo. Il livello di professionalità ed organizzazione e produttività medio tra spettacolo, nightlife, comunicazione, giornalismo. ristorazione e turismo, i settori di cui mi occupo, è terrificante. Creatività? ma dove. programmazione? mai.

La grande Milano? Spesso è accrocchio di furbetti che campa con i soldi delle multinazionali e dei prila che credono di diventare famosi o potenti. A Milano. Che non è Pechino o Seoul.

Ecco perché: i vini francesi costano 3 volte quelli italiani, Roma fa schifo pur essendo 10 volte più bella di Londra, ecco perché si lavora come bestie e si guadagna poco e niente. etc.

SIAMO SEMPRE DI CORSA e corriamo verso il nulla. Anzi no, verso la ferie d'agosto.

Ah già, Noi freelance non abbiamo ferie.

(Lorenzo Tiezzi lorenzotiezzi.it)