Buona giornata e buona festa del lavoro agli statali italiani, gente dalla produttività altissima. Soprattutto ai funzionari statali, ai giudici, alla cariche apicali, ai direttori, ai responsabili, ai ministeriali, ai professoroni universitari che nel mondo non contano nulla, perché non scrivono nulla in ambito letteratura accademica e il mondo di loro se ne fotte (il mondo accademico è pieno di gente seria, nel mondo: da noi boh). BUON PRIMO MAGGIO A TUTTI VOI.
Anche se è domenica e anche se magari avete fatto tardi ieri, sarete un po' tutti come in questo momento a lavorare e ad organizzare il lavoro per l'Italia, così la settimana prossima diventiamo più bravi della Cina e della Danimarca.
Grazie per quello che fate, ci fate brillare nel mondo. Grazie per l'impegno che ci mettete e grazie anche per lo sdegno con cui guardate noi poveracci liberi professionisti oppure statali dal ruolo NON apicale, gente normale, che si fa un mazzo così e magari, quando può, anche se non dovrebbe, NON fa cose perfette. Magari non paga il canone Rai o paga il giardiniere pensionato "black". VOI, funzionari statali col sedere al caldo, nella mia esperienza fate esattamente la stessa cosa, però avete dalla vostra il giusto. Voi potete giudicarci e trattarci come cacchette. Perché la melma dell'Italia siamo noi. Voi siete perfetti.
E ora, tutti in piazza con le bandiere ad ascoltare i Modena City Ramblers e a cantare Bella Ciao, che non c'entra un cazzo col lavoro però è politically correct
(lorenzo tiezzi)