25.10.23

la guerra di Gaza

Gaza non è Guantamo, certo. ma è il luogo con maggior densità di popolazione al mondo. Un luogo in cui vedere un futuro di felicità è quasi impossibile. E, seppure INGIUSTIFICABILE, è naturale che terrorismo così schifoso come quello di Hamas sia nato a Gaza. L'occupazione israeliana di tante zone, ed una sorta di Apartheid, criticato fortemente non da noi stupidi italioti, ma dall'ONU e da tanti israeliani, NON è il motivo per cui Hamas è nato. Il terrorismo ce l'abbiamo avuto anche qui grazie ad alcune decine di pazzi e troppi fiancheggiatori. La situazione è nata per ovvia colpa dal più potente (Israele) contro i più poveri, i palestinesi. Palestinesi che manco avevano uno stato prima di Israele, è vero e anche per questo nella zona più difficile (Gaza) hanno messo al potere l'organizzazione più terribile (Hamas). Non capirlo, cosa che una parte di Israele fa e molti commentatori belli comodi qui fanno, è foderarsi gli occhi di principi senza senso. La soluzione del confritto Israelo palestinese è complicatissima, anche se si parte dall'ovvia oppressione israeliana contro i più deboli. Se si nega l'ovvio, risolvere qualcosa sarà impossibile. Ovviamente andrà così. Ma salveremo l'onore. Belli comodi da qui.

11.10.23

Contro Hamas e contro certe politiche di Israele

Contro Hamas, contro certe politiche di Israele e per la possibilità di difendersi di Israele

Si può essere contro Hamas senza se e senza ma e pure contro tante, troppe, politiche israeliane nella Striscia di Gaza e non solo. Queste politiche restrittive contro tutti i palestinesi (perché questo è: contro tutti i palestinesi), non, ripeto, NON hanno generato il terrorismo schifoso di Hamas, che forse sarebbe nato comunque… ma senz'altro gli hanno permesso  di essere tollerato o fiancheggiato in Palestina e nella Striscia, zone in cui vivere, da sempre, è uno schifo.  

E quindi: è una guerra, una guerra schifosa come tutte le guerre, in cui SOLO i terroristi hanno ogni torto. Tutti gli altri però non hanno totalmente ragione e c'è chi, anche da parte israeliana, la vita impossibile ai più deboli, ovvero ai palestinesi. Per decenni.

Chiudo con chi deve interrogarsi sul totale disinteresse avuto nei decenni per la Striscia di Gaza e la situazione dei palestinesi: noi occidentali e noi italiani. Ce ne siamo fottuti per decenni.

20.9.23

W la pubblica amministrazione

Spot dedicato alla Pubblica amministrazione: una giovane dipendente della agenzia delle entrate (!) di Brescia, che nel tempo libero recita (beata lei) insieme ad Orietta Berti

Direi che siamo al top: l'agenzia delle entrate, la cosa più simpatica in Italia. con una cantante simbolo degli anni '50, credo.

MA CHE CAPPERO

Chiamata diretta: basta concorsi

E soprattutto PERCHE' uno spot?

PAGATO CON I SOLDI MIEI?

Tanto lavorare nello stato E' già oggi l'unica speranza per gran parte degli italiani

Se sei "TOP" puoi anche fare da te, sennò ti impeghi e campi NELLO STATO

Altra speranza non c'è.

O fai parte della macchina statale da "protagonista" o la macchina statale ti affama 

W lo stato. 
stato stato stato.
Stato.


17.9.23

Le 10 cose da fare subito per far rinascere l'Italia

Cari sudditi itagliani, è ovvio che se non vado io al potere va tutto a rotoli.

Ecco perché vi chiedo il potere, ovviamente assoluto, per 2 settimane, in cui farò esattamenle le cose che dico. Anzi, basta che si facciano queste cose, se la maggiornaza di voi (sudditi della burocrazia itagliana) concordate. Sennò impiccatevi.

1) spostiamo la capitale. Roma non potrà più essere la Capitale italiana per 50 anni.

2) Aboliamo il concordato stado chiesa cattolica. La chiesa cattolica si sostiene solo con i soldi di chi è cattolico, una minoranza degli italiani (ad esempio, me visto che mia figlai frequenta la parrocchia)

3) Licenziamo in breve tutti i dipendenti pubblici. Tutti. Prima di farlo però si fa un referendum tra loro su quelli che lavorano meglio e potrebbero essere buoni dirigenti (ovviamente partecipano tutti, dai dirigenti ai 'bidelli). Chi viene eletto viene assunto per 5 anni come dirigente e ovvianente potrà assumere chi vuole, per 5 anni, senza concorsi pubblici.

4) Lo stato italiano cambia organizzazione: abolite le regioni, abolite le province, restano invece settori di competenza (sanità, strade, istruzione) e i Comuni, che però non possono avere tasse e cassa proprie né incasare multe. Si paga un solo tipo di tasse, statali.

5) Abolizione dell'INPS obbligatorio, Ogni lavoratore decide per sé sulal proria pensione.

6) si cambia nome al Conservatorio. La musica non si conserva. Si scrive musica nuova.

7) Si abolisce ogni contributo alla cultura "nuova" - ci si concentra su ciò che è davvero arte perché ha un pubblico e sull'aiuto ai giovani artisti.

8) Si chiude la Rai licenziando tutti i dipendenti dell'azienda. Si tiene un canale All News che assume 100 giornaisti under 30 che eleggono il loro direttore. Su un altro canale vanno in onda i più importanti eventi sportivi e culturali, sempre con produzioni pagate dagli sponsor - entrambi i canali sono senza pubblicità

9) Si chiuide immediatamente Ita Airways

10) Per i contratti pubblici, dopo il licenziamento, si ri assumono i dipendenti con un solo tipo di contratto "dipendente pubblico" con retrbuzione massima di 6.000 e durata massima 5 anni - Il contratto dei ministeriali diventa lo stesso dei bidelli part time, all'istante.

SIAMO D'ACCORDO?

3.9.23

Forza Brescia… ma come mai 1,70 euro in più per pagare col Bancomat in Comune e tagli di alberi? (lettera inviata da Lorenzo Tiezzi al Sindaco di Brescia)

Forza Brescia… ma come mai 1,70 euro in più per pagare col Bancomat in Comune e tagli di alberi? (lettera inviata da Lorenzo Tiezzi al Sindaco di Brescia)



Gentile Sindaco Laura Castelletti, 

sono Lorenzo Tiezzi, residente a Brescia e bresciano d'adozione ormai da una ventina d'anni. Sono fiorentino ma qui mi trovo bene. 

Anzi, vorrei che il modo di lavorare a Brescia, anche nel pubblico invadesse (pacificamente) Roma. L'efficienza di alcune cose bresciane pubbliche (la velocità con cui mi è stata rinnovata la tessere elettorale, la raccolta differenziata, il termovalizzatore, etc) venissero esportate in tutta Italia. Velocemente.

Sono anche molto, molto ( contento del percorso scolatistico di mia figlia, che tra poco inizierà il Liceo Scentifico Copernico, a Brescia: con una settimana (facoltativa) di anticipo, per far affrontare tranquillamente il cambio, spesso traumatco, tra medie e superiori. Sia alle Ugolini (elementari) sia alla Pascoli (medie) mia figlia non si è trovata bene. Si è trovata benissimo. Non credo sia un caso. I suoi colleghi insegnanti (colleghi in quanto lavorano nel pubblico, pur non eletti come LeI) lavorano tanto e lavorano bene.

Dopo tutti i complimenti, tra l'altro alcuni non proprio per Lei (le scuole sono statali, etc), le scrivo anche  (pubblicamente, ho un po' di contatti in città e non)  per un paio di cose che non mi tornano, per niente. 

Mi hanno rubato il portafoglio e qualche giorno fa, dopo il dovuto appuntamento sul sito, sono andato al Broletto per il rinnovo. Bene, siccome ho pagato con il Bancomat, ho dovuto pagare 22 euro per la Carta di identità nuova (non smarrita, non usurata, rubata. A mio parere non si dovrebbe pagare niente, ma è un parere)… più 1,70 euro perché ho pagato con il Bancomat. 

Questo secondo pagamento è profondamente ingiusto. Se lo stato che lei rappresenta impone ai pubblici esercizi e pure a me che ho partita iva di accettare gratis e senza sovrapprezzi i pagamenti elettronici, il Comune di Brescia, terza città industirale italiana, fa pagare 1,70 euro in più per chi paga con il Bancomat? Sembra, a me, una barzelletta. Invece va così. E chissà da quanto.

Se i media, compresi quelli bresciani, facessero davvero il loro lavoro e non avessero (non sempre ma troppo spesso sì) un malsano timore di andare, se sbaglia, dritti contro il potere, nazonale e locale (cosa che sarebbe invece il 90% della loro funzione), questo insulso balzello (perché questo è: un balzello medievale), la cosa sarebbe segnalata in prima pagina ogni giorno per mesi, finché il Comune di Brescia sarebbe costretto a cambiarla. 

Siccome sinora non è successo, ecco il mio piccolo "dovere" di cittadino, l'unica cosa che posso fare. Le scrivo qui facendo un po' di campagna, per pregarla di azzerare subito questa cosa. 

Altra cosa, non meno importante riguarda il verde, per il quale vedo che il Comune fa il possibile. Lo vedo. Chi si lamenta troppo non vede e non guarda.

Sono nato in campagna e corro diverse ore tra Parco Tarello e Maddalena ogni settimana, zone in cui gli alberi faticano non poco. Questo per dirle che non sono un esperto, ma gli alberi secchi al Tarello li vedo (purtroppo almeno 1 su 10), mentre vedo che in Maddalena il bosco fatica. Non certo per colpa del Comune.

Per questo non capisco proprio il taglio di diversi alberi di piccole / medie dimensioni in buone condizioni  in due zone.

Al Parco Tarello all'ingresso vicino al supermercato Conad
All'inizio di Via Faustino Ioli, tra la strada e la Ferrovia

Allego foto dopo i tristi tagli.

Se questi tagli fossero stati effettuati per motivi "estetici" o "urbanistici", e non perché le piante stavano male (cosa che non sembrava proprio), credo sia stato un errore clamoroso, per il quale qualcuno dovrebbe essere messo di fronte alle sue responsabilità. Anche perché gli alberi, piccoli, non erano in prossimità di nessun edificio.


Gentile Sindaco, mi scusi se non sono riuscito ad essere breve. Attendo risposte su quste due cose… e poi, mi raccomando, una bella invasione (pacifica) dei bresciani su Roma e sullo stato italiano può iniziare.

Un saluto buon lavoro

Lorenzo Tiezzi lt@lorenzotiezzi.it 






25.7.23

La vita spesso fa schifo e delude. L'arte e la musica mai.

La vita spesso fa schifo e delude. L'arte e la musica mai.

1 Andrea Mantegna - Oculo - Camera degli Sposi - Mantova (1465 - 1474)
2 Michelangelo - Giudizio Universale - Cappella Sistina - Roma (1508 - 1512)
3 Correggio - Assunzione della Vergine - Duomo di Parma (1524-1530)
Non sono un esperto di pittura né d'arte, anche se mia mamma era un pittrice. Ho ho avuto la forturna di vedere tutti questi tre dipinti. Una fortuna che qualunque italiano più regalarsi.
Non per un solo istante ho dubitato della cronologia: mi sembra ovvio che Michelangelo prenda qualcosa dal Mantegna e che Correggio non avrebbe dipinto così la Cupola del Duomo di Parma (un'opera ancora oggi POCO aprezzatta, si pagano due euro per illuminarsela) grazie alla Sistina.
La Camera Picta (degli sposi) ovviamente ai Gonzaga piacque, Michelangelo non ebbe problemi con il Papa, mentre Correggio qualche problemino lo ebbe perché la sua opera proto barocca e divina sembrava troppo strana, troppo nudo etc...
Perché lo scrivo qui? Non lo so. So che mi sento felice per mia figlia, quando suono e quando vedo capolavori immortali come questi.
La vita spesso fa schifo e delude. L'arte e la musica mai.

15.7.23

MALINCONIA E FELICITA'

MALINCONIA E FELICITA'
La malinconia spesso confina con la felicità. Non perché il passato sia perfetto, il futuro sia solo una vaga ipotesi e il presente faccia schifo. No. Questo confinerebbe con la sega mentale. E' che quando meno te aspetti ti vengono in mente cose belle, istanti che hai vissuto. Cose piccole. Ma perfette.
A volte mi vengono in mente cose tipo mia nonna che prima di dormire, mezza voce, ricordava il mio nonno, che se ne andò prima di lei, dicendo cose tipo "Enzo siamo stati una vita insieme, ora sono sola però...". Si sentiva d'estate, con le porte aperte.
E sempre dalla stessa camera, tra Firenze e il Chianti, in mezzo agli ulivi, forse qualche anno più tardi, o forse no, sentivo l'eco di un microfono da cui un gruppone di americani faceva il classico discorsone da matrimonio con tutto il cheering (l'applauso commosso) di parenti e amici. "Vi ho visto crescere, so che sarete felici", battute e banalità condite. Molto stars and stripes, d'estate.
Tutto questo mi torna in mente mentre ascolto a Radio24 una persona simpatica come Iva Zanicchi, anche lei romagnola come la mia nonna. E io, 40 anni fa, ogni anno a Pasqua dovevo andare a pranzo a Rocca San Casciano, nel mezzo dell'Appennino, con mia sorella e tutta la famiglia e non volevo andarci mica. Tutti gli anni. Pensa che scemo. Oggi quando posso faccio apposta il Muraglione e mi fermo a Rocca.
A fare che non lo so.

11.7.23

Nokia Communicator

Alla Media Records nei primi anni 2000 avevano tutti il Nokia Communicator, che io prendevo in giro e poi invece presi pure io. Era una macchina perfetta: inviava fax, potevi mandare SMS multipli a decine di persone. Potevi usare alla grande il potere della scrittura, lo stesso che TUTTI possiamo usare oggi con la chat di WhatsApp e WhatsApp Web. PER LAVORO. Le note audio sono una perdita di tempo colossale per chi deve ascoltarle e ti fanno spesso capire in che casella ti mette chi te le lascia: IN QUELLA DI CHI NON CONTA UN CAZZO.

PS

la tecnologia dal 200 al 2010 è cambiata moltissimo

Molto più che negli ultimi 15 anni (social esclusi)

8.7.23

Postale

L'ufficio postale non va frequentato. Mai. Chi ci lavora è quasi sempre gentile, ma il luogo attira chi non è connesso al web. È un'isola di dannati, piena di il sabato, di luglio, alle 8 del mattino. Tutti impegnati a fare cose che avremmo dovuto fare altrove prima e online. 

Scappare. La coda inutile genera il tempo perduto dell'ufficio postale. Un ufficio postale senza code al mondiale della velocità sarebbe escluso per doping. E' un'idea che non si può esprimere.

Tutto ciò che accade in un ufficio postale in fondo non è mai accaduto. Resta sospeso. Dovremmo lasciarci per amore tutti sotto le insegne gialle. Schiaffi, sconfitte, Madonne e ferite sarebbero meno dure se postali, ufficiose. 

Siamo quasi sempre poco o nulla e quando ci sentiamo peggio siamo anche sotto. Ma siamo tutti, sempre, più solidi e reali dell'ufficio postale. 

Abbattiamoli tutti. Svuotiamoli. Liberiamo chi ci lavora.

7.7.23

Tiezzi copia Wilde (dal basso) Tragedie altrui

Vi è sempre qualcosa di infinitamente meschino nelle tragedie altrui (Oscar Wilde)

5.7.23

Fatica

Non è così duro fare quasi tutto da soli. E' spiegare a chi non fa la fatica che ci vuole.

Tragedie (altruI)

Le tragedie altrui mescolano in modo irritatante sciatteria ed esagerazione (Lorenzo Tiezzi)

3.7.23

//LA SPLENDIDA ESTATE DEL FREELANCE... per un futuro alle Poste


//LA SPLENDIDA ESTATE DEL FREELANCE... per un futuro alle Poste

A piccoli e poveri e sfigati freelance, che lavoriamo da casa o in ufficettii sfigati in giro per il mondo, chi pensa?

A volte il dipendente corre, perché. al mattino è in ritardo. Deve inflare il suo badge chissà dove. Poi avrà la sua pausa pranzo, spesso col buono pasto. Bello intruppato.

IO SONO SEMPRE IN RITARDO.. Io non so cosa sia una pasua. Perché per campare come tanti colleghi e amici lavoro su 30 progetti alla volta. E mi lasciano SUBITO a casa se non porto risultati. Ogni mese, se non ogni settimana. Parlo di risultati che il dipendente italiano medio (specie se pubblico), lo dico perché non è chiaro, spesso no sa manco immaginare. Io li porto al cliente. Sempre.

IO (non da solo, siamo in tanti) faccio miracoli ogni giorno. E non mi pagano abbastanza perché spesso non capiscono che sono miracoli. E perché devo farli. Ogni giorno. Sennò non lavoro.

Ai dipendenti pensano sindacati e partiti, oggi finalmente con il salario minimo. Agli imprenditori e ai prenditori pensa Confindustria.

A noi, chi cazzo pensa? A ME CHI CAZZO PENSA? I nostri "diritti" di freelance, in che consistono? 

CERTO. nel pagare PUNTUALMENTE (o con rateizzazioni ridicole di poche settimane) tasse ed INPS (il mitico FISSO quest'ultimo sale sempre, ogni anno, anche quando il fatturato non sale, il mio è ormai 1100 euro ogni 4 mesi), Il resto è il nulla eterno.

Quando non mi pagano una fattura di 150 euro, da chi vado? E' poco dite? E se sono 7 fatture di 7 clienti diversi? Faccio il decreto ingiuntivo per 150 euro 7 volte? 

Quando sento il simpatico sindalista Lando Ladini che sbraita come un pazzo contro il FORFETTARIO, lo sa il mitico LANDO che io non scarico manco la pulizia del denti (65 euro) oltre al 22% del fatturato (forfettario)? Certo che lo sa. Però non lo dice. 

PAGO TUTTO IO: INPS, commercialista, auto, benzina, diesel, treno, hotel, computer, connessione, cazzi e controcazzi. Sono orgoglioso di non pagare lo stipendio di Landini, stipendiato dagli iscritti di CGL CISL E UIL (non so manco di che sigla sia).

Pago anche le persone che a volte lavorano con me, ovviamente SENZA poter dedurre la spesa dai miei (lauti) guadagni. Che bello.

Lavoro spesso 16 ore al giorno, a volte anche di più e manco in famiglia e volte si capisce l'intensità di ciò che riesco a fare. Perché? perché lo devo fare. 

Anche io stesso non riesco a capire il livello quasi perfetto di prestazione lavorativa che mi è richiesto ogni giorno. OGNI CAZZO DI GIORNO. 

Se lo facesse un altro direi che è un drago. Lo faccio io ed è normale.

In Italia si lavora male. Anzi malissimo. Il livello di professionalità ed organizzazione e produttività medio tra spettacolo, nightlife, comunicazione, giornalismo. ristorazione e turismo, i settori di cui mi occupo, è terrificante. Creatività? ma dove. programmazione? mai.

La grande Milano? Spesso è accrocchio di furbetti che campa con i soldi delle multinazionali e dei prila che credono di diventare famosi o potenti. A Milano. Che non è Pechino o Seoul.

Ecco perché: i vini francesi costano 3 volte quelli italiani, Roma fa schifo pur essendo 10 volte più bella di Londra, ecco perché si lavora come bestie e si guadagna poco e niente. etc.

SIAMO SEMPRE DI CORSA e corriamo verso il nulla. Anzi no, verso la ferie d'agosto.

Ah già, Noi freelance non abbiamo ferie.

(Lorenzo Tiezzi lorenzotiezzi.it)

27.5.23

Do not go gentle into that good night

Do not go gentle into that good night

Do not go gentle into that good night,
Old age should burn and rave at close of day;
Rage, rage against the dying of the light.

Though wise men at their end know dark is right,
Because their words had forked no lightning they
Do not go gentle into that good night.

Good men, the last wave by, crying how bright
Their frail deeds might have danced in a green bay,
Rage, rage against the dying of the light.

Wild men who caught and sang the sun in flight,
And learn, too late, they grieved it on its way,
Do not go gentle into that good night.

Grave men, near death, who see with blinding sight
Blind eyes could blaze like meteors and be gay,
Rage, rage against the dying of the light.

And you, my father, there on the sad height,
Curse, bless, me now with your fierce tears, I pray.
Do not go gentle into that good night.
Rage, rage against the dying of the light.

(Dylan Thomas - 1914-1953)

14.5.23

Morte (lavorativa) a chi mi fa perdere tempo

Il mio tempo vale TANTO.

SONO ABB. INTELLIGENTE (più delle media? Certo. Genio? Purtroppo no).

Se tutti vanno a sinistra o a destra io prima mi fermo e poi di solito vado dall'altra parte. Da quanto ero alle elementari. Sono quasi sempre originale. Non più intelligente. Non migliore. Originale.

Oggi, a 51 anni Sono DANNATAMENTE ORGANIZZATO E LAVORO 12 ORE AL GIORNO. NON FATEMI PERDERE TEMPO, accidenti. NON FATEMI PERDERE TEMPO.

Se mi fate perdere tempo non è perché NON siete organizzati come me. Io sono SUPER organizzato. Faccio Ultra Trail. E' che non siete MINIMANENTE organizzati.
NON HO TEMPO per la vostra disorganizzazione.

Per il vostro "talento"
Per la vostra sciatteria.

NON DEDICHERO' mai più un solo istante a migliorare l'organizzazione e la sciatteria altrui.

ZERO.

Mi piace passare quello che so agli altri. Regalandolo. Ma solo a chi se lo merita. Pochissim.

A me regalano così poco e così raramente. Ma chi lo fa lo ricordo sempre. Parlo di lavoro, non di cose personali.

Napoleone diceva che si va in battaglia e poi si vede un po' come va. Bisogna sempre improvvisare. Aveva ovviamente ragione ed era un genio della battaglia.

Che prima si era DANNATAMENTE organizzato e aveva un sano e totale disprezzo per alcuni dettagli. Nel suo caso la vita dei suoi soldati. Moralmente, è una scelta discutibile. A livello di lavoro è l'unica scelta possibile.

Io (nel mio DANNATO piccolo) sono Napoleone e voi, se mi fate perdere tempo, siete i soldati. Morirete e sarete (da me) dimenticati.

Il mio tempo vale TANTO.

28.4.23

Top 10 Ultra Trail… tutte le cose che non dicono

Top 10 Ultra Trail… tutte le cose che non dicono

1) Coraggio è cominciare
Chiunque abbia il coraggio di mettersi dietro alla linea di partenza di una 100 miglia trail ha già raggiunto il suo obiettivo. Dovesse ritirarsi al decimo km, si sarà comunque allenato tanto, tecnicamente e non. Il successo è partire.

2) Lo zaino e i calzini
Si parla sempre di scarpe magiche, ma sono sopravvalutate. I calzini contano altrettanto, perché non devono far venire, con le scarpe, vesciche. Idratare spesso i piedi con la crema e cambiare calzini e scarpe serve. E lo zaino deve essere perfetto, più leggero possibile ma pieno di tutte le cose che possono servire.

3) Almeno 0,4 litri di acqua, ogni ora… e magnesio, potassio e sale
Chi non beve almeno  0,4 litri di acqua, ogni ora, poi prima o poi rallenta molto la sua corsa. Quando non fa caldo, d'estate molto di più. Lo dice Jornet, che ha sempre ragione. E' dimostrato, ma quasi nessun atleta di lunga distanza amatore lo fa. Sbagliamo quasi tutti. E bisogna prendere un bel po' di magnesio e potassio, soprattutto nelle gare lunghe,  magnesio, potassio e sale. Quest'ultimo va bene anche da solo, poco ovviamente, se non lo troviamo nei cibi.

4) Bastoncini, sempre
100 miglia sono lunghissime. Se anche i campioni si portano i bastoncini per fare la 100 miglia in Valdorcia (appena 5.500 metri di dislivello) è perché in salita servono a quasi tutti. In salita si cammina veloce, a passi brevi, aiutandosi con i bastoncini… che aiutano i quadricipiti anche nelle discese, se lunghi e se li si sanno usare (io non sono molto bravo)

5) Vai veloce (un pochino)
Non puoi correre piano piano tutta una 100 miglia, sarebbe noiosissimo e contro producente. In certi tratti devi divertirti e lasciar andare le gambe, anche in discesa, dove tra l'altro i muscoli si "rigenegerano".

6) Vai piano o fermati un po': ascoltati
Francesca Canepa una volta ha scritto (più o meno) che l'Ultra Trail è soprattutto reagire agli imprevisti, che in 100 miglia ci sono sempre. Quando non ce n'è, rallenta o fermati un po'. Non devi seguire il ritmo di nessuno, devi ascoltare il tuo corpo. Sei fantino e cavallo insieme, sei pilota e auto allo stesso tempo (questa l'ha detta Marco Olmo).

7) Non guardare l'orologio e studia
L'orologio va bene per sapere più o meno dove sei, ma tendiamo a guardarlo troppo e farci affidamento troppo. Se al 90esimo faccio 6 al km in leggera salita, non vuole affatto dire che potrò farre 6 al km al 140esimo, quando dovrò ancora fare 20 km. Bisogna invece studiare ogni dettaglio del pecorso, dividere la gara nei vari tratti tra un ristoro e l'altro e sapere cosa ci aspetta, con precisione. Senza chiedere ai volontari, che quasi sempre non sanno niente (ma sono fantastici).

8) Fare 120 KM di fila non allena, stanca
Una gara di 120 km 3 o 4 settimane prima dei una cento miglia non è allenante per una gara di 160, se sei un amatore di medio livello come me. Stanca troppo. I lunghi in giorni vicini, ad esempio correre 6 ore al giorno per tre 3 giorni consecutivi 5 - 6 settimane prima della gara invece allenano. E alla metà del terzo giorno ci si sente "distrutti" quasi quanto in certi momenti della gara. Inoltre, allenandosi da soli e non in solo gara, si hanno meno motivazioni… così in gara si va come treni (si spera!).

9) La tecnica conta 
La tecnica, da perfezionare in tutte le andature, che nel trail sono tante e non solo una come in maratona (detta anche corsa a sfinimento), conta quanto allenamento e testa dura. Passi corti e bastoncini in salita, senza andare in crisi con cuore e polmoni. In discesa bisogna sapersi lasciare andare senza avere troppa paura, per far rilassare i muscoli. Poi c'è la costa, poi c'è la cresta, poi c'è il piano facile in cui bisogna andare ma non troppo (sennò se cadi è lì che ti fai male perchè vai davvero). Quasi nessun libro e quasi nessun trainer parla della tecnica di corsa e di camminata nel trail (belli dritti!, sempre) perché per i montanari correre bene è ovvio. Per noi umani invece c'è da imparare. E conta quanto l'allenamento. Anzi forse di più, in discesa di più.

10) Tapering, alternare gli allenamenti e forza
Prima di una lunga gara di ultra trail bisogna rilassasi: ovvero fare almeno 3 settimane almeno di tapering, come dicono gli americani. Rallentare con i km e un filo anche con i ritmi per arrivare alla corsa rilassatissimi e pronti a mangiarsi i km. Quasi tutti gli amatori non lo fanno abbastanza. Chi fa lunghe distanze deve correre poi e pure camminare anche velolissimo, in allenamento, in salita, in discesa… non per "vincere" ma appunto per allenarsi. Anche sui 200 - 400 metri (al 90% non a tutta). E poi la forza. Bisogna rinforzare tutti i muscoli del corpo, non solo essere flessibili, con esercizi da poche ripetizioni, tipo 5 - 5: glutei e polpacci, soprattutto per me, ma ovviamente anche squat di ogni tipo e piegamenti, lavoro sui dorsali, etc.




27.4.23

OTTIMISMO COME UNICA CHANCE

OTTIMISMO COME UNICA CHANCE

Essere (dannatamente) ottimisti è l'unica possibilità che abbiamo ogni giorno. C'è chi lo è per natura e chi invece, come me, deve lavorarci, sull'ottimismo. Perché chi lavora ogni giorno sulle cose a cui si interessa, nel tempo, può fare quelle cose che chi fa poco a volte chiama "miracoli". Nessun uomo volterà mai da solo, ma si può volare giù e poi risalire, senza motore, col parapendio. Dopo aver imparato come si fa, che non è facile e dopo essersi portati su il parapendio (che non è leggero) su per la montagna. Nessun uomo normale può correre i 100 metri in 10 secondi, ma correre per giorni interi è possibile, per tutti coloro che abbiano la fortuna incredibile di stare bene. Basta allenarsi, ogni giorno o quasi. Un po', mica tutto il giorno. Mica da professionisti. E il traguardo è non smettere mai di correre, di suonare, di provare. Non si vince niente, raramente qualcuno applaude ma tutto prende (almeno un po' di) senso.

8.4.23

ORGANIZZARSI

Organizzare la motivatissima e quotidiana disperazione per la vacuità di tutto & tutti in altro, progettando e facendo, non dà speranza. La speranza è sopravvalutata. Va sempre come deve andare. Fa però almeno passare il tempo meglio. Senza organizzarsi e sudare a lungo nessun traguardo viene raggiunto. E ovviamente non c'è nessun traguardo. L'unico traguardo è organizzarsi e poi sedersi a guarare l'alba, il tramonto, il panorama, una canzoncina, come tutti gli altri. Però un po' meno peggio.

9.3.23

L'occasione dell'arte

Per diventare artisti bisogna inventarsi l'occasione. Certo, come diceva Flaiano, "l'arte è in appello al quale molti rispondono senza essere stati chiamati". Certo.
Ma se guardo i quadri che dipinse mia mamma, malata, per l'unica mostra "importante" della sua vita, così importante che ce la ricorderemo in 4, vent'anni dopo, me lo ripeto. Bisogna inventarsi l'occasione. L'artista immagina, di solito follie insensate, qualche volta genialità.
In fondo basta una volta sola. Un momento che dura per sempre e non dà senso a tutta la vantià della vita. Magari.
Però c'è. Se ne sta lì e ti guarda e ti dice. "E allora, bambino mio, visto che hai fatto questo, oppure l'hai solo visto (e in pochi vedono, in pochi sentono... basta eccome sentire, è già fare).
Visto che sei a questo livello assoluto, eterno, perfetto, perché considerare il resto? Perché abbassarsi al livello delle preoccupazioni dei più, di chi non sente niente e quindi non è niente, non fa niente?
Ma l'artista si vuole macerare, per generare il benedetto istante.



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26.2.23

L'Italia è finita 27 02 23

Ripensandoci, è ovvio che la nuova segretaria PD sia una davvero "di sinistra", che va d'accordo con i 5 Stelle. Chi è che va a votare ai gazebo se non chi è davvero di sinistra? 
Si spera nel partito unico, PD + 5 Stelle.

Io, che non sono del PD e mai sarò del PD, avrei votato al 200% Bonacini, ma io NON sono del PD, sono Radicale. 

Divertente, se non fosse una tragedia, il commento unanime dei politici sui morti in mare anche in Calabria (come fosse una novità) o su Cospito che sta morendo al 41Bis senza essere mafioso. 

Siamo un paese senza speranza. 
Ognuno per sé.
Si salvi chi può.

Siamo un paese che ha speso MILIARDI con il 110% all'edilizia per rinnovare le case di chi E' RICCO mentre il 10% degli italiani (o quasi) non sa bene come mangiare.
E sono ancora in molti convinti sia stata una buona idea.
E la Destra al Governo NON HA ANCORA AZZERATO QUESTA TRAGEDIA.

LA SPERANZA VA MESSA ALTROVE.
L'ITALIA E' FINITA.
FINITA.
FINITA.

11.1.23

Declino

Carburanti: è libero mercato, baby. Codacons e politica sono uniti nel far casino e nell'incapacità assoluta di fare il proprio lavoro. Esempio: si pagano almeno 300 euro per ereditare l'auto da un familiare e va bene così, in questo paese. Con una quantità di burocrazia degna di Kafka. Abbiamo le tasse indirette (sui carburanti, su tutto: IVA, che solo le aziende scaricano) più alte al mondo e la politica si divide soltanto tra sì - no flat tax, ovvero sul nulla. Siamo incanalati verso una cosa sola, il declino, che infatti c'è e galoppa.

8.1.23

RAVE E TIFOSI VIOLENTI: LA VERA EMERGENZA

RAVE E TIFOSI VIOLENTI: LA VERA EMERGENZA

Se vivessimo in un paese serio, o almeno decente, il Governo oggi farebbe un decreto contro i tifosi violenti, capaci di bloccare l'Autostrada del Sole.

Scoglierebbe ogni gruppo di tifo organizzato anche solo ipoteticamente coinvolto con episodi di violenza.

Punirebbe le società di calcio connesse in qualche modo con i tifosi violenti, bloccando immediamente i loro conti e mandando in serie ZETA le squadre

Invece non lo siamo.

Invece abbiamo Gramellini, l'inutile re del giornalismo che chiosa sulle amenità.

QUANTI TIFOSI ARRESTATI IERI sull'A1? QUANTI? QUANTI? QUANTI QUANTI?

Tutti a rompere le balle ai RAVE che sono FIERAMENTE anarchici e illegali ma non violenti... I rave sono FESTE ILLEGALI (ma prima di tutto feste)

E invece la violenza lo stato (minuscola) la tollera.

Ripeto: la violenza dei tanti viene tollerata.

LA DIFFERENZA TRA RE, PAPI E PARLAMENTARI EUROPEI

LA DIFFERENZA TRA RE, PAPI E PARLAMENTARI EUROPEI

Come sanno i pochi che leggono i miei post, sono decisamente anti clericale, ovvero contro la ricchezza della chiesa, che ritengo un'organizzazione con a capo uno a Roma di bianco vestito. Gesù era un'altra cosa, ma morì in croce.

Preferisco anche la democrazia alla monarchia.

Tuttavia, da millenni, re e papi, gestiscono il loro immenso potere con un briciolo di competenza e stile. E' da mò che i papi rendono conto dei regali che ricevono. La lista è pubblica.

I nostri parlamentari europei, incapaci di prendere decisioni più o meno su tutto (pandemia, guerra in Ucraina, etc), invece, possono ricevere da sempre e per sempre regali di ogni tipo.

Senza dover redigere nessun verbale, che so, per i regali ricevuti che superano i 1,000 euro.

NIENTE DI NIENTE.

Ecco perché rubano alla grande.

Ricordate gli orologi che Moggi regalava agli arbitri? Ecco.

Facciamo schifo.

L'Italia è già finita, l'Europa finirà presto.