28.2.20

Perché si corre nella natura

"In fondo noi corridori non siamo super eroi, non per forza dobbiamo portare a termine la missione. Le sconfitte sono parte integrante del nostro percorso."

Marco Olmo

E' vero anche il contrario. Più difficile è il percorso, più naturale è goderselo senza dover per forza tagliare il "traguardo" da "vincitori". Chi corre nella natura sa che alla fine c'è sempre un solo vincitore, la natura.

27.2.20

amore, odio

«Amami o odiami, entrambi sono a mio favore. Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore. Se mi odi, sarò sempre nella tua mente»

(William Shakespeare)


25.2.20

CORONAVIRUS PANICO, STRONZATE & INFORMAZIONE

CORONAVIRUS PANICO, STRONZATE & INFORMAZIONE 

I nostri pareri e le nostre paure, il nostro panico o nostra sicumera (se non sai cosa vuol dire cerca sul dizionario) sul Coronavirus sono il nulla.

Io di infettivologia non so praticamente niente. So per questo di potermi e dovermi informare. 

Lasciamo lavorare gli esperti, magari informandoci senza sparare le CAZZATE IMMANI che leggo su FB. CAZZATE IMMANI è poco, chiaramente.

Il Coronavirus è una tragedia terribile. Ma ricordiamo i numeri. La sua mortalità però per ora è circa (circa) del 2.2%. Ovvero, anche se lo prendi (e non è così facile prenderlo) 97,2% delle volte NON MUORI.

E' poi molto pericolosa, per chi è debole, anche l'influenza "normale". 

"In Italia i virus influenzali causano direttamente all'incirca 300-400 morti ogni anno, con circa 200 morti per polmonite virale primaria", ha spiegato a Pagella Politica Fabrizio Pregliasco (FONTE AGI).

ATTENZIONE PERO' 

«Ogni anno si verificano diverse centinaia di morti attribuite direttamente all'influenza, ma stimiamo anche che 7-8 mila persone muoiano per conseguenze e complicanze di questa infezione» spiega Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità. (Corriere della Sera) 

7000 / 8000 morti all'anno dovuti (soprattutto) all'influenza ogni anno SOLO in Italia




basilicata e coronavirus

Solo una piccola riflessione personale su chi comanda in Basilicata, una regione che oggi non brilla in nulla se non per la storia di Matera. 

Paesi stranieri come UK o USA o mille altri con l'unica eccezione di serie di isole come Mauritius (...) accolgono ovviamente senza problemi gli italiani del Nord, purché, ovviamente, non vengano dalle zone in quarantena..

E cosa fanno i decisori politici in Basilicata? Fanno ordinanze per metterli in quarantena. Tutti. 

Quando finirà tutto, questi personaggi dovranno rispondere a tutti noi, anche a chi vive al Sud, di questo tipo di comportamenti.

Questi personaggi (definirle persone non mi riesce) dovranno pagare.

STIAMO UNITI SU QUESTO:

Questi personaggi, quando tutto finirà, dovranno pagare. 

Segnamoci i nomi.

SEGNAMOCI I NOMI.



22.2.20

L'eternità dell'arte nasce dalla qualità assoluta, non dal suo essere pura o "commerciale"


La grandezza dell'arte del passato  nasce ovviamente, come anche la magnificenza di ogni chiesa, anche da pressioni religiose e/o logiche di business ovvero di sfarzo necessario a mostrare il proprio potere. Michelangelo, per dirne uno, deve molto ai Medici (potenti che avevano bisogno del bello) e alla chiesa (santa, romana e che necessitava il suo genio). L'arte è raramente "pura". Si differenzia in arte che verrà ricordata per sempre per la sua qualità e robetta buona tutt'al più per i contemporanei. Anzi, spesso ciò che oggi ci sembra anche o soprattutto artistico (le piramidi egizie, certi sarcofagi, certi manifesti di Toulouse Lautrec, certi brani di Mozart, etc) non aveva ambizioni artistiche e/o di eternità, ma serviva uno scopo preciso e contingente. Siccome però chi l'ha fatto l'ha fatto da Dio, ha trovato un'altra funzione, quella di far emozionare noi umili contemporanei.

CORONAVIRUS: I MEDIA NON FANNO MAI TERRORISMO. MA LE NOTIZIE SONO SEMPRE UNA PICCOLA PARTE DEI FATTI


CORONAVIRUS: I MEDIA NON FANNO MAI TERRORISMO. MA LE NOTIZIE SONO SEMPRE UNA PICCOLA PARTE DEI FATTI

I media non fanno mai "terrorismo", ma non possono far altro che raccontare una piccola parte dei fatti. Quindi, in un certo senso, mentono sempre.

Il terrorismo è, ovviamente, un tipo di lotta politica / sociale / economica / criminale (...) in cui si colpisce un obiettivo simbolico del "nemico". La strage di Capaci (Falcone, terrorismo islamico) è un atto terroristico così come gli attacchi ai locali di Parigi (terrorismo islamico).

I media non fanno mai "terrorismo". Non sparano mai notizie tanto per fare. Soprattutto i giornalisti, anche quelli più schierati politicamente, danno voce alle opinioni di molti. Cercano di raccontare i fatti in modo nuovo, divertente o serio che sia.

I media non possono altro che cercare le news, ovvero le cose nuove. Altrimenti ogni giorno tutti i giornali aprirebbero con l'unico fatto che conta: 24.000 morti al giorno per fame, di cui 3/4 sono bambini. La cosa però non è una novità, non 'fa notizia', non interessa davvero il lettore occidentale medio e si racconta soprattutto altro. 

La "colpa" del disinteresse per la fame nel mondo, quindi, non è dei cattivi giornalisti. E' nostra, come ricchi occidentali preoccupati solo per il nostro destino per Coronavirus.

Il punto è che anche i giornalisti, i professionisti più seri del sistema media, pur cercando sempre di essere oggettivi, ogni giorno non possono far altro che etichettare pochi fatti. Solo questi diventano notizie. 

In questo senso, i media dicono sempre una parte della verità dei fatti. Ma non riescono a raccontarla tutta, la verità. Quindi, come scrivevo prima, mentono sempre. 

C'è anche un motivo economico, soprattutto in un periodo storico come questo in cui i media tradizionali (radio tv editoria etc) sono in forte crisi: raccontare solo pochi fatti trasformandoli in notizie costa meno che provare a raccontarne molti sia pure sempre dal proprio punto di vista.

Chi parla di "terrorismo mediatico", oggi, nel 2020 dimentica che è soprattutto l'amplificazione sui social di alcune notizie, quelle più allarmistiche, a creare il panico.

Non è colpa dei sistema dei media se tendiamo a credere e quindi ad amplificare sui social soprattutto alle notizie più allarmistiche, è la natura umana che mette la paura al centro dei nostri sensi. La paura un tempo ci salvava dai leoni, oggi dobbiamo imparare a gestirla, probabilmente.

Lorenzo Tiezzi x ltc - lorenzo tiezzi comunicazione
(comunicatore, laureato nel 1996 al DAMS di Bologna con diversi esami in sociologia, sociologia della comunicazione, etc)



CORONAVIRUS PANICO, STRONZATE & INFORMAZIONE

CORONAVIRUS PANICO, STRONZATE & INFORMAZIONE 

I nostri pareri e le nostre paure, il nostro panico o nostra sicumera (se non sai cosa vuol dire cerca sul dizionario) sul Coronavirus sono il nulla.

Io di infettivologia non so praticamente niente. So per questo di potermi e dovermi informare. 

Lasciamo lavorare gli esperti, magari informandoci senza sparare le CAZZATE IMMANI che leggo su FB. CAZZATE IMMANI è poco, chiaramente.

Il Coronavirus è una tragedia terribile. Ma ricordiamo i numeri. La sua mortalità però per ora è circa (circa) del 2.2%. Ovvero, anche se lo prendi (e non è così facile prenderlo) 97,2% delle volte NON MUORI.

E' poi molto pericolosa, per chi è debole, anche l'influenza "normale". 

"In Italia i virus influenzali causano direttamente all'incirca 300-400 morti ogni anno, con circa 200 morti per polmonite virale primaria", ha spiegato a Pagella Politica Fabrizio Pregliasco (FONTE AGI).


18.2.20

Fiumani Diaframma

Uno dei pezzi della mia vita è "Verde" di Federico Fiumani AKA Diaframma. Non è uno dei brani più conosciuti della band.

Adoro gli accordi aperti, il ritmo che cambia, i riff che restano in testa e sembrano semplicissimi. Lo sono. Ma che incastri.

Stesso discorso per "L'Odore delle Rose"

Le cose in cui credevo io
son le stesse da una vita
cambia forse lo scenario
cambia il gusto ma che fa?

4 accordi rock energia poesia e uno che canta

c'è chi potrebbe dire che canta male

e direbbe male perché ha più ritmo ed energia lui che mille rapper trapper rocker cool

17.2.20

fail better

'Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.' "Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.' Samuel Beckett.

16.2.20

Suscettibilità, colpe e bugie (Maigret)

Suscettibilità, colpe e bugie (Maigret)

"'It's curious how people's susceptibility generally complicates our lives more than their actual faults or their lies …'" (da "Maigret and the Ghost: Inspector Maigret #62 (English Edition)"



Brescia è sporca tutto l'anno e spostarsi in bici è dura. Non solo per S. Faustino. L'esperienza di chi vive accanto alla Scuola Ugolini ed al suo (sporco) parco

Brescia è sporca tutto l'anno e spostarsi in bici è dura. Non solo per S. Faustino. L'esperienza di chi vive accanto alla Scuola Ugolini ed al suo (sporco) parco

Oggi 16 febbraio 2020 il sito del Giornale di Brescia fa un articolone sulla Fiera di San Faustino e lo sporco che essa provoca. Sono stato alla fiera anche io e ho pensato alla cosa. Tuttavia, fare un bell'articolo molto viral friendly (clicchiamo mi piace, diamo il nostro parere di buoni cittadini gratis, etc) senza invece raccontare i problemi quotidiani, problemi che tutti insieme creano una situazione difficile o tragica tutti i giorni, credo sia sbagliato. 

Abito a Brescia, accanto alla scuola elementare Ugolini di via R. Argentina e di fronte a un piccolo parco cittadino ovviamente molto frequentato dai bimbi della scuola. Anche mia figlia frequenta quella scuola e io spesso faccio ginnastica proprio lì. 

Il parco è pulito molto raramente da chi dovrebbe farlo, ma se è spesso strapieno di cartacce non è certo per colpa del Comune di Brescia. La colpa è degli adulti, che lasciano cicche di sigarette e altre schifezze e soprattutto non spiegano bene ai bimbi che le carte di meredine e caramelle vanno sempre buttate nei cestini. 

Il risultato è un tappeto di sporcizie varie, che qualche giorno fa ho raccolto con più attenzione del solito. Un po' di 'raccolta' la faccio sempre, anche al Parco Tarello, dove corro almeno 2 volte la settimana.

Il Tarello, pur essendo più più grande, è decisamente molto meno frequentato del parchetto di via R. Argentina... ma molto più frequentato da addetti alle pulizie e mantenimento delle piante. Viene annaffiato pure troppo d'estate, con uno spreco di acqua notevole... l'erba resta verde in modo innaturale, mentre quella del parchetto diventa ovviamente gialla, come è naturale che sia.

Sia chiaro, il Comune di Brescia fa una buona parte del suo lavoro. Quando, purtroppo, un grosso albero è caduto per il forte vento nel giardino della scuola Ugolini, nel giro di pochi giorni l'albero è stato portato via in totale sicurezza.

Tuttavia non basta. In passato le mie segnalazioni sulla ridicola situazione della aiuola di fronte alla Scuola Ugolini sono state ignorate sia dai quotidiani della città, sia dal Comune. C'è stata solo piacevole esclusione del sito QuiBrescia - https://www.quibrescia.it/lettere/2019/10/07/brescia-foglie-e-sporcizia-chi-passa-guarda-ma-non-raccoglie/546900/ - Riassumendo, dall'aiuola di fronte alla scuola Ugolini di via R. Argentina non vengono portate via foglie e sporcizia da anni, per cui in parte ho pensato io, da solo, a risolvere almeno un po' la situazione. 

Continuerò, come posso, a cercare di fare qualcosa e a lamentarmi, anche perché i problemi sono grossi. Ogni giorno. Domattina, lunedì, ci saranno decine e decine e decine di auto in fila per lasciare i bimbi a scuola posteggiate in divieto di sosta e fermata, quando a 500 metri lo spazio per lasciare le macchine non manca. Abbiamo segnalato la cosa a vigili: nessun vigile mai al mattino davanti alla scuola Ugolini. C'è una "corsia pedoni" ogni giorno occupata dalle auto. Come mai non si fanno multe e prima non si avverte?

Non lo si fa, ovviamente, per lo stesso motivo per cui non si pulisce l'aiuola dopo la segnalazione di un cittadino. Non si ritiene, erroneamente, che sia una cosa fondamentale. E così, nel disprezzo più totale delle regole, anche sporcare un parchetto cittadino diventa logico e naturale. Infatti succede.

E ancora: ogni giorno o quasi vedo autobus / pullman posteggiati in modo pericoloso (troppo vicini alle strisce, in divieto di sosta) mentre vado a correre al Tarello, di fronte al Novotel e accanto al supermercato Conad. Se li vedo io, come mai non li vede mai chi lavora per il Comune? E come mai, se si vedono su sia quella strada, Via Pietro Nenni, sia sua via Malta, molte auto che superano non i 50 ma i 70 o 80 chilometri l'ora, il Comune di Brescia non pensa a mettere qualche pattuglia e/o altri strumenti? Solo multe in tangenziale per 115 e non 110 in automatico si fanno? Solo multe per utilizzo del telefonino quando si è fermi al semaforo (è capitato a una persona che conosco) si fanno a Brescia? 

Chi va in bicicletta in città sa quanto sia pericoloso farlo: gli automobilisti non rallentano. Una volta ho rischiato di essere picchiato da uno che voleva picchiarmi per non avergli dato strada in una rotonda (mentre non potevo farlo). Eppure l'uso massiccio delle bici in una città piccola e piatta come Brescia potrebbe davvero risolvere quasi tutti i problemi di traffico. 

Le soluzioni non sarebbero così difficili, ma finché pensiamo ai problemi di un solo giorno (San Faustino), il destino di Brescia è segnato.

Lorenzo Tiezzi













12.2.20

COMPLOTTISMO E COMPRENDONIO



Nel cervello dei complottisti c'è quasi sempre il vuoto pneumatico. Non avendo le capacità cognitive per comprendere l'ovvio (che non sempre è evidente), si rifugiano nell'idea di essere tra i pochissimi ad aver capito tutto.

7.2.20

Il Cantico dei Cantici



Il Cantico dei Cantici

Il Cantico dei Cantici, che non conoscevo, mi ha profondamente colpito ieri. Come il riferimento a Giotto di Achille Lauro, fa capire una cosa: i famosi non sono tutti ignoranti come capre.

Sto cercando il testo esatto letto da Benigni, che ovviamente è frutto di un lungo lavoro... e non lo sto trovando. Lo troverò presto.

La frase finale, sull'eternità dell'amore, che evidentemente per gli antichi era tutt'uno con la passione, con il corpo, con il sesso, non era una cosetta così spirituale (...). W gli antichi.



Da Wikipedia: 

"l Cantico dei Cantici o semplicemente Cantico (ebraico שיר השירים, shìr hasshirìm, Cantico sublime; greco ᾎσμα ᾈσμάτων, ásma asmáton; latino Canticum Canticorum) è un testo contenuto nella Bibbia ebraica (Tanakh) e cristiana". 

Attribuito al re Salomone, celebre per la sua saggezza, per i suoi canti e anche per i suoi amori, il Cantico dei Cantici fu composto non prima del IV secolo a.C. ed è uno degli ultimi testi accolti nel canone della Bibbia, addirittura un secolo dopo la nascita di Cristo, col sinodo rabbinico di Iadne.[1] È composto da 8 capitoli contenenti poemi d'amore in forma dialogica tra un uomo ("Salomone") e una donna ("Sulammita"). "



PS

GRAZIE ROBERTO BENIGNI, 

IO TI DAVO 3 MILIONI DI EURO PER FARCI SENTIRE UN CANTO CHE MAI AVEVO SENTITO. 



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4.2.20