22.2.20

CORONAVIRUS: I MEDIA NON FANNO MAI TERRORISMO. MA LE NOTIZIE SONO SEMPRE UNA PICCOLA PARTE DEI FATTI


CORONAVIRUS: I MEDIA NON FANNO MAI TERRORISMO. MA LE NOTIZIE SONO SEMPRE UNA PICCOLA PARTE DEI FATTI

I media non fanno mai "terrorismo", ma non possono far altro che raccontare una piccola parte dei fatti. Quindi, in un certo senso, mentono sempre.

Il terrorismo è, ovviamente, un tipo di lotta politica / sociale / economica / criminale (...) in cui si colpisce un obiettivo simbolico del "nemico". La strage di Capaci (Falcone, terrorismo islamico) è un atto terroristico così come gli attacchi ai locali di Parigi (terrorismo islamico).

I media non fanno mai "terrorismo". Non sparano mai notizie tanto per fare. Soprattutto i giornalisti, anche quelli più schierati politicamente, danno voce alle opinioni di molti. Cercano di raccontare i fatti in modo nuovo, divertente o serio che sia.

I media non possono altro che cercare le news, ovvero le cose nuove. Altrimenti ogni giorno tutti i giornali aprirebbero con l'unico fatto che conta: 24.000 morti al giorno per fame, di cui 3/4 sono bambini. La cosa però non è una novità, non 'fa notizia', non interessa davvero il lettore occidentale medio e si racconta soprattutto altro. 

La "colpa" del disinteresse per la fame nel mondo, quindi, non è dei cattivi giornalisti. E' nostra, come ricchi occidentali preoccupati solo per il nostro destino per Coronavirus.

Il punto è che anche i giornalisti, i professionisti più seri del sistema media, pur cercando sempre di essere oggettivi, ogni giorno non possono far altro che etichettare pochi fatti. Solo questi diventano notizie. 

In questo senso, i media dicono sempre una parte della verità dei fatti. Ma non riescono a raccontarla tutta, la verità. Quindi, come scrivevo prima, mentono sempre. 

C'è anche un motivo economico, soprattutto in un periodo storico come questo in cui i media tradizionali (radio tv editoria etc) sono in forte crisi: raccontare solo pochi fatti trasformandoli in notizie costa meno che provare a raccontarne molti sia pure sempre dal proprio punto di vista.

Chi parla di "terrorismo mediatico", oggi, nel 2020 dimentica che è soprattutto l'amplificazione sui social di alcune notizie, quelle più allarmistiche, a creare il panico.

Non è colpa dei sistema dei media se tendiamo a credere e quindi ad amplificare sui social soprattutto alle notizie più allarmistiche, è la natura umana che mette la paura al centro dei nostri sensi. La paura un tempo ci salvava dai leoni, oggi dobbiamo imparare a gestirla, probabilmente.

Lorenzo Tiezzi x ltc - lorenzo tiezzi comunicazione
(comunicatore, laureato nel 1996 al DAMS di Bologna con diversi esami in sociologia, sociologia della comunicazione, etc)