7.2.20

Il Cantico dei Cantici



Il Cantico dei Cantici

Il Cantico dei Cantici, che non conoscevo, mi ha profondamente colpito ieri. Come il riferimento a Giotto di Achille Lauro, fa capire una cosa: i famosi non sono tutti ignoranti come capre.

Sto cercando il testo esatto letto da Benigni, che ovviamente è frutto di un lungo lavoro... e non lo sto trovando. Lo troverò presto.

La frase finale, sull'eternità dell'amore, che evidentemente per gli antichi era tutt'uno con la passione, con il corpo, con il sesso, non era una cosetta così spirituale (...). W gli antichi.



Da Wikipedia: 

"l Cantico dei Cantici o semplicemente Cantico (ebraico שיר השירים, shìr hasshirìm, Cantico sublime; greco ᾎσμα ᾈσμάτων, ásma asmáton; latino Canticum Canticorum) è un testo contenuto nella Bibbia ebraica (Tanakh) e cristiana". 

Attribuito al re Salomone, celebre per la sua saggezza, per i suoi canti e anche per i suoi amori, il Cantico dei Cantici fu composto non prima del IV secolo a.C. ed è uno degli ultimi testi accolti nel canone della Bibbia, addirittura un secolo dopo la nascita di Cristo, col sinodo rabbinico di Iadne.[1] È composto da 8 capitoli contenenti poemi d'amore in forma dialogica tra un uomo ("Salomone") e una donna ("Sulammita"). "



PS

GRAZIE ROBERTO BENIGNI, 

IO TI DAVO 3 MILIONI DI EURO PER FARCI SENTIRE UN CANTO CHE MAI AVEVO SENTITO. 



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