26.2.21

"tutto ciò che ami, probabilmente andrà perduto, ma alla fine l'amore tornerà in un'altra maniera."

"tutto ciò che ami, probabilmente andrà perduto, ma alla fine l'amore tornerà in un'altra maniera."

A 40 anni Franz Kafka, che non si era mai sposato e non aveva figli, mentre passeggiava in un parco di Berlino, incontrò una bambina che piangeva perché aveva perso la sua bambola preferita. La bambina e Kafka cercarono la bambola senza successo. Kafka le propose allora di incontrarsi di nuovo il giorno seguente, per tornare a cercarla insieme.

Ma neanche il giorno successivo riuscirono nel loro intento, quindi Kafka consegnò alla bambina una lettera "scritta" dalla bambola, che diceva: "per favore, non piangere. Ho fatto un viaggio per vedere il mondo. Ti scriverò delle mie avventure."

Così iniziò una storia che proseguì sino alla fine della vita di Kafka. Durante i loro incontri, Kafka leggeva le lettere scritte accuratamente, con avventure e conversazioni che la bambina trovava adorabili.

Alla fine Kafka le riportò la bambola (ne comprò una) che era tornata a Berlino.

"Non assomiglia affatto alla mia bambola", disse la bambina.

Kafka le consegnò allora un'altra lettera in cui la bambola scriveva: "i miei viaggi mi hanno cambiata completamente". La bambina abbracciò la nuova bambola e la portò a casa tutta felice.

L'anno seguente Kafka morì.

Molti anni dopo la bambina, oramai adulta, trovò un messaggio dentro la bambola. Nella breve lettera firmata da Kafka c'era scritto: "tutto ciò che ami, probabilmente andrà perduto, ma alla fine l'amore tornerà in un'altra maniera."

["Kafka e la bambola viaggiatrice", di Jordi Sierra I Fabra]

25.2.21

Il disastro epocale dell'Italia del Covid-19 i media non lo raccontano. Perché ne sono parte



Prima di fare il PR / comunicatore / blogger e un po' il giornalista ho studiato tanto i media. Ho studiato, tra i tanti con Umberto Eco. La differenza tra me e Umberto Eco è che io all'Università di Bologna gli portavo il caffé (chiedendogli la stessa cosa anche due o tre volte, se non capivo però. Un grande privilegio).

Ecco perché so che il coro dei media è sempre stonato. I media NON sono al servizio diretto del potere politico, come dicono in molti tra cui il simpatico Grillo, personaggio che è arrivato al potere politico tramite il potere della sua comicità in tv, ricordiamolo.

E' un po' più complesso, ma non molto: c'è un corto circuito / loop tra media e politica. La politica, sopratutto quella piccola e debole come quella italiana, prende decisioni basandosi sul "feedback" di media che in realtà sono ormai lontani da molti degli italiani. Soprattutto dai più giovani.

Inoltre, i media mentono sempre, anche quando sono potenti e ben fatti, perché solo alcuni fatti possono diventare notizie. 

Le notizie selezionate dai media italiani, piccoli e in crisi, sono però quasi sempre le più comode e facili da raccontare per gli operatori dei media al loro pubblico. Certo, anche i quotidiani e i tg hanno un pubblico, proprio come la D'Urso. E rispondono solo ad esso. Il dovere dell'informazione è una cosa del tutto teorica.

Lo si impara subito studiando i media. Perché tanto baccano per un Carabiniere ed un ambasciatore italiani morti nel luogo più pericoloso al mondo? Perché la notizia è comodissima da raccontare. Ne siamo tutti colpiti. Se ci fosse stato nello stesso giorno un terremoto in Iran con 2.000 morti non ne avrebbe scritto nessuno. Le bombe in Siria di Biden non faranno baccano, affatto. La Siria oggi è così lontana.

E quindi, trattando l'argomento media dall'alto, come si fa in sociologia dei media, in un paese vecchio come l'Italia, in cui tg e quotidiani sono visti e letti sono da over 50 spesso over 60, ci stupisce se la libertà e la forza vitale giovanile sono solo una colpa, per i media? Sarebbe strano il contrario.

Se il 70% del corpo sociale italiano è composto da dipendenti, statali e pensionati, ovvero persone non colpite più di tanto dalla pandemia, a che percentuale arriviamo per gli over 55, il pubblico dei media 'adulti'? Al 90%? C'è quindi da stupirsi se i media, che hanno un tale pubblico, siano sempre e comunque filo governativi, se l'Italia impone restrizioni sconosciute altrove e se l'Italia aiuta soprattutto chi è già tutelato (dipendenti con posto fisso, pensionati, statali) dimenticando tutti gli altri? 

Inoltre, i media italiani sono fatti malissimo. Ci si occupa degli argomenti con cialtroneria assoluta, confondendo fatti ed opinioni. Le restrizioni italiane per il Covid-19 hanno una durezza ed una assoluta inefficacia sconosciuta, ad esempio, in Germania (dove non c'è mai stato coprifuoco e la mascherina all'aperto non è mai stata obbligatoria). Sempre in Germania, paese che funziona, NON ripeto NON c'è stato alcun blocco dei licenziamenti, bensì sussidi. 

I giornalisti tutto questo non lo dicono. Perché non vogliono dire? Quasi sempre, più semplicemente, perché non lo sanno. Sono, fondamentalmente, persone che fanno molto male il proprio lavoro. Perché sono pagati pochissimo, mediamente, tranne alcuni editorialisti star come Gramellini, ogni giorno in prima pagina sul Corriere a "commentare". Bene, per carità. 

Ma quand'è che un servizio tv o un articolo aiuta davvero ad aprirci la mente? Quando ci fa cambiare idea? Quando pone un dubbio, in Italia, oggi? 

E le inchieste, dove sono? Che so, Inchieste giornalistiche, sulla inutilità delle restrizioni italiane, visti i risultati? Molto più comodo fare la cronaca di quelle giudiziarie.

Se un quotidiano (il Sole24 ore), facendo il suo lavoro in modo per una volta corretto, riporta che solo una dose su 10 del vaccino Astra Zeneca è stata somministrata, ovvero ci dice che tutto ciò che politica e coro dei media stanno dicendo è falso... La notizia cade nel vuoto. Non viene ripresa. 

Perché non è comoda. Non c'è un nemico esterno (le farmaceutiche cattive! Vergogna" ), c'è l'Italia, il cui stato e la cui burocrazia sono ormai chiaramente in decadenza. La cosa mette i brividi, ma i media non vogliono raccontarla. 

NON ripeto NON è vero che mancano del tutto i vaccini, in Italia, a fine febbraio 2021. E' invece vero che: 1) abbiamo vaccinato categorie che potevano aspettare (avvocati in Toscana, amministrativi ovunque, lo dice la Federazione dell'Ordine del Medici, non io); 2) ci sono errori clamorosi nelle somministrazioni, tra prima e seconda dose, con accordi tardivi con i medici di famiglia... 

C'è poi il ruolo degli editori, i datori di lavori di chi lavora nei media (giornalisti, etc) che guarda caso dal governo Draghi hanno appena incassato la proroga di un importante contributo all'editoria. 

Gli editori sono gente senza scrupoli. Gente come Marco Travaglio, che dopo una carriera contro l'editore Berlusconi è diventato anche lui editore con Il Fatto Quotidiano. Gente come De Benedetti, che è rientrato nell'agone politico grazie al quotidiano Il Domani, che probabilmente vende pochissimo, ma gli serve, eccome. 

Lorenzo Tiezzi




Perchè Alessandro Barbero non è ministro o sottosegretario

Non ci mettono Barbero perché se è vicino ad un partito non é certo un "intellettuale organico" di nessun partito / e Barbero e tanti altri competenti meno famosi non è che dicono: no grazie / semplicemente nessuno glielo chiede e ci mettono incapaci politici o amici / non darsi speranze è per me un obbligo / lo stato lavora contro i miei interessi di cittadino da sempre / questa è la realtà / non capirlo per me é stata lunga agonia / ora però è ovvio / mi scuso per la Lunghezza la disperazione non porta alla brevità



24.2.21

TW Frappè

TW Frappè

Non rimane, non rimane niente
Note e ricordi diventano un dolce frappè
Non ci capisco, non mi ricordo niente
Correre senza fermarsi la mia anestesia
La vita scorre sempre lenta
La direzione in fondo è sempre quella
Se non hai più il coraggio di sterzare
Se non hai più la voglia di ballare
puoi suonare
Certo sono molto più sereno
Ho fatto le mie scelte più importanti
E sono tutte quante previdenti
Intravedo una vecchiaia interessante
senza te
Sepolto sotto tutti i miei problemi
Intravedo due ragazzi su una Golf
lo sguardo bello dritto sul futuro
vaffanculo
Si è giovani una volta sola (meno male)
Si è giovani una volta sola (se fa male)
Si è giovani una volta (e poi perché)
Chissà se ora riesci a sentirmi
Di sicuro ora riesci a capirmi
Speriamo tu abbia altro da fare che sentire me
Tanto
La musica è una macchina del tempo
Ti porta dove vuoi e ci scava dentro
Tanto il fondo non c'è
Tanto in fondo non c'è: niente
Cameriere, frappè
(tw frappè)




23.2.21

Correre

Corro perché rigenera e rallenta la mente, per chi è "creativo" e stressato come me; sempre in natura perché rilassa, è una medicina; le gare mi piacciono come scusa per vedere posti nuovi in comodità con assistenza etc e obiettivo per programmare allenamenti; corro per lo più da solo. Ultra perché sono molto più facili della vita vera. Sono un sogno che ho ho scelto da adulto deluso da troppe cose che credevo di meritare per egocentrismo. Mi sento un vinto come ha detto più volte Marco Olmo ma contento. In parte. Vedremo. Chissà. Ultima cosa : correre è dipingere sull'acqua / la cosa più bella è che non si lasciano tracce. E correndo in natura non la si batte mai, si diventa parte di essa. Lei c'è sempre, serena ed eterna di fronte alle nostre, sempre inutili, lacrime, siano di gioia o di dolore.

21.2.21

Ciao Tomaso

Ciao Tomaso,

Siamo ancora insieme a mettere un mattoncino dietro l'altro sul tuo Atari, nel tuo monolocale di Legnano, perché la musica non finisce.

Siamo ancora insieme, a provare a lasciare un segno, soprattutto perché uno come te, così sofisticato, non potrebbe mica avere l'obiettivo puerile di lasciarlo ('sto segnetto).

Molto meglio lasciare tutto a metà. Anzi, fallire sempre meglio, con uno stile sempre più sofisticato, inutilmente sobrio, stile Pink Floyd ("Hangin' on in quiet desperation..." etc)

Molto meglio rimuovere, fare finta che sia tutto come venti o venticinque anni fa (presto 30, o 90) quando stavamo preparando quel cazzo di concerto in Piazza Poggi e mi dicesti "vedrai che non ne varrà la pena" e me lo ripetesti pure alla fine di ore e ore "d'inferno", tra cavi e casino e pochi applausi.

Certo che ti sbagliavi e il successo che hai avuto nel fare cose meno ego riferite che suonare la nostra musica (i documentari, la scuola) lo dimostra. Però era bella.

Sucesso è una parola che non mi piace, ogni giorno devo cercarla sul lavoro, ogni giorno forse la vorrei. Eppure fa fa rima con cesso ed è finita (participio). Ma per te va bene.

Come per la mia mamma, anche lei artista e anche lei "malata", non posso fare a meno di pensare che abbiate avuto successo.

Come lei, invece di rompere le palle con la tua arte, negli ultimi anni, lontano dall'ego (anche il mio), ti sei messo a insegnare, la cosa che come tutti sappiamo fanno solo quelli che non sanno fare. Giusto, no?

Avrei voluto chiamarti per dirti com'era bello "La Scuola", il programma su Raidue, che in realtà avevamo già girato noi (in realtà te, io non mi ricordo cosa cazzo facevo in quella scuola di Roma, mi ricordo solo che avevo dei Ray Ban e c'era un bel sole).

Ho in mente una telefonata sul suono geniale di "Dunkirk", ma ce la siamo fatta davvero? Boh.

Mi sa invece che l'ultima volta che mi hai chiamato, ovviamente te, abbiamo parlato dei miei immani problemi. Chi non ne ha? Io poi, batto tutti. C'ho la medaglia d'argento di problemi. Troppi per vincere l'oro.

La scelta di non rompere le palle con saluti, malattie e robe varie è stata tua. Ma è stata così comoda per me, perfettamente logica, lineare.

Avrei voluto andasse diversamente. O forse è un finale che funziona, che lo show biz sai come gira.


Ti saluto che c'ho da fare.

Lorenzo



"La musica, non tradisce non guarisce, non ti serve mai niente
La musica, dura sempre lei è per sempre e non gliene frega niente
Vola basso sui problemi e alla fine te li tieni
Non rimette tutto a posto, tanto va in un altro posto

E quando ti guardi indietro, quando ti guardi indietro
Quando ti guardi indietro il segreto è:
non guardare mai dietro di sé"

20.2.21

cesso successo

La musica, lo show biz, i locali (...) portano via molto alla tua vita personale
Perché chi vive a livello economico di musica, show biz e locali vive di emozioni e casino e gente, tutte cose più belle che fare l'operaio.
Ma se hai successo, anche poco, ti chiamano perché sei quello lì, quello di quel locale, quello di quella canzone (...) quello figo.
Non perché hanno bisogno di te come persona.
E tu come persona, spesso sei impegnato nell'inseguire quel cazzo di successo
Perché senza successo la musica (un locale, lo show biz) sarebbe solo una passione solitaria, senza soldi ---
Non ci sono soluzioni
So che a 49 anni l'enormità del problema la vedo e la sento
E so che comunque la musica ti dà indietro tanto
E non solo quando vinci su un palco
Vale la pena?
Non lo so

19.2.21

A quasi 49 anni ho capito che:

A quasi 49 anni ho capito che:
1) l'umana idiozia, il pressappochismo, il cinismo e l'egocentrismo altrui superano quasi sempre la mia immaginazione. Devo quindi abituarmi a pensar male. Sono un dannato ottimista.
2) rallentare a causa di altri la mia (non illimitata) intelligenza mi rovina le giornate. Trovare qualcuno a cui attaccarsi per imparare, che bello che è. Capita una volta o due l'anno per 10 minuti.
3) ho notevoli capacità, rispetto alla media in poche cose. In molte altre non eccello e lo so. Anzi, sono fin troppo certo dei miei limiti.
4) Ho pochissimo tempora perdere. No. Non ho un minuto da perdere. Riflettere non è mai perdere tempo.
Fine delle cose che ho imparato, un po' poche


8.2.21

credo


Credo in me, nella musica, nella fatica del lavoro quotidiano, nell'arte, nello sport, in pochissimi amici e nella mia famiglia. E di tutto ciò in cui non credo mi importa poco.

3.2.21

Crisi di governo 3 febbraio 2021

(riflessione politica personale che mi appunto qui)
Mattarella, che avrebbe dovuto farci rivotare SUBITO dopo le scorse elezioni (che nessuno aveva vinto), si rimette al centro della scena
Si dà del genio da solo e mette Mario Draghi al suo posto, ovvero di comando
Paolo Mieli, navigatore di lungo corso della politica, gli dà ancora del genio, a Mattarella
E invece no.
E' il terzo governo che non c'è, perché non nasce dalla urne e oggi è meno peggio della schifezza Lega / 5 Stelle oppure PD / Cinque Stelle... e non perché "la destra aveva vinto"
C'era da rivotare subito
Siamo una repubblica parlamentare lo so, ma il pres. della repubblica una cosa deve fare se non c'è una maggioranza chiara: FARCI RIVOTARE.
Nel 2021, in un mese, fai il voto elettronico e manco ti assembri.
Non lo faremo.
Conte si è dimostrato, a mio parere, il perfetto presidente del consiglio italiano
Ho tutelato dipendenti, pensionati, statali, le imprese con tanti dipendenti (con la cassa integrazione in deroga). Ha tutelato "la maggioranza". Che lo ama alla follia. Un provvedimento demenziale come il blocco dei licenziamenti, invece di AIUTARE TUTTI coloro che perdono il lavoro (che sono comunque tantissimi) lo pagheremmo per decenni.
Conte ha poi dato un notevole contributo a far fallire tutti gli altri, i poveracci in difficoltà... che sono però in minoranza. perché devo prendere un prestito a basso interesse se NON HO PROSPETTIVE?
E quindi, anche se Draghi potrebbe essere un presidente del consiglio di molto migliore di COnte (ci vuole pure poco), ci aspetta un futuro fosco.
Un futuro molto difficile.
MA NON SI MOLLA.
Chi lavora da sé e per sé, senza aiuti, non può mollare.
NON MOLLERA'
Non appena questo Covid-19 di melma mollerà vivremo un boom forte per chi sarà ancora in piedi o almeno non del tutto per terra.
Speriamo quel che poco che resta dello stato non continui a ritardare questo momento.