la presunta superiorità del Simenon dei romanzi duri rispetto al Simenon dei Maigret sia l'opinione più diffusa e senz'altro condivisa dal geniale autore che tanto si impegnò a scrivere altro (tra un Maigret e l'altro). Mi permetto una analogia musicale. Il Battiato de "La voce del Padrone", pop e leggero, ha raggiunto quel sublime spesso mancato dal Battiato autore di opere "serie" e siccome Battiato fu persona intelligente, lo disse pure ("l'opera mi impegna troppo, la canzone troppo poco", diceva). A volte la leggerezza della confezione (Maigret) permette al contenuto di farsi sentire aò meglio, mentre se si va nell'asprezza, è certo che il lettore sofisticato si senta a suo agio, ma non è affatto detto che si raggiungano sempre le vette. Soprattutto se si tende al pessimismo cosmico e si è contemporanei. Bach e Mozart ebbero la fortuna di essere classici, Simenon sarà sempre più moderno di noi e quindi problematico.