LA SOCIETA' ITALIANA E I SUOI TUTELATI
Come sempre o quasi, Gramellini sul Corriere della Sera di oggi fa equilibrismi e mette in scena lo splendido "senso dello stato" di chi è super tutelato, come lui e come i giornalisti famosi come lui.
La pandemia, i numeri non mentono, viene subita ogni istante di ogni giorno solo e soltanto da chi tutelato non è.
La violenza va sempre condannata e tanto. La disperazione però ce l'hanno solo quelli NON tutelate. Di statali disperati perché non sanno come mandare i figli a scuola non credo ce ne siano.
I più tutelati in Italia sono: dipendenti pubblici e pensionati. Subito dopo arrivano i dipendenti di aziende private a tempo indeterminato.
Tutte queste categorie, in Italia, già prime del Covid-19, erano più tutelate delle altre, se guardiamo all'Europa o agli USA. Solo per fare un esempio, per noi è normale che un dipendente prenda sia il TFR sia la pensione. In quasi tutti i paesi del mondo non è così.
E' vero che anche i dipendenti versano le loro tasse, troppo alte, ma in realtà il peso dello stato che non funziona lo vivono di più gli imprenditori, che in Italia sono soprattutto micro imprenditori.
Si parla sempre di evasione fiscale, che c'è (anche se non ha le dimensioni che troppi credono perché sono quelle che millanta l'agenzia delle entrate, che perde un sacco di cause nonostante sia l'accusato ad avere l'onere della prova in ambito fiscale, non l'agenzia), mai di elusione.
La splendida FIAT non paga da decenni le tasse in Italia perché l'Italia fa schifo come tassazione... ma questa tassazione rincorre soprattutto chi se sta fermo non incassa un euro, non pensionati, dipendenti e statali.
Chi lavora da solo non è mai tutelato. oggi ancora meno. Questa è la realtà.