2.3.20

La fragilità dell'occidente ai tempi del CoronaVirus


Questo virus non poi così letale deve farci capire che come Italia e come occidente siamo maledettamente fragili. Non reggiamo manco il semolino. 

Abbiamo bloccato mezza Italia non perché questo virus sia così pericoloso. L'abbiamo fatto perché forse il sistema sanitario non avrebbe retto l'urto di tanti contagiati insieme. 

Forse.

Questo blocco ha invece provocato l'ovvio: il blocco di un paese intero.

E ci sembra pure un male necessario. E ci sembra pure logico. E ci sembra il male minore. 

Ovviamente, NON abbiamo bloccato tutto. Abbiamo bloccato SOLO il divertimento, solo le cose che fanno si che la vita sia degna di essere vissuta.

IL LAVORO mica viene bloccato. La metropolitana mica viene bloccata. MAI. 

Che fossimo una società fondata su lavoro e consumo già l'avevamo capito, ma misure di questo tipo mettono tutto in chiaro.

Anche perché nessuno le mette in fondo in discussione: non ci sono RIBELLI. Crediamo tutti in fondo che sia logico, lavorare infettandosi e basta e poi tornare a casa tranquilli che vivere invece non si può.

Sembriamo il tardo impero romano pronto a crollare dalle spinte dei "barbari". Quelli che vogliono entrare dalla Grecia sono "barbari" e qui in Italia, ovviamente, ce ne fottiamo, perché una influenza meno conosciuta ha ucciso 40 50 o 1000 o 10.000 persone su 60 milioni. 

Siamo una società medicalizzata. Bisogna morire per forza in ospedale.

Invece di proteggere soltanto i malati, i potenzialmente malati e i deboli, blocchiamo tutto. Mettiamo una paura fottuta a tutti. 

E l'italiano medio, che non aspettava altro, se ne sta bello contento in panico. Perché è solo la goccia che fa traboccare il vaso. Il panico c'era già latente.

Siamo una società malata di social e infodemia, ovvero siamo drogati di news che non sappiamo analizzare.

Cosa succederà ora? 

Ci sarà, si spera, un risveglio "culturale" forte e deciso e disperato e senza speranza e dirompente.

Da bambino ho vissuto il terrorismo, una cosa di una idiozia inaudita (che infatti abbiamo avuto solo noi al mondo o quasi)

Spero non sia quello, ma potrebbe essere. 

Spero invece in qualcosa di forte, in una (SANA) contrapposizione tra giovani e noi vecchi rincoglioniti come negli anni '60.

Spero che ci buttino giù a mazzate, perché è quello che ci meritiamo.

Siamo noi vecchi rincoglioniti che guardiamo il nulla di Sanremo con Bugo, Morgan e Lauro (...)

Cosa faranno i ragazzi? Per ora sono troppo sdraiati e impauriti per pensare o fare qualcosa.

Sono pure pochi, grazie a noi, che non facciamo figli.

Ma qualcosa succederà. Oppure come fecero i romani, crolleremo e succederà in un lampo.

Anzi, diciamocelo, stiamo già crollando e non ce lo vogliamo dire in faccia.